Come aiutare un amico dipendente dalla pornografia

Gentilissimi,

sono a scrivervi perché mi trovo di fronte ad un problema che non riesco a gestire.

Il mio migliore amico, di cui sono sempre stata innamorata, temo abbia un problema di abuso/dipendenza da pornografia online.

48 anni, proveniente da una famiglia agiata, soddisfacente posizione lavorativa...è affetto da un handicap fisico ed ha alle spalle un paio di storie sentimentali finite male (l'ultima compagna dopo una lunga convivenza è scappata di casa senza dare nessuna notizia).

Un paio di mesi fa l'ho ospitato a casa mia per una breve vacanza di una settimana; le cose sembravano procedere serenamente e lui appariva davvero contento e rilassato.

Nonostante ciò, un pomeriggio inavvertitamente l'ho scoperto a fare una telefonata erotica a pagamento mentre era qui da me.
Mi ha spiegato che utilizza il sesso online per aumentare la sua autostima e perché si sente solo... (questo lo aggiungo io, nonostante la mia presenza costante ed il supporto amicale che sempre gli ho assicurato).
Mi ha confessato di aver speso 7000 euro su Onlyfans in pochi mesi.

Mi sono sentita svilita ed umiliata, oltre ad essere preoccupata perché nonostante ci fossi io in casa ha comunque sentito il bisogno di rivolgersi altrove per colmare la sua solitudine...anche solo per parlare con qualcuno, almeno così mi ha riferito lui.

Segnalo che il padre a sua volta ha grossi problemi di dipendenza dalla pornografia e da acquisti compulsivi.

Io ormai con il mio migliore amico non mi sento più a mio agio e non so come gestire la situazione: pur volendogli un gran bene ho sentito il bisogno di allontanarmi perché temo che a lungo andare questa sua condizione possa causarmi ulteriore disagio e sofferenza.

Non credo lui voglia intraprendere un percorso di psicoterapia perché a suo dire la cosa è ancora gestibile e non vede grossi problemi.

Non so più cosa fare, mi sento impotente e molto stanca... evidentemente il mio supporto non è stato abbastanza.


Ringrazio per l'attenzione e rimango in attesa di un vostro consiglio.
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

"..mi sento impotente e molto stanca... evidentemente il mio supporto non è stato abbastanza."

No, evidentemente non è stato abbastanza.
D'altra parte ben si sa che in *ogni* forma di dipendenza non è suffciente il supporto amicale, altrimenti la gran parte dei tossicdipendenti non sarebbe più tale, gli alcoldipendenti sarebbero salvi, ecc.

Le dipendenze comportamentali sono anche chiamate 'dipendenze senza sostanza'.
Tale è la dipendenza da porno, da acquisti compulsivi, e altre. E vanno considerate alla stregua dalle dipendenze da sostanze, con le stesse difficoltà a smettere; arrivando a mettere in crisi il lavoro e le amicizie, come nel vostro caso. Al proposito le suggerisco di leggere https://www.medicitalia.it/news/psicologia/7732-il-sesso-compulsivo-e-un-disordine-mentale-o-m-s.html .

Tutto quanto detto finora non riguarda in concreto il Suo amico: non lo conosciamo, non è stato lui a scriverci. Riguarda dunque i comportamenti a cui lei ha accennato.

Ci occupiamo ora di Lei che ci scrive.
Due i problemi.
Il primo riguarda il fatto che Lei ne è innamorata; e non ricambiata evidentemente, stando il termine che lei usa: "amico". Innamorata "da sempre". Chissà se tale sentimento le ha impedito di rivolgere lo sguardo altrove ...
Il secondo problema è inerente ad un atteggiamento (forse anche suo?) peculiarmente femminile, che si può condensare nella frase: "Io ti salverò". Ma evidentemente non è così: amore e dedizione non bastano. Nelle dipendenze e in molti altri casi occorrono veri e propri Specialisti/e e un duro lavoro da parte di chi ne soffre.

Ci dice che ha preso le distanze.
Ciò potrebbe aiutare lei a prendere le distanze anche dai due problemi segnalati sopra, riappropriandosi della sua vita e dei suoi sentimenti.

Un abbraccio.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Gentilissima dottoressa,

la ringrazio per il celere riscontro.
Concordo con quanto scrive nel senso che amicizia, affetto profondo e nel mio caso anche amore non bastano a chi ha una dipendenza per uscirne.

Mi sono allontanata per dedicarmi a me stessa perché tutta questa brutta storia oggettivamente non mi fa stare bene (lui minimizza...da quando ho scoperto il suo problema mi tratta pure con sufficienza) e sto avendo somatizzazioni anche a livello fisico.
Sicuramente ho un po' lo spirito da crocerossina ma in determinati frangenti non si può supportare chi non riconosce nemmeno il problema.

La saluto caramente.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
In molti casi l'aiuto consiste nell' .. aiutare a rendersi conto che un problema C'E'.
Non è strano che Lei venga trattata "con sufficienza", come se fosse una moralista o bigotta. E' un modo per negare ancora una volta il problema.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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