Mi sono accordo di essere vivo

Buongiorno,
Sono in cura per depressione da 3 anni e, dopo molti miglioramenti, negli ultimi mesi mi sono successe tante cose a livello mentale: peggioramenti dell'ansia, pensieri intrusivi, ricadute depressive.
Stamane però è successa una cosa strana: stavo in uno stato di dormiveglia per le 6 e mezza e w un certo punto mi sono accorto che ero vivo, che ero io.
È difficile da descrivere ma è come se mi fossi reso conto che faccio parte della vita e ciò mi ha messo tantissima ansia.
Non riesco a fare le cose che facevo prima con normalità, sento ansia in tutto quello che faccio.
A breve avrò la seduta col mio psicoterapeuta/psichiatra, però vorrei sapere se sia normale o meno.

Grazie e buona giornata
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Attivo dal 2022 al 2023
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Beh è un cambiamento... i cambiamenti sono sempre qualcosa di positivo, perchè sono dei passi avanti... da una depressione vive delle sensazioni che depressive non sono... le elabori con i suoi curanti e... in bocca al lupo!
Ci aggiorni!
[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto grazie della risposta dottore.
Lei dice? Perché a me non sembra, anzi. La scorsa settimana ero stato benissimo, riuscivo a vivere la mia vita normalmente dopo tante settimane di ansia, pensieri intrusivi, crisi esistenziali e ricadute depressive. Da ieri circa ho riavuto un peggioramento con un attacco di panico sempre mentre stavo dormendo in cui mi ripetevo "non c'è speranza, non sono adatto al mondo che verrà". Stamane con questo senso di ansia dato dall'accorgermi di essere io, di essere vivo. Come se mi fossi fermato e mi fossi detto "ma questo sono io che faccio realmente parte del mondo". È difficile da spiegare ma le sensazioni che provo sono tutto fuorché positive. Spero però che lei abbia ragione e che il mio psicoterapeuta mi possa capire e aiutare
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Attivo dal 2022 al 2023
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Quello che inoltre è evidente, dai dati che ha aggiunto, però è che l'umore non è ancora stabilizzato... di questo parlerei con lo psichiatra principalmente. Devono lavorare in equipe. Passo avanti o meno il problema c'è ancora.
Cordialmente,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, ieri ho avuto la seduta col mio psicoterapeuta/psichiatra. Dice che quello che ho avuto è stato un senso di responsabilità, un accorgermi che la vita dipende da me e che quello che ho alla base è una paura di vivere. Mi ha aiutato a capire la situazione, perché l'evento scatenante è stato il matrimonio di mio fratello, da cui poi è dipeso tutto il mio peggioramento. Devo dire mi ha tranquillizzato momentaneamente, però ogni tanto risento dubbi e paure legate al futuro. Sento un senso di inadeguatezza nel fare molte cose e mi sento a volte come una persona rotta, impossibilitata a trovare la quadra e che vivrà così per sempre. Razionalmente so che facendo due volte psicoterapia a settimana ho la possibilità di stare bene, però credo poco in me stesso e nelle mie capacità. Grazie della lettura