Sos sereupin
Salve sono una ragazza di 34 anni, ho avuto problemi di attacchi di panico e ansia sin da 16 anni.
All’epoca il neurologo mi diede parecchio xanax e vari antidepressivi come cura, non ebbi risultati sperati anzi, dovetti lasciare la scuola e iniziai per anni il periodo che io chiamo coma perché dormivo h24.
Il secondo neurologo mi curo con vari farci perché subentrò l’attaccamento ossessivo a mia madre e alla mia famiglia.
Ad oggi ho tolto il depachin chrono 500 e sto scalando il sereupin passando da 25 mg a 10 mg (ho iniziato a luglio) in questi anni ho fatto sempre psicoterapia cambiando vari psicologi e con quest’ultima sono 5 anni di sedute.
In questo periodo della mia vita, sarà anche lo scalaggio del farmaco ma mi sento molto giù e che non ho tolto del tutto il rapporto ossessivo che ho con la mia famiglia.
Ho avuto brevi frequentazioni ma non ho mai dopo l’ansia dormito fuori con amici o studiato fuori paese scusate questo mio flusso di pensieri la mia domanda è sto scalando bene?
Secondo il neurologo si ma io non mi vedo bene e seconda domanda dovrei cambiare psicologa?
Grazie mille e vi leggo sempre
All’epoca il neurologo mi diede parecchio xanax e vari antidepressivi come cura, non ebbi risultati sperati anzi, dovetti lasciare la scuola e iniziai per anni il periodo che io chiamo coma perché dormivo h24.
Il secondo neurologo mi curo con vari farci perché subentrò l’attaccamento ossessivo a mia madre e alla mia famiglia.
Ad oggi ho tolto il depachin chrono 500 e sto scalando il sereupin passando da 25 mg a 10 mg (ho iniziato a luglio) in questi anni ho fatto sempre psicoterapia cambiando vari psicologi e con quest’ultima sono 5 anni di sedute.
In questo periodo della mia vita, sarà anche lo scalaggio del farmaco ma mi sento molto giù e che non ho tolto del tutto il rapporto ossessivo che ho con la mia famiglia.
Ho avuto brevi frequentazioni ma non ho mai dopo l’ansia dormito fuori con amici o studiato fuori paese scusate questo mio flusso di pensieri la mia domanda è sto scalando bene?
Secondo il neurologo si ma io non mi vedo bene e seconda domanda dovrei cambiare psicologa?
Grazie mille e vi leggo sempre
Dr.ssa Carla Maria Brunialti
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
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Gentile utente,
Lei pone soprattutto una problema con i farmaci a quanto sembra; motivo per il quale inoltro la richiesta in psichiatria.
Non risulta chiaro il riferimento ".. seconda domanda dovrei cambiare psicologa?", dato che non ci ha fornito nessun elemento al riguardo.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Lei pone soprattutto una problema con i farmaci a quanto sembra; motivo per il quale inoltro la richiesta in psichiatria.
Non risulta chiaro il riferimento ".. seconda domanda dovrei cambiare psicologa?", dato che non ci ha fornito nessun elemento al riguardo.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze
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Non so, ma ha senso togliere la cura se la situazione non è sotto controllo in partenza ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Utente
Ho iniziato a prendere sereupin più di quattro anni fa e nell’ultimo anno mi dava effetti collaterali prendevo la dose di 20 mg. L anno scorso ha associato il Laroxyl per eccessiva ansia legata alla tesi universitaria. Ero praticamente sedata, ho affrontato questi anni dormendo in più il mio corpo ora rigetta tutto quello che è indotto. L’unico problema è un po’ il mancato sonno. Tornando invece alla sfera sociale ho avuto sempre questo fortissimo attaccamento famigliare(vuoi ansia, vuoi amiche che hanno fatto la loro vita e si sono allontanate).. in terapia sono andata per l’ansia e per carità la so gestire, il problema è l’attaccamento direi ossessivo al nido materno cosa che ora mi da problemi.
Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze
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Ascolti, lascerei perdere affermazioni suggestive ma prive di un senso concreto del tipo "il mio corpo rigetta tutto ciò che è indotto". E' una sua posizione mentale se mai, se ci sono degli effetti ci sono e basta, non "per tutto".
Anziché rispondere alla domanda di prima ha cominciato a dare delle interpretazioni libere sue, non capisco però che c'entri con quello che voleva sapere.
La domanda è: le cose non vanno bene, e si toglie la cura. Io ci vedo un controsenso. Il tutto per degli effetti attribuiti alla cura e iniziati dopo anni (anche qui non ci vedo un senso). Scalando il farmaco le cose non migliorano, anzi, e questo invece mi sembra abbia senso date le premesse.
Ma chi sta indicando e seguendo questa sottrazione della terapia senza rimpiazzo ? Lo sta facendo da sola di sua iniziativa ?
Anziché rispondere alla domanda di prima ha cominciato a dare delle interpretazioni libere sue, non capisco però che c'entri con quello che voleva sapere.
La domanda è: le cose non vanno bene, e si toglie la cura. Io ci vedo un controsenso. Il tutto per degli effetti attribuiti alla cura e iniziati dopo anni (anche qui non ci vedo un senso). Scalando il farmaco le cose non migliorano, anzi, e questo invece mi sembra abbia senso date le premesse.
Ma chi sta indicando e seguendo questa sottrazione della terapia senza rimpiazzo ? Lo sta facendo da sola di sua iniziativa ?
Dr.Matteo Pacini
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Utente
Sono seguita due neurologi, non ho mai fatto nulla da sola. La situazione non stava andando bene perché può essere come dice lei suggestivo o no ma il lyrica a me dava tachicardia e tremori e ne prendevo due di gocce per arrivare a una poi a zero. Seeeempre sotto neurologo. Con il sereupin scalato gradualmente( molto gradualmente sono anche spariti effetti collaterali, sensazione di dissociazione ecc cosa che avevo anche con i farmaci. Entrambi i neurologhi hanno deciso quello che ho scritto sopra, di mio non ho MAI FATTO nulla. Si è tolto il senso di sonnolenza indotta, si è tolto il continuo sonno. Ho consultato vari (2) dottori dell’asl. Puo esssre un controsenso ma sul mio corpo altre cose mi danno fastidio. Ho provato il Brintellix e mi ha alzato il sistema nervoso ( premettendo che uso xanax al bisogno). Ciclapist e mi ha dato tachicardia e fastidio allo stomaco.. vado dalla psicologa con consetudine
Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze
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Si, Lei fornisce specifiche che vanno dietro ad un'idea che è la stessa e che continuo a non capire. Lo scalaggio è stato lento, ma non è questo su cui ragionavo, ma sul perché si tolga una cura senza pensarne una diversa se alla base c'è un disturbo non risolto o in fase di peggioramento.
Non è un controsenso che Lei affermi che le danno fastidio tutta una serie di cose, è un tipo di sintomo o anche di effetto oggettivo con una serie di medicinali, ma non c'entra col dire che "il suo corpo rifiuta etc", questo è un pensiero magico fantastico che non riguarda la biologia.
Le persone con disturbi come il suo hanno spesso sintomi dopo aver assunto il placebo, quindi non vi è da stupirsi se li hanno con qualsiasi cosa. Capita anche che poi, ricoverati, non abbiano niente con gli stessi identifici medicinali.
"mi ha alzato il sistema nervoso", si , presumo un modo per dire che l'ha agitata. Il che dipende da come ha trovato il suo sistema nervoso.
Ciclapist non so cosa sia, forse ha sbagliato nome ?
Va dalla psicologa "con consuetudine": cioè che significa rispetto al discorso che stiamo facendo ?
In sostanza, vale quando detto prima.
Non è un controsenso che Lei affermi che le danno fastidio tutta una serie di cose, è un tipo di sintomo o anche di effetto oggettivo con una serie di medicinali, ma non c'entra col dire che "il suo corpo rifiuta etc", questo è un pensiero magico fantastico che non riguarda la biologia.
Le persone con disturbi come il suo hanno spesso sintomi dopo aver assunto il placebo, quindi non vi è da stupirsi se li hanno con qualsiasi cosa. Capita anche che poi, ricoverati, non abbiano niente con gli stessi identifici medicinali.
"mi ha alzato il sistema nervoso", si , presumo un modo per dire che l'ha agitata. Il che dipende da come ha trovato il suo sistema nervoso.
Ciclapist non so cosa sia, forse ha sbagliato nome ?
Va dalla psicologa "con consuetudine": cioè che significa rispetto al discorso che stiamo facendo ?
In sostanza, vale quando detto prima.
Dr.Matteo Pacini
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Utente
La parte inerente allo psicologo è la risposta alla dottoressa che mi ha risposto per prima.
Il farmaco è il Circadin 2 mg : 1 cp un'ora prima di dormire, ma non ho risultati, mentre il secondo neurologo mi ha consigliato di cambiare totalmente molecola e prendere un’altra molecola. Sto bene ho solo problemi di insonnia dove mi aiuto con la melatonina
Il farmaco è il Circadin 2 mg : 1 cp un'ora prima di dormire, ma non ho risultati, mentre il secondo neurologo mi ha consigliato di cambiare totalmente molecola e prendere un’altra molecola. Sto bene ho solo problemi di insonnia dove mi aiuto con la melatonina
Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze
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Quella è solo melatonina per dormire, io mi riferisco ad una cura equivalente a quella che prendeva, con lo stesso obiettivo terapeutico. La paroxetina non è un sonnifero...
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 281 visite dal 30/10/2025.
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