Disfunzione sessuale dopo sospensione fluoxetina

Buonasera Dottori,
Sono un uomo di 43 anni in buona salute in generale.

Ho assunto antidepressivi per circa 13 anni per un disturbo ossessivo compulsivo.

Per molti anni ho assunto sertralina 100mg poi da circa 3 anni sono passato alla fluoxetina 20mg il cambio è stato fatto per un discorso metabolico visto che la sertralina mi aumentava alcuni valori e passando alla fluoxetina tutto si è normalizzato.

Per quanto riguarda il doc ho avuto ottimi benefici con entrambi i farmaci.

Durante l'assunzione sia con la sertralina che con la fluoxetina non ho mai avuto alcun disturbo sessuale... anzi sono sempre stato molto attivo nonostante molte persone hanno come effetto collaterale appunto problemi sulla sfera sessuale.

Ed è questo il punto...io ho iniziato ad avere problemi quando circa una mese e mezzo fa ho iniziato il graduale scalaggio fino alla sospensione totale.

Dal momento della diminuzione del farmaco qualcosa è iniziato a cambiare...ma il peggio è successo con la totale sospensione.

Il desiderio dentro di me è forte...ma ho seri problemi con l'erezione e soprattutto con il mantenimento dell'erezione.

Qualcosa è successo...io sto molto bene... assenza di doc e di qualunque altro disturbo psicologico o psichiatrico.

L'umore è alto e sono sereno... chiaramente mi turba non poco questo problema...che chiaramente se si protrae per molto di sicuro mi porterà dei problemi a livello procologico credo sia comprensibile.

Non vorrei tornare a prendere il farmaco per il solo problema dell'erezione che quando lo prendevo non avevo nessun problema.

Ho letto vari consulti e ho capito che è cosa successa anche ad altri.

Ma la cosa che più mi rattrista è il fatto che molti medici tendono a non credere a questa cosa e preferiscono attribuire la causa sempre a fattori psicologici.

Io vi posso assicurare che sto davvero bene... purtroppo ripeto con la cessazione della fluoxetina ho iniziato ad avere questo problema che non ho mai avuto.

Chiedo se c'è tra voi medici qualcuno che ha esperienza in questo contesto...e sapere se avete consigli da dare in merito.

Soprattutto spero in una rassicurazione che il problema sia comunque in qualche modo reversibile.

Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
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