Effetto rebound Cipralex?

Buongiorno.

Da un anno e mezzo assumo Cipralex 20 mg per depressione maggiore.


Premetto che tutte le modifiche di farmaco, dosaggio e le tempistiche sono state decise dal mio psichiatra di riferimento.


Quattro settimane fa è stato deciso un aumento a 40 mg (raggiunto gradualmente nell’arco di una settimana)
Tre settimane fa si è tornati al dosaggio di 20 mg.

Due settimane fa è stato sospeso completamente il Cipralex (da 20 mg a 0 in due giorni) e ho cominciato l’assunzione di Efexor, prima 75 mg (due giorni), poi 150 mg.
Dopo soli 3 giorni si è deciso di passare a Cymbalta 60 mg.


Da quattro giorni lo psichiatra ha deciso di sospendere tutti i tentativi per una fortissima nausea e vomito, quindi non assumo più nulla.
Ora mi ritrovo con un umore bassissimo (come non lo era da più di un anno) e un malessere fisico molto forte simile all’influenza (nausea, vomito, mal di testa, capogiri).


Volevo sapere se il mio stato può essere dovuto a questi cambi di farmaco troppo repentini (e al passaggio di classe) oppure, a monte, ad una sospensione del Cipralex che assumevo ormai da un anno e a cui ero abituata.

Il Cipralex, che per più di un anno mi ha aiutata enormemente, era stato sospeso perché ritenuto dal medico non pienamente efficace nel contrastare la mia depressione (con tendenza alla letargia), ma ora come ora sto decisamente peggio di prima.


Ripristinare il Cipralex sarebbe sensato?
Mi aiuterebbe a tornare ad una situazione di benessere?


Domani discuterò con il mio specialista il da farsi, ma volevo avere un parere in più.

Grazie!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Cambi di terapia in pochi giorni non sono mai giustificabili.

L'aumento a 40 mg è da considerarsi off-label ed anche il ripristino al dosaggio inferiore in tempi brevi non ha molto senso.

Prima di tutto andrebbe chiarito quale sarebbe l'obiettivo di queste variazioni che sembrano molto fatte a caso.

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