Ho bisogno di aiuto, credo che la mia vita mi stia sfuggendo di mano

Sono un ragazzo di 27 anni medico specializzando al II anno di anestesia e rianimazione.

Laureato con il massimo dei voti nel minor tempo possibile dopo 14 mesi di specializzazione ho deciso di affrontare davvero il lavoro in ospedale con il decreto Calabria da 3 mesi.

MAI FATTO ERRORE PIÙ GRANDE Credo che sto per rovinarmi la vita e non so come uscirne.

All'inizio mi trovavo bene mi riuscivano tutte le procedure ecc... Poi ho avuto brutta esperienza con una bambina che fortunatamente non é morta grazie all'aiuto di un collega anziano.
Da allora tutto é cambiato e vivo male.

Ho LETTERALMENTE PAURA DI TUTTO, temo le manovre, sono timido e se non mi riesce lascio stare subito (meglio non fare che fare danni), mi ritrovo su chiamate in emergenza dove vado impaurito, sui trasporti rischio ecc...
Ripenso ai pz e alle consulenze anche alle 1.18 di notte e sto davvero impazzendo perché mi chiedo: "Chi alla mia età si prende queste responsabilità?
"... Quale specializzando nella mia disciplina nel mio anno lavora Già FIRMANDO LE CARTELLE E ASSUMENDOSI RESPONSABILITÀ alla mia età?

Fin ora tutto ciò mi inorgogliva, ora invece mi sento di essere solo un pazzo che si sta uccidendo con le sue mani.


Ne ho parlato con mio padre (mio unico punto di riferimento nella vita anche lui medico ma non anestesista) ma lui non mi capsice minimamente anzi mi offende dandomi del fllito e dell'incapace oltre che del lametoso distruggendo la mia autostima.


Vi chiedo aiuto, cosa devo fare?
IO STO DAVVERO MALE non vorrei più alzarmi dal letto.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 186
Gentile utente,
quello che le succede è noto in psicologia.
Prima di spiegarle altro, a partire dal fatto che bisogna imparare, in tutti i campi, ad accettare i propri errori, la prego di leggere con attenzione lo scambio che trova a questo link:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1028596-esiste-un-modo-di-ridurre-l-impatto-di-psicologico-di-potenziali-eventi-traumatici.html
Suo padre è certamente benintenzionato, ma ignora i più elementari rudimenti della psicologia che si occupa del burnout.
Buone cose. A presto.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com