Controllo dei pensieri e autoriflessione

Gentili dottori, siete il mio punto di riferimento, il vostro parere è sempre prezioso.
Ho già avuto modo di parlare dei miei disturbi di natura psicologica che mi affliggono da bambino.
Brevemente: paura della matematica alle scuole medie, con conseguente nausea e vomito, paura di soffocare nel mangiare, nausea prima degli esami all'università, psicosi (tre volte nella vita a distanza di 7 anni) dopo un periodo di accelerazione e stress ed infatuazione amorosa, risolto con Serenase gocce.
Sono stato seguito da vari psichiatri, faccio psicoterapia da dieci anni.
Attualmente, un disturbo che mi condiziona, già sperimentato in passato, è il controllo dei pensieri.
In altre parole mi soffermo sul meccanismo con cui la mente pensa.
Richiamo alla mente immagini.
Ciò mi spaventa e mi manda giù.
Inoltre sembra quasi che quando parlo sia concentrato sul modo in cui le parole escono spontanee.
Ogni volta che devo affrontare un lavoro o un impegno è come se autolesionisticamente me lo autoprocurassi.
Prendo attualmente Serenase gocce 2mg, 10 a sera e Xanax 1 mg rilascio prolungato.
Nella vita ho provato tanti farmaci dagli antidepressivi agli antipsicotici.
Con tanti effetti collaterali.
L'ultimo psichiatra voleva farmi provare il Dapakin per via dell'accelerazione che provoca psicosi, seppur superate tutte le volte brillantemente, sconsigliando gli antidepressivi e sostituendo il Serenase.
Adesso mi è ritornato il disturbo del controllo del pensiero.
Devo conviverci?
La psicoterapeuta dice che alla base di tutto c'è la paura.
Io intanto a 43 anni seppur laureato non ho lavoro e vita sentimentale.
Sono avvilito.
Grazie anticipatamente per l'interessamento
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Strano che non riporti una diagnosi, però.
Psicosi per infatuazioni amorose, cioè intende delle infatuazioni come tema della psicosi, non che la psicosi le venga per una infatuazione.

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore la psicosi sono venute dopo un 'innamoramento e un conseguente periodo di esaltazione derivante dallo stesso. In altre parole mi esaltavo ed andavo in ipereccitazione. La diagnosi di un psichiatra è disturbo dello spettro psicotico. Ma mi preoccupa la paura e le autoriflessioni sul pensiero. Mi dia un consiglio, magari pure un contatto per spiegare meglio.
GRAZIE di cuore
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non è che sono venute dopo, c'era una fase di eccitazione in cui partiva un innamoramento come tema e vissuto di quella fase, ma non è che la fase inizia dopo, ogni volta, con lo stesso tema.
Disturbo dello spettro psicotico non significa niente di preciso. Stiamo parlando di fasi eccitate, quindi le alternative sono poche. Il medico sconsiglia l'antidepressivo, direi che quindi siamo nell'ambito della bipolarità o della schizoaffettività, salvo altre tipologie minori. Va fatta definire, perché altrimenti ne capisce poco Lei in primis, e poi non è chiaro a che cosa attribuire determinati stati.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Caro dottore purtroppo ho avuto pareri discordanti. Un esperto parla di ossessioni, spiegando quelli che altri chiamano psicosi come una confusione dovuta alle stesse, perché, argomenta ancora lo specialista chi è "pazzo" lo è sempre non solo in una fase. Un altro come detto parla di spettro psicotico. Un'altra non di bipolarismo ma di fase "eccitatoria" che scivola nella psicosi. La psicoterapeuta parla di paura che in momenti di stress degenera. In effetti ho paura di affrontare tutto. Sono davvero tanto confuso. Poi mi capita questa autoriflessione sul pensiero che mi fa star male. Mi dia un consiglio. La posso anche contattare. Non ne vengo a capo. Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"perché, argomenta ancora lo specialista chi è "pazzo" lo è sempre non solo in una fase. "

Ma da quando in qua ?

"Un'altra non di bipolarismo ma di fase "eccitatoria" che scivola nella psicosi. " E dove sta la differenza ?

"La psicoterapeuta parla di paura che in momenti di stress degenera. " ....degenera in psicosi, secondo quale meccanismo ? Discorso oscuro.

Che abbia ossessioni una volta che sono finite le fasi psicotiche è un conto, ma la diagnosi a me pare, dagli elementi, abbastanza orientata. Però va definita, altrimenti gli strumenti si scelgono senza troppa specificità.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Quindi secondo gli elementi che ho firnito di cosa si potrebbe trattare?
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Utente
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E per l'autoriflessione sul proprio pensiero e controllo di che si tratta? Cosa posso fare?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Se vedessi una cartella con scritte queste note, io penserei ad un disturbo bipolare. La parte ossessiva c'è spesso insieme.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Il Serenase cura gli eccessi di mania, però rimane la parte ossessiva che è presente per la quale l'antidepressivo sarebbe cointroindicato. Per questo quadro che terapia sarebbe indicata?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Appunto, per quella eventuale diagnosi ci sono delle cure che possono anche non essere basate sul tipo di sintomo, ma prevenire le fasi. Per questo è importante definirla.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Per le autoriflessioni ossessive sarebbero indicati gli antidepressivi che inducono maniacalita'? Tenuto conto che non ho fasi depressive vere e proprie ma solo in determinati momenti della vita eccitazione/maniacalita' che porta alla psicosi. Grazie mille dottore per i preziosi suggerimenti. Le sono grato è prima di tutto un ottima persona e in subordine un valido professionista.
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