Che senso dare alla mia esistenza?
Salve, ho 46 anni e sono afetto da disturbo bipolare, la causa della mia rovina professionale ed affettiva sono soltanto io, nelle ultime settimane si affaccia sempre di più in me questo senso di vuoto e di disprezzo verso me stesso, dormo tantissimo, mangio male e sono sempre triste e stanco, sono in terapia con depakin chrono da 500 2 volte al giorno e abilify da 15 sempre 2 volte al giorno, prendo anche zoloft da 50 2 volte al giorno, mi sento vuoto, annoiato, triste e stanco, è come se non riuscissi più a ragionare in maniera logica e razionale, anzi ho proprio la sensazione che il mio cervello, o meglio la mia mente sia vuota, porto con me un grande senso di colpa, molti anni fa io e una ragazza ci amavamo, anche se eravamo giovani e immaturi, lei rimase incinta e io non me la sentì di farmi carico del bambino, cosi decidemmo per l'interruzione di gravidanza, quello è stato l'inizio della fine, poi la morte di mio padre, poi lei mi tradì e mi lasciò, cmq, questo è passato, si fà per dire, in realtà oggi mi trovo single e disoccupato a quasi 50 anni e senza più speranze per il futuro, se non avessi fatto scelte irresponsabili e immature, ora non sarei qui a scrivere.
Buonanotte e grazie per l'attenzione.
Buonanotte e grazie per l'attenzione.
Gentile paziente,
Il disturbo bipolare si caratterizza per l'instabilità dell'umore, come Lei avrà sperimentato e sta sperimentando, è comunque necessario l’intervento specialistico, di psicoterapia insieme alla terapia farmacologica.
L'intervento è finalizzato a trovare un equilibrio flessibile all’interno delle oscillazioni, lavorando in una prospettiva multisistemica, che comprenda quindi la persona nella relazione con sè stessa, ma anche con le relazioni in cui è immersa.
Saluti,
dr. Germi
Il disturbo bipolare si caratterizza per l'instabilità dell'umore, come Lei avrà sperimentato e sta sperimentando, è comunque necessario l’intervento specialistico, di psicoterapia insieme alla terapia farmacologica.
L'intervento è finalizzato a trovare un equilibrio flessibile all’interno delle oscillazioni, lavorando in una prospettiva multisistemica, che comprenda quindi la persona nella relazione con sè stessa, ma anche con le relazioni in cui è immersa.
Saluti,
dr. Germi
Dr.ssa Sabrina Germi
Psicologo Clinico e Forense
Psicoterapeuta Breve Strategico
Pedagogista dello sviluppo e Mediatore Familiare
Gentile utente,
Leggo che soffre di un disturbo bipolare di tipo 1 in trattamento farmacologico.
E' tuttavia fodnamentale che il trattamento sia seguito nel tempo dallo specialista psichiatra soprattutto perchè ci possono essere "ricadute" come lei stesso sta sperimentando.
E' fondamentale dunque valutare costantemente se la terapia assunta sia ancora adeguata all'attuale trattamento farmacologico.
Nel suo caso penso sia anche molto importante effettuare una psicoterapia che possa aiutarla a comprendere di più se stesso, e fornirle degli strumenti per stare meglio nel lungo periodo.
Un caro saluto
Leggo che soffre di un disturbo bipolare di tipo 1 in trattamento farmacologico.
E' tuttavia fodnamentale che il trattamento sia seguito nel tempo dallo specialista psichiatra soprattutto perchè ci possono essere "ricadute" come lei stesso sta sperimentando.
E' fondamentale dunque valutare costantemente se la terapia assunta sia ancora adeguata all'attuale trattamento farmacologico.
Nel suo caso penso sia anche molto importante effettuare una psicoterapia che possa aiutarla a comprendere di più se stesso, e fornirle degli strumenti per stare meglio nel lungo periodo.
Un caro saluto
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 793 visite dal 23/03/2025.
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