Bradicardia cronica e farmaci per l'ansia
Buongiorno,
ho 39 anni da poco compiuti e sto vivendo una fase un pò complessa della mia vita.
Ci sono tanti cambiamenti in corso (lavoro, famiglia e ritmi) e, essendo una persona ansiosa e con la tendenza a cercare sempre il controllo, cado spesso vittima di attacchi di panico che ormai so gestire con più efficacia rispetto al passato, ma che comunque aumentano il mio stato di agitazione e la sensazione di pericolo imminente.
Mi definisco cardiofobico e infatti sono sempre attento al mio ritmo cardiaco e al controllo della pressione sanguigna.
In particolare, in questo periodo vivo un disagio nella relazione di coppia che mi toglie serenità e ho deciso di ricorrere alla psicoterapia alla quale, però, non posso ancora effettivamente dare inizio per motivi economici (sto cambiando lavoro e i primi tempi saranno un pò difficili economicamente).
Premetto che sono allenatore di calcio e che ho smesso la pratica agonistica a 20 anni, pur avendo comunque un ruolo attivo nelle sedute di allenamento delle squadre che dirigo; faccio questa premessa perché sono bradicardico e questo stato sembra essere legato al trascorso sportivo (la mia frequenza cardiaca è in genere tra i 50 e i 60 battiti al minuto).
In caso di ricorso a farmaci che mi aiutino a gestire l'ansia (cosa che preferirei evitare), su consiglio medico naturalmente, correrei un rischio considerando la bradicardia?
Grazie infinite per la disponibilità.
ho 39 anni da poco compiuti e sto vivendo una fase un pò complessa della mia vita.
Ci sono tanti cambiamenti in corso (lavoro, famiglia e ritmi) e, essendo una persona ansiosa e con la tendenza a cercare sempre il controllo, cado spesso vittima di attacchi di panico che ormai so gestire con più efficacia rispetto al passato, ma che comunque aumentano il mio stato di agitazione e la sensazione di pericolo imminente.
Mi definisco cardiofobico e infatti sono sempre attento al mio ritmo cardiaco e al controllo della pressione sanguigna.
In particolare, in questo periodo vivo un disagio nella relazione di coppia che mi toglie serenità e ho deciso di ricorrere alla psicoterapia alla quale, però, non posso ancora effettivamente dare inizio per motivi economici (sto cambiando lavoro e i primi tempi saranno un pò difficili economicamente).
Premetto che sono allenatore di calcio e che ho smesso la pratica agonistica a 20 anni, pur avendo comunque un ruolo attivo nelle sedute di allenamento delle squadre che dirigo; faccio questa premessa perché sono bradicardico e questo stato sembra essere legato al trascorso sportivo (la mia frequenza cardiaca è in genere tra i 50 e i 60 battiti al minuto).
In caso di ricorso a farmaci che mi aiutino a gestire l'ansia (cosa che preferirei evitare), su consiglio medico naturalmente, correrei un rischio considerando la bradicardia?
Grazie infinite per la disponibilità.
La domanda sarebbe preventiva sulla eventuale indicazione ad una terapia farmacologica?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Utente
Si, Dottore, la domanda la pongo perché, qualora consigliata da un medico la terapia farmacologica, vorrei capire quali precauzioni adottare.
Se sarà decisa una terapia il medico le fornirà eventuali indicazioni di comportamento.
La domanda sembra più ansiosa che altro
La domanda sembra più ansiosa che altro
Utente
Avrà sicuramente una base ansiosa, ma è comunque una mia curiosità a prescindere da ciò che emergerà dalla psicoterapia.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 28/05/2022.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.