Anziana stato confusionale

Buongiorno,
chiedo un consulto per mia mamma ottantenne affetta da stati depressivi da oltre 40 anni e che vive da sola.

Da 20 anni era in cura con gabapentin e paroxetina ed ultimamente ha avuto sempre più piccole amnesie e qualche allucinazione al risveglio, per cui siamo stati dalla psichiatra che non ha ritenuto opportuno cambiare la cura ma che ha riferito che la paroxetina presa per lungo tempo può dare questi episodi.
Ha anche effettuato un TAC cranica che non ha rilevato niente di anomalo.

A seguito di questa visita siamo stati dal suo cardiologo per un controllo che ha ritenuto opportuno cambiare la cura togliendo la paroxetina della sera ed inserendo lo zoloft 50 la mattina.

A distanza di 10 gg, la memoria non è migliorata anzi, la mattina è sempre in confusione anche per le piccole cose quale vestirsi o telefonare (a volte scambia il telecomando per il telefono), in più è molto più depressa (anche per questo).

Questa condizione potrebbe essere legata al cambio di cura farmacologica?

Grazie mille
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La questione indica un peggioramento clinico verso un andamento senile della condizione di sua madre e richiede un trattamento più specifico.



Dr. F. S. Ruggiero


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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Che la paroxetina presa per lungo tempo dia questi fenomeni non mi risulta. In un soggetto che li presenta la sostituzione con lo stesso tipo di medicinale la capisco poco.
Non necessariamente la TAC fa vedere qualcosa se non si tratta di certi tipi di lesioni o se non sono avanzate.
In una persona di questa età che improvvisamente è confusa, con la stessa terapia psichiatrica di sempre, ad esempio verificherei i livelli di elettroliti e farei accertare il complesso dello stato, quando ci si può interagire.
Ma perché la cura psichiatrica la gestisce il cardiologo ?

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
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Buonasera, grazie della risposta. In psichiatria hanno ritenuto di non dover cambiare la terapia e hanno valutato che la confusione non è legata alla fase depressiva. Il cardiologo ha fatto questa valutazione ed ha variato la terapia. Il fatto è che lo stato confusionale è alla mattina e poi piano piano riprende le facoltà cognitive, seppur con qualche dimenticanza, ma niente di che. Al risveglio invece confonde il telefono con il telecomando, non sa cosa deve fare, e si agita tanto per questi motivi. Ma da quando prende il nuovo farmaco lo fa sempre.
Ha appuntamento per una prima visita geriatrica a maggio, mi sentirei di ritornare alla vecchia terapia, ma non vorrei che con tutto questo cambiamento si faccia peggio.
Le analisi del sangue sono perfette
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Che non sia legata alla fase depressiva è appunto un'ipotesi plausibile, ma non capisco allora il senso della sostituzione dell'antidepressivo.

Dr.Matteo Pacini
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