Vi prego qualcuno mi aiuti a capirci qualcosa!!!!

Buonasera dottori, scrivo qui perché non ci sto capendo più niente e sono in cerca di qualcuno che possa inquadrare definitivamente il mio caso/situazione.
Brevemente:34 anni, mamma di due bimbi di 2 e 4 anni.

2011 scopro che il mio ex rubava soldi in casa mia, rimango incinta e decido per ivg (lui non si presentò).

2012 subisco stalking da questa persona per 1 anno, con minacce e sms in cui mi diceva so dove sei stata.

2013 arriva il mio attuale compagno e lo stalking finisce.

2012, 2015, 2016 tre lutti in famiglia (zii per tumori e nonna).

2017, 2019 arrivano i miei bimbi e vivo una delusione con il mio compagno in quanto non è stato presente come lo volevo io e da qui si scoppia una specie di ira/odio nei suoi confronti, perché nella mia testa lo riconducevo al mio ex.

2020 lutto nonno improvviso per emorragia celebrale (da qui si riaccende la mia ipocondria e la paura circa l’imprevedibilità degli eventi).

A luglio 2021 ho iniziato ad avere attacchi di panico con vertigini, tachicardia, sensazione di intorpidimento a braccia e gambe.
Spaventata che potesse trattarsi di un tumore al cervello, a settembre contatto il neurologo che mi diagnostica depressione lieve con attacchi di panico.
Mi prescrive Daparox e solo a ottobre inizio gradatamente la terapia fino a raggiungere le 20gtt/giorno.
Nel frattempo non guidavo più, non entravo in doccia, non stavo a casa da sola, piangevo tutto il giorno.
Dopo circa un mese la terapia inizia a dare qualche miglioramento e piano piano riprendo un po’ di coraggio nel fare le cose più o meno come prima.
Il problema dell’ipocondria però rimane quindi, da ottobre a inizio gennaio ho continuato con la mia trafila di visite ed accertamenti:gastroenterologo ok, esami del sangue ok, tiroide ok, otorinolaringoiatra ok, secondo consulto neurologico ok (che conferma la terapia del primo).
Insomma per tutti era solo ansia, nessuna patologia se non un po’ di reflusso a detta del OTL.
Naturalmente sono anche diventata Google dipendente perché ogni sintomo lo vado a ricercare li, aumentando costantemente ansia e preoccupazione.
Decido quindi di rivolgermi ad uno psichiatra per valutare la terapia in corso ed eventualmente aggiustarla, e qui casca l’asino:dopo 2 ore di colloquio mi dice che io non ho mai avuto la depressione e che il mio problema era una stratificazione stressogena da iperattivazione HPA.

La mia psicoterapeuta accennava ad un DPTS, ma lo psichiatra boccia anche questa ipotesi.
Immaginate la mia reazione dopo 6/7 mesi in cui sentivo parlare di depressione Mi cambia la terapia:7 giorni 20gtt Daparox+30mg di Cymbalta, dall’ottavo 20gtt Daparox+60mg di Cymbalta, al 15’ giorno 10gtt Daparox+60mg di Cymbalta.
In aggiunta a tutto ciò dopo cena Olanzapina 1/2co per 5 giorni, poi 1co.

La nuova terapia non l’ho ancora iniziata, mi sono presa qualche giorno per pensarci su.
Avendo sempre i bimbi a casa ho paura di non essere reattiva, pronta ad intervenire, di essere sedata.
Lui sostiene di no, ma a me sembra un sacco di roba e ho un po’ di timore.
Grazie
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera.
La sua storia rimanda indubbiamente ad un disturbo da stress, anche se forse non si può parlare di PTSD. Non ha infatti subito traumi di tale rilevanza da sostenere quella diagnosi, ma indubbiamente è stata esposta ad una serie di stressors prolungati. Lo psichiatra ha giustamente escluso la Depressione ( quella con la D maiuscola per intendere "Depressione Maggiore"), pur non escludendo che il suo umore, in via secondaria, sia deflesso.
La terapia che le è stata prescritta è congrua con la sua patologia. Potrebbe avere all'inizio sonnolenza, ma vedrà che dopo si sentirà bene.
Auguri.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite dottore per la celere risposta!!È stato gentilissimo!!È molto difficile per me affidarmi e fidarmi,anche perché le domande che mi assillano sono tante.Oggi ho chiamato lo psichiatra chiedendo qualche spiegazione in più ed è stato molto disponibile nell’approfondire.Non mi è chiara solo una cosa,se posso approfittarne chiedo a lei:a causa della mia ansia ci ho messo molto tempo ad accettare il Daparox,non ho mai avuto grossi effetti collaterali,era proprio un mio rifiuto.Mi chiedo perché cambiare un farmaco che ad oggi conosco,tollero,con cui ho preso confidenza e ricominciare da capo con un altro ,sapendo che questo cambiamento mi porterà altra ansia?Soprattutto per quanto riguarda gli effetti collaterali.Non sarebbe valsa la pena tentare con un aumento della paroxetina?Mi ha spiegato la differenza ma da ignorante in materia non ho capito molto!Leggendo inoltre altri consulti su questo sito,ho letto che l’olanzapina viene utilizzata per psicosi,disturbo bipolare,non per l’ansia.Lui me l’ha prescritto per calmare un po’ quei pensieri ossessivi/ipocondriaci che ho e per farmi riprendere qualche chilo visto che da luglio ad oggi ne ho persi 7.Inoltre le 20gtt mi mettevano già un po’ di sonnolenza e un risveglio molto più lento rispetto al solito,con questo farmaco ho paura che questa sonnolenza peggiorerà ancora di più.Quando mi dice che all’inizio sarà così,di quanto tempo parliamo?Giorni?Una settimana?Un mese?Vale di nuovo la latenza di 3-4 settimane?
[#3]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Il suo psichiatra conosce bene la psicofarmacologia clinica. Nel disturbo da stress gli NSRI (inibitori della ricaptazione della noradrenalina e della serotonina) sono mediamente più efficaci degli SSRI (solo serotonina).
L'olanzapina è molto efficace sull'ansia in genere, ed agisce positivamente sul metabolismo, visto che per lo stress lei ha avuto un notevole decremento ponderale.
La sonnolenza, ammesso che ci sia, passa in pochi giorni.
Il periodo di latenza è più o meno quello.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno gentile dott.Carbonetti,mi permetto di aggiornarla sulla situazione.Venerdì ho informato la mia curante della terapia impostata dallo psichiatra,la quale si è mostrata d’accordo.L’unica modifica che mi ha fatto è quella di eliminare(per il momento)l’olanzapina,in quanto secondo lei,conoscendomi molto bene,in termini di ansia mi destabilizzerebbe troppo.Procediamo un passo alla volta,iniziando ad integrare il Cymbalta con la Paroxetina e vedere come va.Mi ha anche detto che se tra 7 giorni non mi sento pronta a passare al Cymbalta da 60mg posso continuare ancora un po' con quello da 30,perché sa che ho bisogno di prendere confidenza con il farmaco.Sono uscita carica di coraggio,ma l'indomani mattina al risveglio non sono riuscita a prenderlo e mi sono limitata alle solite 20gtt di Daparox.Che fallimento!!Ho paura dottore.Ho letto qui,da altri colleghi,che le associazioni tra SSRI e SNRI,sono sconsigliate in quanto potenzialmente pericolose.Ho già espresso allo psichiatra questa paura e mi ha semplicemente risposto "lei non sa nemmeno cos'è una crisi serotoninergica"!È vero,io non so cos'è,ma ciò non toglie che ho paura di averla.Soprattutto nella settimana in cui dovrei assumere 20 di Daparox e 60 di Cymbalta.Inoltre ricordo che i primi 15/20 giorni di Daparox sono stata malissimo,ansia alle stelle,AP all'ordine dell'ora,pianti continui,gambe che bruciavano e un dolore "mentale" che a ripensarci mi chiedo..ma chi me lo fa fare di passarci di nuovo?Si sta male,è un malessere mentale devastante per il soggetto ma anche per chi gli sta intorno che non sa cosa fare.Io sono molto consapevole che tutte queste domande,paure e dubbi sono proprio una caratteristica della mia ansia,che poi è appunto il problema da curare.Ma come faccio a lasciarmi andare?A fidarmi?A fare di nuovo questo "salto nel vuoto"?Come sempre è più facile vedere il bicchiere mezzo vuoto che mezzo pieno!
Sarei felice di avere qualche spiegazione in più sulla crisi serotoninergica e,se vuole,qualche consiglio umano su come superare questa nuova fase di cambiamento.Buona domenica.
[#5]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera.
Non capisco la decisione di togliere l'olanzapina che le è stata prescritta dallo specialista.
In che senso la destabilizzerebbe? L'olanzapina è al contrario molto efficace sull'ansia.
Tenga poi conto che questi protocolli terapeutici complessi ( cioè con tre o più farmaci) funzionano come un tutt'uno. Togliere un mattone alla costruzione potrebbe essere dannoso.

Stia tranquilla riguardo alla sindrome serotoninergica. E' estremamente rara. In quasi 50 anni di professione ne ho vista una sola.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#6]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,la dottoressa l'ha fatto solo perché sa bene che per me troppe pastiglie insieme unite al cambio di terapia mi manderebbero in tilt.Così mi ha suggerito di iniziare con i 2 antidepressivi e poi eventualmente aggiungere l'olanzapina.Tutto qui.Comunque per l'ansia prendo già Xanax 0,50RP, 1 co al mattino.
Dottore se me lo permette,posso chiedere ancora un paio di opinioni?
1)da quanto ho capito la diagnosi dello psichiatra è stata quella di DAG con qualche tratto ipocondriaco/ossessivo. Secondo lei perché,di fronte ad un soggetto ansioso,lo specialista ha optato per un cambio di farmaco,senza tentare prima di portare il Daparox a dosaggio più alto per curare il "disturbo"ossessivo?Perchè far vivere l'ansia del cambiamento?
2)il cymbalta che aumenta i livelli di serotonina che di noradrenalina,potrebbe per assurdo agitare ancora di più? Chiedo questo perché viene facile pensare che un soggetto già carico di ansia,con l'aumento di certi ormoni diventi super stimolato e quindi l'effetto sia esattamente l'opposto di quello che si vuole ottenere.
[#7]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Prima domanda: non so risponderle. La sua idea di aumentare la dose della paroxetina è razionale, ma il collega avrà avuto i suoi buoni motivi.

Seconda domanda: non c'è questo rischio, anzi è più facile che, ad inizio terapia, ci sia attivazione da un SSRI (paroxetina ) piuttosto che da un NSRI (duloxetina).

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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