Ansia e gelosia

Buonasera a tutti.

Sono qui a scrivervi perché nell’ultimo periodo il mio stato d’animo oscilla da un momento di tranquillità ad una condizione di continua ansia e gelosia nei confronti de mio fidanzato.

Parto dal presupposto che non ho molta autostima in me ed è come se soffrissi di complessi di inferiorità.
Non mi piaccio mai e non mi vedo bella quando magari vedo bello il mio fidanzato.
Io e lui stiamo insieme da una vita intera, ben 12 anni, dove abbiamo affrontato alti e bassi a causa della nostra età infantile, ma che adesso abbiamo superato riuscendo a trovare una sorta di equilibrio tra noi.
Io ho quasi 25 anni e lui 26.
Sono sempre stata gelosa di lui, quasi come se vedessi in tutte le sue colleghe una minaccia per la nostra relazione, infine ho accettato l’idea che lui avrebbe dovuto sempre avere a che fare con delle donne e sono diventata più sciolta nei suoi confronti.
Ora lui è un infermiere, io come sempre gelosissima di lui, chiedo e faccio domande sempre riguardo a delle colleghe che mi sembrano belle e minacciose.
I miei dubbi e le mie paure diventano reali quando vengo a sapere di alcuni messaggi al di fuori dell’orario lavorativo con una di loro e da lì abbiamo deciso di lasciarci perché era inutile continuare, anche se io lo volevo con tutto il cuore.
Lui mi cerca dopo circa 3 mesi, io ci sono ricascata e abbiamo deciso di riprendere la nostra relazione ed evitare queste situazioni che fanno stare male in primis me.
Lei fidanzata da tanti anni, questa collega, che puntualmente torna a rompere la mia tranquillità con lui, quando tramite applicazione del gestore telefonico trovo messaggi e chiamate che per mesi si sono scambiati; lui fa di tutto per farsi perdonare, ma ad oggi, a distanza di 6 mesi io continuo ad avere dubbi e paura, metto tutto in dubbio, mando in crisi me e lui continuamente.
All’inizio lui era comprensivo, cercava di capirmi, mi dava ragione.
Adesso sostiene che io non sto più bene e che devo prendere una decisione.
Io voglio tanto stare con lui, ma spesso mi ritrovo a ripensare a lei, a lui che lavorano insieme, spesso fanno turni e notti insieme e ogni volta non faccio altro che rinfacciare questa situazione, non faccio altro che chiedere e fare domande alle quali ho delle risposte, ma chiedendomi sempre sarà mai la verità?
Lui mi dice che si parlano che non possono ignorarsi sul lavoro, si comportano da colleghi, e che non c’è mai stato niente che andava al di là di una buona amicizia, ma che adesso tengono a limitare i rapporti sia per rispetto mio che del ragazzo della collega.
Io spesso sto male, quando stiamo lontani non faccio che puntare il dito, quando parliamo da vicino mi tranquillizzo.
Non so come superare la cosa... non so che fare! Lui d’altra parte dice di stare male a sapermi così e non Sa come o cosa potrebbe fare per farmi stare meglio.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2021 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
è difficile comprendere in questa sede se la sua insicurezza/mancanza di fiducia siano più il frutto di una sua possibile tendenza a dipendere dall'altro (ovvero se sia finita per internalizzare, cioè fare sua, la sensazione di precarietà a cui la "costringerebbe" il suo ragazzo) oppure se sia il frutto di una sua istanza personale che avviene anche di fronte all'assenza di stimoli "preoccupanti", o entrambe.
L'unico punto fermo in queste possibili dinamiche, a mio avviso, è il forte disagio che sta vivendo e per il quale le consiglierei di richiedere un aiuto psicologico al fine di riflettere apertamente e liberamente tutti i vissuti personali che la affliggono nella vita personale ed affettiva.
Insomma, la inviterei a mettere un "attimo" tra parentesi la sua relazione amorosa per concentrarsi solo su se stessa, le sue difficoltà e le sue risorse.
Cordialmente
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