Uomo,27. ultimamente sto facendo un po' più in fretta del solito, e non mi trovo bene con me stesso
Ciao come da titolo... ho avuto un po' di "ragazze" ma ogni volto mi abituo ossia trovo una specie di routine con una di esse in questo caso la mia ragazza attuale, se non c'è un cambiamento nel rapporto, faccio più in fretta nel venire e non capisco come mai... con lei ho avuto anche rapporti abbastanza lunghi, ma ultimamente e come se non mi riconoscessi e l'eccitazione o chissà cos'altro mi porto a fare in fretta...
Qualche consiglio per non sentirmi a disagio?
Non mi sento di essere inserito in una eiaculazione precoce però vorrei capire come non pensarlo quando accade dopo quei solo 10 minuti di penetrazione
Qualche consiglio per non sentirmi a disagio?
Non mi sento di essere inserito in una eiaculazione precoce però vorrei capire come non pensarlo quando accade dopo quei solo 10 minuti di penetrazione
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Dr.ssa Paola Scalco
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
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Gentile Utente,
consigli spiccioli per affrontare la cosa in modo efficace non esistono, perché andrebbero approfondite varie questioni, ampliando la prospettiva dal semplice atto agli aspetti emotivi e relazionali.
Tanto più che Lei nota una ricorrenza in tale manifestazione, indipendentemente da chi sia la partner della specifica fase di vita.
Nella sua città non mancano i colleghi formati in sessuologia clinica ai quali rivolgersi (https://fissonline.it/albo/albonew.php?searchMapId=Piemonte): potrebbero non essere per forza necessarie troppe sedute per tornare a vivere la sessualità con tempi più distesi.
Allego un paio di letture per ulteriori eventuali spunti di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Cordialità.
consigli spiccioli per affrontare la cosa in modo efficace non esistono, perché andrebbero approfondite varie questioni, ampliando la prospettiva dal semplice atto agli aspetti emotivi e relazionali.
Tanto più che Lei nota una ricorrenza in tale manifestazione, indipendentemente da chi sia la partner della specifica fase di vita.
Nella sua città non mancano i colleghi formati in sessuologia clinica ai quali rivolgersi (https://fissonline.it/albo/albonew.php?searchMapId=Piemonte): potrebbero non essere per forza necessarie troppe sedute per tornare a vivere la sessualità con tempi più distesi.
Allego un paio di letture per ulteriori eventuali spunti di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 443 visite dal 09/11/2023.
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