Disturbo della personalità?

Salve.
Sono un ragazzo di 18 anni e, sin da quando ero più giovane, sin da quando ero bambino, ho sempre mostrato atteggiamenti particolarmente "fuori dal comune", bizzarri e persino inquietanti, se così posso dire.

Da sempre, non sono mai riuscito a provare empatia nei confronti di nessuno eccetto che di me stesso e, in qualche caso, anche di animali - ma non credo che sia rilevante - mentre mi è sempre venuto facile provare ira e odio nei confronti del mondo intorno a me.

Qualcosa, dentro di me, mi porta quasi sempre a provare piacere nell'incutere dolore, nel fare del male, agli altri, a terzi, specialmente miei coetanei, e ciò, piuttosto che farmi provare dolore o disgusto nei miei stessi confronti, mi dà addirittura un certo piacere, una certa adrenalina, ma esso, ci tengo a precisare, non è un mio desiderio, è come se mi venisse quasi automatico, naturale.

Non ho mai accettato prendere ordini dagli altri né correzioni per errori commessi né, tantomeno, convincermi del fatto che devo assumermi determinate responsabilità pertanto, assumo un atteggiamento particolarmente contro corrente, un atteggiamento molto, molto critico nei confronti delle regole, un atteggiamento - stando a quanto mi dicono - particolarmente "arrogante".

Quando mi trovo insieme alle altre persone, specialmente in atmosfere all'insegna della felicità, divento fortemente euforico, come se la mia mente fosse offuscata da una sostanza stupefacente qualsiasi, ma, successivamente, posso diventare, come se nulla fosse, fortemente depresso e, di fatto, triste.

Quasi mai riesco a provare emozioni positive - fra le tante cose, dalla prima fase adolescenziale ho incominciato a soffrire anche la solitudine con conseguente paura dell'abbandono - eccetto che quando queste riguardano la mia persona, anzi, nella maggior parte dei casi emozioni quali la felicità e sentimenti, istinti, quali la bontà o l'altruismo mi rendono inspiegabilmente triste.

Non ho una gran considerazione delle altre persone, è come se le usassi, come se trattassi, loro, come delle mie "macchine di adulazione personale", perché, per il resto, non riesco ad affezionarmi a queste - tranne che in casi particolari -, riuscendo a mostrare, di me, un volto gentile e per bene che, in realtà, non rappresenta la realtà.

Consultando il web, ho messo insieme questi pezzi di un puzzle, se così li possiamo chiamare, ed ho riscontrato numerose convergenze con i segni più comuni della sociopatia e/o del disturbo borderline della personalità.

A riguardo, gradirei un vostro parere, Ve ne sarei immensamente grato.

Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
I giri sul web per riportare la propria condizione ad una situazione patologica non sono un corretto approccio alla situazione.

Qualunque sia la sintomatologia può chiarire i diversi aspetti attraverso una visita diretta di tipo specialistico.


Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera.
La ringrazio per la sua risposta tempestiva.
Comprendo e condivido pienamente quanto da lei affermato, tuttavia, prima della visita sarei curioso di venire a conoscenza di un suo parere, di una sua semplice ipotesi, in quanto specialista in materia, riguardo quanto riportato nel mio consulto.
Le garantisco, inoltre, che rientra tra le mie intenzioni quella di sottopormi ad una visita, da diverso tempo, per giunta.
In attesa di una sua risposta, le auguro il meglio.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Meglio che si sottoponga alla visita senza condizionamenti di nessun tipo così da non indurre in errore chi la visiterà, spostando l'attenzione su dettagli che possono appartenere agli aspetti a cui giunge a conclusione in modo preventivo.

https://wa.me/3908251881139
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