Fluoxetina e lamotrigina per disturbi d'ansia con agorafobia

Salve,
sono in cura da uno psichiatra da più di un anno perché soffrivo di crisi d'ansia legate a sbalzi del tono dell'umore.
Ho seguito da subito (agosto 2020) una terapia con Lamotrigina 50 mg due volte al giorno.
Ho trovato miglioramenti sia nelle crisi d'ansia che nel tono dell'umore, ma soffro comunque di agorafobia quando devo allontanarmi dal posto in cui vivo.
Lo psichiatra allora mi ha consigliato, come mi aveva già annunciato in una visita precedente, di affiancare e poi sostituire la Lamotrigina con Fluoxetina 20mg al giorno.
Volevo sapere se nel mio caso, poiché i miei problemi di ansia sono legati a situazioni particolari e comunque eccezionali, se può avere senso fare una cura continuativa con l'antidepressivo con tutti gli effetti collaterali che può avere.
Inoltre volevo sapere se c'è rischio ad assumerli insieme (ho letto della sindrome da serotonina).
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Quindi lo psichiatra secondo Lei è un irresponsabile. Dove avrebbe letto della sindrome da serotonina a proposito di questi due medicinali associati ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
non credo di aver detto ciò. ho letto della sindrome da serotonina sul sito rxlist, ma non so come funzioni, altrimenti non lo chiederei.
il mio scetticismo riguardo al trattamento dello psichiatra non è generico, poiché ho trovato beneficio dall'uso dalla lamotrigina, ma specifico a riguardo della fluoxetina, che espone a importanti effetti collaterali, a differenza della lamotrigina, e non saprei quanto beneficio ricavarne visto che non soffro più di crisi d'ansia quotidiane e improvvise, né ricordo l'ultimo attacco di panico. ho solo problemi di agorafobia, ma legati a specifiche situazioni (in particolare gli spazi aperti), che mi trovo ad affrontare raramente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Ma questa sua valutazione è poco comprensibile, fa dei confronti tra due cose diverse e francamente le conclusioni che trae sono in parte generiche (espone a importanti effetti collaterali una e l'altra no ? No, non è così), e in parte mirati ad un tipo di evento di cui avrà letto e sicuramente ha capito poco, e allora perché proprio quello ?
Insomma, che senso ha questo tipo di preoccupazione basata sull'impressione che ha avuto leggendo delle cose in parte ovviamente per Lei non comprensibili, e motivata da nessun sintomo di partenza.

Ha problemi di agorafobia. E lo psichiatra le ha dato la fluoxetina. Per cui non vedo cosa non torni.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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