Convivere con la depressione, è possibile?

Buongiorno, ho 44 anni, da oltre 20 anni mi è stata diagnosticato uno stato depressivo, ovviamente ai tempi non era facile accedere a cure specifiche e a percorsi e solo cinque anni fa, ho iniziato un percorso di psicoterapia e farmacologico, vari farmaci provati, oggi efexor 75 uno al giorno (sono risultato farmaco resistente a diversi prodotti, questo è l'unico che un minimo argina la situazione).

Rispetto a 5 anni fa, devo dire che sto molto meglio, molti aspetti della depressione si sono allentati, e alcuni riesco a controllarli, però non mi posso definire guarito, non mi sveglio la mattina con la gioia di vivere o anche solo con la normale rassegnazione di una vita che spesso è sempre uguale a se stessa.

Non negherò mai dei progressi ottenuti grazie ai medici che mi hanno seguito, ma non sono felice e solo raramente sereno, mi basterebbe la serenità e che alcuni pensieri sparissero dal mio quotidiano, come l'idea di morire cosa che posticipo quando non avrò più i miei genitori, loro non si meritano un dolore del genere.

Il resto della vita, rotola un giorno alla volta, lavoro mezza giornata, stipendio basso ma non mi interessa più di tanto, nessun grande progetto, ormai single da un paio d'anni, non voglio relazioni solo del sesso occasionale spesso a pagamento.

Ma anche la sfera sessuale si è come spenta, non c'è più desiderio.
Pur essendo obeso, ho perso molto peso nel corso degli anni, oggi non mi importa più, bene o male la mia salute va (fisica,... quella mentale no), e non ho interesse a migliorare me stesso da un punto di vista estetico, d'altronde oggi la superificalità delle relazioni è tale che preferisco non averne.

Niente figli, pochi hobby e solitari, non provo rabbia o rancore verso nessuno, non ho pensieri distruttivi verso nessuno salvo me stesso.

Bevevo pesantemente ma ora ho smesso, non uso droghe.
Sono vuoto, nel bene e nel male, non provo più niente e ogni giorno ovunque mi trovi, mi chiedo: perchè non un incidente?

Perchè non un pazzo armato di pistola che spara?

Perchè non un ictus mortale?

Perchè non togliermi di dosso questa coperta di tristezza, malinconia e grigiume?

E anche scrivendo queste righe mi sento svuotato e sempre più inutile, un pezzo di carne che infesta questa terra.
Se non causassi dolore ai miei genitori, con la mia scomparsa, andrei in Ucraina almeno morire per qualcosa che ha senso.
Aggiungo che mi occupo anche di volontariato, per dare un senso al mio tempo, ma resto sempre più vuoto e solo, indosso solo una maschera di normalità per gli altri e per evitare di metterli a disagio, è vita questa?

Grazie per la lettura.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Perché prende questo farmaco ad una dose mediamente inefficace ?

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Perchè gli effetti collaterali degli antidepressivi sono ancora più deprimenti, cosi più o meno ho ancora qualche stimolo sessuale, seppur rarefatto.
Ovviamente depressione e sesso sono opposti, quindi in realtà è un equilibrio impossibile, tra tre fattori: desiderio sessuale, depressione e antidepressivo, comunque si sistemino non si risolve.
Tornando alla domanda sul perchè questo dosaggio basso, è per avere il livello minimo di farmaco insieme al beneficio minimo e con le controindicazioni minime, ecco perchè parlo di convivere con la depressione.
Sono convinto che non sia curabile, salvo qualche caso raro e con rischio di recidive, più che altro ci si convive.
Ormai la vedo come nuotare nel mare, a volte va bene ed è ok, altre volte le ondate arrivano martellanti e a malapena si riesce a respirare.
Quello che mi fa pensare molto è questa perdita di interesse al piacere (non solo sessuale) , voglio solo che la vita sia serena, che scorra giorno dopo giorno senza grossi problemi, la noia è l'aspirazione massima.
Ho una parte di me, che si chiede: e se domani te ne penti ma sarà troppo tardi?
Possibile, ma non è una parte maggioritaria, mi sono dato delle regole questo si: gentile con tutti, disponibile il giusto, ed essere corretto, almeno di me resterà un ricordo decente seppun non incisivo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Quindi sta dicendo che Lei ha provato anche a prendere efexor a dosaggi più elevati per 1-3 mesi ma il bilancio era peggiore ?
Quali trattamenti ha provato alla fine ? Ha già provato anche i non farmacologici ? ECT, TMS ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
A dosaggio superiore non per cosi tanto tempo, faccio presente che sono seguito da uno psichiatra oltre che da uno psicologo.
Come altri farmaci provati, vado un po' a memoria:
fluoxetina per molto tempo
Sereupin
Prozac
Vortioxetina.
Quelli che cita lei, non li conosco.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Io non ho citato nessun farmaco.
Ho chiesto se ha provato i trattamenti non farmacologici.
Comunque quelli elencati non comprendono tutte le classi di antidepressivi, solo un paio. E non comprendono farmaci coadiuvanti che si usano nelle forme resistenti, per cui siamo nell'ambito di opzioni ancora disponibili di quelle normali.

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Utente
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Ho visto in rete, gli acronimi ECT, TMS , uno è legato a una versione moderna dell'elettroshock... non saprei nemmeno se riuscirei a sopravvivere all'anestesia totale.
L'altro leggevo che è ancora futuristico e poco praticato.

Per i trattamenti non farmacologici, come ho scritto, sto facendo psicoterapia, che ha dato dei risultati ma non mi sento ancora guarito e non so se mai sarà possibile.

Altri farmaci, non saprei, magari scrivetemi dei tipi e provo a proporli al mio psichiatra.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
In che senso non sopravvive all'anestesia totale ? Come mai ?
Niente di futuristico, sono tecniche già applicate. L'ECT è l'elettroshock, in anestesia. La TMS non è in anestesia.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Non ha letto la mia descrizione all'inizio, comunque non conosco strutture pubbliche che applicano questa tipologia di cura.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Non so a cosa si riferisca. La TEC è presente in strutture pubbliche. La TMS anche, ma può darsi che sia in alcune cliniche Universitarie soltanto per motivi di ricerca.

Dr.Matteo Pacini
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