Esito concorsuale e ampi

Salve, ho 27 anni e vorrei qualcuno che mi aiutasse a fare chiarezza.

L'anno scorso ho fatto il primo concorso in Polizia con esito negativo: DISTURBO DELL'UMORE IN SOGGETTO CON TRATTI DI PERSONALITà SCHIZOTIPICA.
Il mmpi era valido e interpretabile: scala k a 52 (l'unica scala elevata se così si può dire) e il punteggio grezzo era di 11, il test non presentava disturbi di nessun genere.

Ok, il primo concorso è andato così perché ammetto che al colloquio ero un po' nervosa e probabilmente è stato questo a farmi escludere.
Ho cercato di informarmi per un eventuale ricorso e mi è stato detto che con quella scala sarebbe stato tutto inutile, anche solo provarci.
Così a malincuore ho mollato.


Quest'anno a febbraio ho fatto un altro concorso nelle forze dell'ordine.
Mmpi non presentava elevazioni significative, tranne la scala K a 64 con punteggio grezzo 12, nelle altre scale tutto nella norma.
Punteggi sotto i punti 50.
Al colloquio ero sicura e preparatissima su quello che dovevo dire (complice il fatto di aver svolto un corso di preparazione psico-attitudinale) e addirittura non vedevo l'ora di fare il colloquio, ma sono stata buttata fuori di nuovo dalla psicologa probabilmente per l'esito del primo concorso.
Di quello che loro hanno scritto nel rapporto consegnatomi attraverso la richiesta di accesso agli atti, alcune cose sono state scritte diversamente da come le avevo dette e in più mi è stato scritto: eloquio marcatamente accelerato quando in realtà parlavo normalmente, affettività inappropriata, agitazione psicomotoria, ansia libera somatizzata e tante altre cose.
Ma io ero tranquilla, non ero agitata, ero seduta composta sulla sedia: schiena appoggiata allo schienale, mani sulle cosce aperte normalmente eppure per loro ero agitata...! Vabbé!

Comunque, vorrei concentrare l'attenzione sul MMPI.
Sono tante domande e il tempo a disposizione può essere poco se consideriamo il fatto che si può male interpretare una domanda o ancora sbagliare nel rispondere a causa di una svista ecc... (a me è successo di sbagliare).
Ora, riferendoci per un eventuale ricorso, la scala K a 64 può essere negativa considerato il fatto che il test comunque risulta valido perché non ci sono punteggi che superano i 65 T?
Che cosa dovrei fare?
È stata la scala K ad avermi buttata fuori in entrambi i concorsi o la verità è che non ho le giuste conoscenze??

Da premettere che io non ho motivo di mettermi sulla difensiva in un test o durante un colloquio, non ho nulla da nascondere e mi chiedo com'è possibile che delle domande come "Spesso sento bruciori, punture, formicolii in alcune parti del mio corpo, o me le sento come se fossero addormentate" o ancora "Sono disturbato da pesantezza di stomaco due o tre volte alla settimana, o anche più spesso" ecc... possano far supporre che ero sulla difensiva solo perché la maggior parte delle persona ha risposto diversamente da come ho risposto io?


Grazie per l'attenzione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Due cose.
l'MMPI non fa diagnosi, è un test orientativo. La diagnosi si fa con la visita, l'MMPI va considerato come uno degli strumenti di valutazione, per cui se non corrisponde a quanto emerge dalla visita, vince la visita. Soltanto che nella visita in base al MMPI ci si focalizza su certe cose, per praticità come quando si devono esaminare centinaia di persona a un concorso.
Il punteggio di 64 è nella fascia. Il tempo a disposizione è già calcolato. La scala K non è clinica, quindi non indica un tipo di sintomi. Il disturbo dell'umore e la schizotipia come dimensione di personalità sono elementi che si possono ricavare dall'anamnesi, dai riscontri biografici o dalle precedenti notizie (se ce ne sono). Un "disturbo" dell'umore dovrebbe presupporre che o sia in atto una fase umorale, o si possano ricostruire fasi passate.
Da dove ha ricavato che le domande per valutare la difesa fossero quelle ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Io so per certo di non avere alcun disturbo né in atto, né passato, né futuro. L'anno scorso ho parlato con alcuni professionisti che si sono solamente limitati a dirmi che non avrei potuto fare ricorso a causa della scala K aggiungendo inoltre che non ho disturbi di nessun genere. Purtroppo nei concorsi è facile essere buttati fuori per malattie mentale inesistenti e le motivazioni possono essere tante: perché non si è stati convincenti o perché non si hanno le "giuste conoscenze".

Vorrei che rispondesse a questa domanda: è possibile con scala K a 64 fare ricorso o in tribunale mi riderebbero in faccia? Nel caso di un perizia per il ricorso, devo andare da una struttura pubblica o privata? Quante perizie mi servono e quanto costerebbero? Non so con chi informarmi e per questo chiedo qui.

Io credo che le domande siano quelle perché comunque ho fatto delle ricerche su google. Vorrei poterle mostrare il test così da potermi dare un consiglio più accurato ma non so se è possibile mandarlo qui sul forum.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Abbia pazienza, la frase "io so per certo di non aver un disturbo" che peso può avere ? Dai medici si va per essere curati, non per stabilire se si ha qualcosa senza sapere cosa.
La scala K a 64 è normale, non indica niente. Quindi qui non parliamo di una diagnosi da contestare, ma del fatto che il valore è normale.
No, non mi risulta che le domande siano quelle, e su google non credo si trovino.
Detto questo, la prima cosa da fare è avere a disposizione il referto, e Lei ce l'ha. Il referto non fa solo riferimento al test, ma anche ad una visita.
Purtroppo contestare una visita a distanza nel suo contenuto significa o ripeterla, o fare invalidare la prima. Certo che come diagnosi sono al tempo stesso vaghe (disturbo dell'umore.../ "tratti di..") e però richiederebbero un'osservazione protratta e elementi di anamnesi, nel senso che se fosse così evidente in un colloquio, allora ci sarebbero dettagli abbondanti.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la sua risposta.
Cosa mi consiglia di fare allora? Abbandonare l'idea del ricorso e dimenticarmi una volta per tutte della polizia o procedere col ricorso facendomi prima di tutto fare una perizia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Questa è una sua decisione

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini