Consiglio

Buongiorno.
Sono un ragazzo di 29 anni e da circa un mese sono in terapia con una psicologa.
Il mio problema é la completa mancanza di legarmi con le altre persone (non so descrivere le emozioni che provo, nonostante abbia interesse ad avere relazioni non riesco ad innamorarmi o a percepire le emozioni degli altri, oltre ad una scarsissima autostima), anche nei momenti in cui sono con degli amici ho questo profondo sento di sconforto, il che rende anche i momenti di relax e di risate diciamo meccanici; rido ad una battuta perché so che é divertente, ma non mi suscita nessuna risposta emotiva.
Tutta questa situazione mi porta a soffrire immensamente di solitudine.
Quando sono solo non sto bene, quando sono con gli altri sono a disagio.
Le uniche volte in cui sento di provare qualcosa è quando sono ubriaco (ma ubriacarsi ogni giorno non la vedo come una cura).
Questa problematica si interseca anche con il sesso, che diventa un atto meccanico e sinceramente non appagante, sto perdendo anche l’attrazione sessuale verso le altre persone e al pensiero di avere un incontro sessuale mi viene la nausea.
Aver deciso di intraprendere un percorso psicologico é un inizio per affrontare il problema, ma questo ha provocato un aumento della mia ansia.
Sarebbe il caso di parlare con la psicologa e valutare l inizio di una terapia farmacologica per avere un aiuto farmacologico e migliorare la situazione?
(Ovviamente continuando la psicoterapia)
Grazie delle risposte
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera.
Vede, in medicina il corretto procedimento prevede la diagnosi, prima della cura. Se non c'è la diagnosi c'è il rischio di seguire terapie non adeguate. Se ad esempio si trattasse, nel suo caso, di un qualche tipo di depressione, vi sarebbe una indicazione categorica per la terapia psicofarmacologica. Le consiglio senz'altro di consultare un medico specialista in Psichiatria.
Auguri.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta. Personalmente penso
Di essere affetto da disturbo depressivo persistente, lo so che la
Diagnosi fai da te non è attendibilissima, ma lavorando in ospedale, avendo letto
Il DSM-5 e aver seguito diversi pazienti affetti da patologia psichiatrica posso dire di avere più esperienza clinica rispetto a chi usa Dr. Google. Mi riconosco nei sintomi, come ad esempio l’iperfagia e ipersonnia, poco entusiasmo nelle relazioni sociali / affettive e nelle cose Di tutti i giorni, la stanchezza perenne ecc. ovviamente ne parlerò con la mia terapeuta e lei, da esperta,
mi saprà dire se la mia diagnosi (tra mille virgolette) è attendibile o no, ma sinceramente leggendo le caratteristiche di questo disturbo è come se mi si fosse aperto un mondo e mi ha dato speranza di poter stare meglio. Vedremo come andrà a finire