Mi sono innamorata a 65 anni
Ho 65 anni devo dire molto ben portati una discreta salute.
sposata da quasi 40 con un uomo meraviglioso un figlio grande che vive per conto suo.
mi sono sposata giovane nn ero molto innamorata di mio marito ma stavo e sto benissimo con lui anche ora.
mai avuto problemi se nn normali discussioni.
L estate scora ho conosciuto un uomo di 8 anni pou giovane molto dolce e sensibile.
e' scattato qualcosa almeno per me perche nn capisco invece lui.
certamente ci sono stati svariati segnali di dolcezza e premure reciproci.
messaggiamo tutti I giorni con affetto.
io provo un grande sentimento per lui nn sono mai stata superficial e non ho mai tradito mio marito.
lui e' separato ma non conosco i dettagli della sua storia personale perche non me li ha mai rivelati.
Ha iniziato lui a cercatmi per condividere interessi comuni (la musica) e io nn provavo nulla finche nn e scattato.
appunto qlc.
e molto difficile per me perche ci penso tutti I giorni ma nai e poi mai lascerei mio marito.
che cosa dovrei fare?
Provo anche vergogna di me stessa ma quando mi trovo con questo uomo mi sento in paradiso.
se qlc vorra dirmi qlc al riguardo ringrazio anticipatanente
come più volte abbiamo segnalato, l'innamoramento, con la sua carica di ossitocina, può scattare sempre, in particolare quando siamo lievemente depressi e avvertiamo una sorta di spleen. La dolce malinconia si trasforma in dolcezza, la dolcezza in amore.
Nulla di strano in quello che le accade. Coltivare un sogno, accarezzarlo senza compromettere né sé né l'altro può essere piacevole, tanto più che non c'è cosa più galeotta della musica per destare questi sentimenti.
Senonché oggi c'è una tendenza a tradurre tutte le relazioni in relazioni sessuali, a rendere concreto l'impalpabile, spesso provocando dolore e delusione. Scomparse tutte le forme intermedie di relazione, abolita l'amicizia e quella che si chiamava "amicizia amorosa", un delicato unisono di sentimenti che poteva durare un'intera vita e in nessun caso si trasformava in adulterio, perfino l'amicizia tra due giovani liberi, che però non hanno interesse a costruire un legame, assume l'andamento grottesco della "trombamicizia", di cui leggerà gli aspetti ambigui e spesso squallidi su queste pagine.
Non è quindi il suo delicato sentimento che deve sorprenderla o preoccuparla, ma curi l'andamento che con la ragione vorrà imprimere ad esso.
Se troverà difficile non cercare conferme nell'altro -ma potrebbe imboccare con questo una strada pericolosa- si rivolga serenamente ad uno specialista delle relazioni.
Avrà così la possibilità di coltivare il calore del sogno, senza bruciare nessuno.
Buone cose. Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza
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Ascolti, lei che ama la musica, la romanza "Ideale" di Tosti.
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Auguri per le feste e per tutto.
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a volte il trasporto che sentiamo per qualcuno ci fa perdere la giusta misura della reale confidenza con lui - o lei.
Se rilegge il suo scritto noterà che la sua richiesta di suonare insieme avrebbe dovuto fermarsi alla seconda battuta, ossia a quando lei ha chiesto "se c erano problemi nel caso andava brne cosi.mi solo risposto che e molto stanco".
Stanchezza comprensibile, sotto le feste e forse dovendo gestire quegli impegni di famiglia, auguri e regali da scambiare coi figli, spesso stressanti per un separato.
A questo punto lei poteva non replicare, oppure poteva usare una formula come: "Non ti preoccupare, chiamami tu quando vuoi".
Lei invece va oltre il rapporto amichevole tra voi e insiste: "ho riscritto che lo pregavo di essere sincero che avrei accettato un rifiuto".
Evidentemente era già allarmata del fatto che da un po' lui le sembrava distaccato. Ma tra voi c'è della simpatia, a quel che ha scritto fin qui, non una relazione d'amore; nessun impegno che autorizzi l'uno o l'altro ad andare oltre le formule dell'amichevole cordialità. Perché dunque temere un rifiuto da parte di lui, e inchiodarlo con eccessive richieste?
Parrebbe che fin qui lui non abbia mostrato il desiderio di aprirsi sulla propria sfera privata; può quindi avere problemi personali o familiari che non desidera comunicare, oppure potrebbe avvertite in lei una richiesta che non sa se vuole accogliere.
In ogni caso vale sempre l'aurea formula di non forzare chi sembra ritrarsi, a maggior ragione perché la parte tradizionalmente attiva in un eventuale corteggiamento è l'uomo, non la donna. Se lui si tira indietro, lei non deve cadere avanti, signora; e questo anche solo per strategia di conquista.
Se ho capito bene il punto a cui si trova il vostro rapporto, lei può solo osservare le reazioni di lui senza esporsi.
Per questo mi sembra inadeguata alla situazione l'ipotesi: "mi pare rifiuti un confronto". Su cosa dovreste confrontarvi? Una sua pressione a chiarire sul piano verbale potrebbe avere l'effetto di indurlo ad allontanarsi.
Buone feste.
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spero che lei abbia trascorso delle serene festività. Spero anche che rileggendo i suoi ultimi messaggi abbia compreso che non più di innamoramento si trattava, ma di una "paura dell'abbandono", che si associa a comportamenti non solo impulsivi, ma profondamente disfunzionali.
L'uomo che le interessa non può trasformarsi in un mostro perché non ha avuto i gesti di vicinanza che lei gli chiedeva, e se rifletterà a mente serena sarebbero stati forse anche compromettenti, per tutti e due.
Per saperne di più sulla "paura dell'abbandono" che ho citato, spero per lei solo episodica e transitoria, consideri i due link che allego e le situazioni che delineano: non il corteggiamento amoroso, ma la persecuzione forsennata, con l'esito di far fuggire chi ne è oggetto.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/920431-e-vero-che-ognuno-ama-a-modo-suo-o-ci-sono-leggi-e-segnali.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/1081973-chi-lascia-puo-davvero-tornare-me-lo-meritavo.html
Provi a ricordare il suo sentimento con dolcezza e a non colpevolizzare nessuno. Affettuosi auguri.
Prof.ssa Anna Potenza
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inutile raccomandarle la prudenza, perché lei già capisce che se da un romantico flirt dovesse passare ad una relazione adulterina, i sensi di colpa danneggerebbero fin dalle prime fasi la "conquista" sul piano fisico.
Può inoltre riflettere anche al dopo: bugie e finzioni dov'erano trasparenza e lealtà; illusioni estreme sulle intenzioni dell'amante, il quale quasi mai ritiene di dover diventare un marito, e anche in quest'ultima, rara eventualità, forse come marito sarebbe meno apprezzabile dell'uomo che lei ha vicino da decenni.
In base a certi tratti del suo temperamento, emersi dai suoi scritti, inoltre, può sembrare che il suo desiderio di rendere concreta la relazione nasca dalla sua "paura dell'abbandono": il suo bisogno di essere amata cerca conferme spasmodiche, vuole arrivare in fondo e nemmeno a quel punto troverebbe pace, con l'effetto di allontanare l'altro; inutile segnalarle il dolore che infliggerebbe a suo marito e anche a sé stessa.
Il suo attuale stato emotivo potrebbe invece diventare una buona occasione per guardarsi dentro e curare gli elementi irrisolti. Questo le permetterebbe di godersi l'apprezzamento di quest'uomo e di sentirsene appagata.
Ho una grande curiosità di sapere quali strumenti e che tipo di musica suonate (sono stata io stessa musicista) ma le sconsiglio di scriverlo qui, perché questo la renderebbe riconoscibile.
La abbraccio e le auguro un felice e saggio 2025.
Prof.ssa Anna Potenza
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