Sindrome da sospensione

Salve!
Purtroppo negli anni ho avuto modo di appurare, insieme agli specialisti che mi hanno seguita, che sono un soggetto farmacoresistente.

Detto ciò, aggiungo che ho cambiato tante cure quanti dottori, perché le mie radici sono campane ed è li che avevo maggiori riferimenti, ma poi una volta trasferita a Roma, non sempre sono riuscita ad avere un buon rapporto medico-distanza.

L anno scorso disperata mi sono rivolta ad un neurologo di mia vecchia conoscenza, che mi ha cambiato la cura, facendomi assumere Prozac sciroppo che abbiamo portato fino a 7 ml al gg, e prazene 20 mg una volta al giorno.

Ci ho messo un po’ di tempo, ma alla fine ho trovato un semi equilibrio.

A maggio scorso, sono stata a visita dal neurochirurgo che mi segue per Malformazione di Arnold Chiari I, che mi ha consigliato di rivolgermi ad uno specialista in cefalee, perché i sintomi che lamentavo erano riconducibili a questa diagnosi.

Mi sono rivolta ad un neuropsichiatra che ha preso in carico tutta la situazione farmacologica e mi ha consigliato di ridurre i farmaci, fino a sospenderli inserendo prodotti omeopatici a base principalmente di magnesio.

Risultato: dopo 10 gg forte sindrome da sospensione.

Mi ha rivista e mi ha prescritto limbitryl 12, 5+5, ad oggi sono 17 giorni che lo assumo, ma nulla, sono in piena tilt!
Negli ultimi due giorni sono incontrollabile, riesco a malapena ad uscire e fatalità il medico è irreperibile, dunque sono in alto mare e non riesco a non pensare che io abbia toccato il fondo.

Ho bisogno di rassicurazioni da parte di esperti.

Grazie.