è giusto confessare con la famiglia di mezzo?
Cari, ho 36.
Sto con la mia compagna da 6 anni e abbiamo due figli piccoli.
Premetto che ho sempre avuto una vita sentimentale tormentata.
Nel senso che, anche nella precedente relazione, mi capitava di avere scappatelle extraconiugali.
Ho sempre avuto la tendenza all’infedeltà dettata da due principali ragioni.
La prima è il brivido sessuale la seconda, ancor più rilevante, è quella del bisogno di sentirsi in gioco di sentirsi ancora di saper sedurre, di poter flirtare.
Sono sentimenti che ho sempre fatto fatica a domare.
Nei 6 anni con la mia compagna, a parte quello che sto per raccontarvi, non ho mai fatto macelli e sono immensamente innamorato di lei.
Purtroppo un anno e mezzo fa, in un periodo difficilissimo, con un bambino di un anno e litigi quotidiani a causa dello stress della genitorialità e del fatto che abbiamo una situazione abitativa molto precaria, (viviamo nella mansarda di casa dei miei genitori, che sicuramente aiutano molto con i bimbi, ma abbiamo poca privacy e la mia compagna soffre moltissimo questa cosa) ho avuto una sorta di affair.
Una mia collega ci ha provato con me per settimane, mesi.
Per moltissimo tempo ho respinto ogni attacco e poi una sera, in preda alle frustrazioni di coppia e ai bollori del testosterone, ho ceduto lucidamente.
Purtroppo sapevo cosa stavo facendo.
La cosa, per mia volontà, è finita lì.
Avrei tranquillamente potuto continuare, ma non ho voluto.
Nei primi giorni sono stato malissimo per quello che avevo fatto.
Poi mi sono creato la seguente narrazione per andare avanti: ok, io ho questa natura.
Devo accettarla.
Sono stato in grado di fermare la cosa lì, nonostante la mia natura.
Ora devo ingoiare il rospo e andare avanti per la mia famiglia.
E così è andato tutto normalmente per molti mesi.
I sensi di colpa si sono affievoliti e sono riuscito a convivere abbastanza bene con queste mie azioni di cui ki vergogno però moltissimo.
Un mese fa succede una cosa.
Io e la mia compagna andiamo a cena.
Iniziamo a parlare di una coppia di amici con 3 figli che ha appena divorziato dopo che lui ha scoperto che lei aveva una vita parallela.
Iniziamo a commentare l’accaduto e io sostengo che tra una scappatella e una vita parallela esiste una differenza enorme in termini di gravità.
Al contrario, la mia compagna, inflessibile, diceva che per lei una semplice scappatella è comunque di inaudita gravità.
Da quel giorno non dormo più.
Mi si è risvegliato un apocalittico senza di colpa che non riesco a gestire.
Vorrei confessare ma non lo faccio per la paura atavica di perdere lei, che amo moltissimo, e i miei figli, che sono tutta la mia vita.
La cosa è aggravata dal fatto che lei è straniera e ho il terrore che possa portare i bambini con lei.
Sto malissimo.
Non so cosa è improvvisamente riaffiorato ma non riesco più a guardarla negli occhi dalla vergogna.
Come detto, d’istinto vorrei confessare ma so che segnerebbe la fine della mia vita
Aiuto.
Sto con la mia compagna da 6 anni e abbiamo due figli piccoli.
Premetto che ho sempre avuto una vita sentimentale tormentata.
Nel senso che, anche nella precedente relazione, mi capitava di avere scappatelle extraconiugali.
Ho sempre avuto la tendenza all’infedeltà dettata da due principali ragioni.
La prima è il brivido sessuale la seconda, ancor più rilevante, è quella del bisogno di sentirsi in gioco di sentirsi ancora di saper sedurre, di poter flirtare.
Sono sentimenti che ho sempre fatto fatica a domare.
Nei 6 anni con la mia compagna, a parte quello che sto per raccontarvi, non ho mai fatto macelli e sono immensamente innamorato di lei.
Purtroppo un anno e mezzo fa, in un periodo difficilissimo, con un bambino di un anno e litigi quotidiani a causa dello stress della genitorialità e del fatto che abbiamo una situazione abitativa molto precaria, (viviamo nella mansarda di casa dei miei genitori, che sicuramente aiutano molto con i bimbi, ma abbiamo poca privacy e la mia compagna soffre moltissimo questa cosa) ho avuto una sorta di affair.
Una mia collega ci ha provato con me per settimane, mesi.
Per moltissimo tempo ho respinto ogni attacco e poi una sera, in preda alle frustrazioni di coppia e ai bollori del testosterone, ho ceduto lucidamente.
Purtroppo sapevo cosa stavo facendo.
La cosa, per mia volontà, è finita lì.
Avrei tranquillamente potuto continuare, ma non ho voluto.
Nei primi giorni sono stato malissimo per quello che avevo fatto.
Poi mi sono creato la seguente narrazione per andare avanti: ok, io ho questa natura.
Devo accettarla.
Sono stato in grado di fermare la cosa lì, nonostante la mia natura.
Ora devo ingoiare il rospo e andare avanti per la mia famiglia.
E così è andato tutto normalmente per molti mesi.
I sensi di colpa si sono affievoliti e sono riuscito a convivere abbastanza bene con queste mie azioni di cui ki vergogno però moltissimo.
Un mese fa succede una cosa.
Io e la mia compagna andiamo a cena.
Iniziamo a parlare di una coppia di amici con 3 figli che ha appena divorziato dopo che lui ha scoperto che lei aveva una vita parallela.
Iniziamo a commentare l’accaduto e io sostengo che tra una scappatella e una vita parallela esiste una differenza enorme in termini di gravità.
Al contrario, la mia compagna, inflessibile, diceva che per lei una semplice scappatella è comunque di inaudita gravità.
Da quel giorno non dormo più.
Mi si è risvegliato un apocalittico senza di colpa che non riesco a gestire.
Vorrei confessare ma non lo faccio per la paura atavica di perdere lei, che amo moltissimo, e i miei figli, che sono tutta la mia vita.
La cosa è aggravata dal fatto che lei è straniera e ho il terrore che possa portare i bambini con lei.
Sto malissimo.
Non so cosa è improvvisamente riaffiorato ma non riesco più a guardarla negli occhi dalla vergogna.
Come detto, d’istinto vorrei confessare ma so che segnerebbe la fine della mia vita
Aiuto.
Gentile utente,
più che "confessare il passato"
sarebbe opportuno cambiare il futuro;
imparare cioè a domare la Sua "tendenza all’infedeltà dettata da due principali ragioni.
- La prima è il brivido sessuale
- la seconda, ancor più rilevante, è quella del bisogno di sentirsi in gioco".,
per dirla con parole Sue.
Se non ci mette mano, l'accettazione passiva di una caratteristica personale "ok, io ho questa natura. Devo accettarla" potrebbe portare
- a quei disastri che Lei prefigura per il futuro
- e ai sensi di colpa e vergogna di cui soffre già ora.
Attraverso un percorso psicologico con un* Psicoterapeuta potrà approfondire le due caratteristiche di cui ci ha parlato, e che potrebbero riassumersi nella verifica delle proprie capacità seduttive:
".. saper sedurre, poter flirtare".
Ma soprattutto potrà capire se esse sono dettate da insicurezza o altro, e metterci seriamente mano sul piano dei comportamenti.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
più che "confessare il passato"
sarebbe opportuno cambiare il futuro;
imparare cioè a domare la Sua "tendenza all’infedeltà dettata da due principali ragioni.
- La prima è il brivido sessuale
- la seconda, ancor più rilevante, è quella del bisogno di sentirsi in gioco".,
per dirla con parole Sue.
Se non ci mette mano, l'accettazione passiva di una caratteristica personale "ok, io ho questa natura. Devo accettarla" potrebbe portare
- a quei disastri che Lei prefigura per il futuro
- e ai sensi di colpa e vergogna di cui soffre già ora.
Attraverso un percorso psicologico con un* Psicoterapeuta potrà approfondire le due caratteristiche di cui ci ha parlato, e che potrebbero riassumersi nella verifica delle proprie capacità seduttive:
".. saper sedurre, poter flirtare".
Ma soprattutto potrà capire se esse sono dettate da insicurezza o altro, e metterci seriamente mano sul piano dei comportamenti.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Utente
Grazie mille per la celere risposta Dottoressa.
Sicuramente andrò da una psicologa. Ho molta paura che, nel contempo, a causa dei sensi di colpa che devastano le mie giornate, potrei fare questa confessione che avrebbe effetti devastanti.
So che, soprattutto per i miei figli, non sarebbe giusto. Ma ho paura del mio istinto, perchè quando guardo la mia compagna sto malissimo.
Sicuramente andrò da una psicologa. Ho molta paura che, nel contempo, a causa dei sensi di colpa che devastano le mie giornate, potrei fare questa confessione che avrebbe effetti devastanti.
So che, soprattutto per i miei figli, non sarebbe giusto. Ma ho paura del mio istinto, perchè quando guardo la mia compagna sto malissimo.
Gentile utente,
sembrerebbe che Lei possa soffrire di uno "scarso controllo degli impulsi":
- sessuali
- a confessare.
Al più presto Le occorrebbe lavorare su questo; ma, come dicevo sopra, con un* Psicolog* che sia anche Psicoterapeuta, ossia abilitat* a curare. E' un dato essenziale.
Questo dato lo trova sull'Albo Nazionale Psicologi.
Non lasci passare altro tempo. Il malessere potrebbe portarLa a fare errori.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
sembrerebbe che Lei possa soffrire di uno "scarso controllo degli impulsi":
- sessuali
- a confessare.
Al più presto Le occorrebbe lavorare su questo; ma, come dicevo sopra, con un* Psicolog* che sia anche Psicoterapeuta, ossia abilitat* a curare. E' un dato essenziale.
Questo dato lo trova sull'Albo Nazionale Psicologi.
Non lasci passare altro tempo. Il malessere potrebbe portarLa a fare errori.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 710 visite dal 11/03/2025.
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