Consulto in Psicologia

Salve, sono un ragazzo di 30 anni e ho rotto una relazione da circa 4 mesi dopo 8 anni.
Le cose non andavano bene gia da un po a causa mia.
Adoravo la mia ex e la nostra relazione ma purtroppo c'era qualcosa che non andava.
Ero molto cambiato e penso che l'amore fosse finito.
Sono sempre stato un po passivo nelle scelte e infatti ho fatto il grave errore di non parlarne con lei gia fempo fa, penso per inesperienza o comunque mancanza di coraggio.
Alla fine lei avendo capito tutto mi ha messo alle strette e abbiamo messo fine alla storia.
Il punto è che io nonostante siano 4 mesi che non ci vediamo, sentiamo e informiamo l'uno dell'altro io comunque non riesco ad andare avanti, so che era la cosa giusta da fare ma tuttavia comunque non riesco a vivere la mia vita normalmente.
Continuo a pensarci costantemente e vivo di ansie (tipo incontrarla, o venire a conoscenza di una sua nuova relazione).
Non riesco a capire come superare questa cosa, mi sento come catapultato in un altro mondo e non riesco ad uscire da questo loop, nonostante io sia convinto che tutto ciò che è successo è stato giusto cosi.
Questa cosa mi limita tantissimo anche nei miei obbiettivi e nelle mie relazioni sociali.
Mi sento in conflitto con me stesso, faccio la cosa giusta e penso cose che a mio avviso non hanno un senso logico.
gradirei un punto di vista da parte vostro.
Grazie in anticipo
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
una relazione che ha accompagnato tutta la giovinezza è legata indelebilmente a tanti ricordi, sentimenti, esperienze, perciò è motivo di rimpianto anche quando è stata dolorosa.
Nel suo caso non sembra nemmeno che sia stata così. "Adoravo la mia ex e la nostra relazione ma purtroppo c'era qualcosa che non andava" lei scrive, e prosegue: "Ero molto cambiato e penso che l'amore fosse finito".
L'amore non finisce, caro utente, non evapora e non si disperde come un profumo. Può venir coltivato o venire ucciso, dall'egoismo, dall'incompatibilità tra i due, da comportamenti che feriscono e logorano, anche solo dall'inesperienza e dalla leggerezza. A volte la relazione si protrae come un guscio vuoto, ma quello che c'era dentro è stato sprecato, disperso, dedicato ad altri partner o ad altri interessi.
Lei non ci dice se il vostro addio era davvero irrimediabile e se avete tentato tutte le possibili mediazioni, o se avete agito invece in ottica consumistica: butto quello che ho e mi procuro la stessa cosa, nuova e migliore, per poi accorgervi che quello che era vostro non si ritrova così facilmente, e ogni nuova storia risulta estranea, mentre verso il partner abbandonato si sviluppa un disperante, frustrato sentimento di possesso.
Presumibilmente è questo che lei adesso avverte, quando scrive: "Continuo a pensarci costantemente e vivo di ansie (tipo incontrarla, o venire a conoscenza di una sua nuova relazione)".
Si ha anche l'impressione, leggendo la sua email, che lei voglia convincersi a forza che non c'era altro da fare. Ammette di aver sbagliato molte cose: e se il peggior errore fosse quello di aver troncato tutto senza appello?
Consultare un* psicolog* esperto di relazioni potrebbe esserle utile.
Io le faccio molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com

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