Reazione al lutto: assenza di emozioni, panico e distacco: cause?

Buongiorno, dottori
A fine 2023 mia nonna ha iniziato ad avre dei comportamenti un po' strani e, purtroppo, a inizio 2024, a seguito di un ictus, le viene diagnosticato un tumore inoperabile al cervello.
Insieme ad altri famigliari le sono stata vicina ogni giorno, e ho visto tutto ciò che le è capitato, tutta la sofferenza che l'ha colpita; ho visto tutto il male che il tumore le ha causato e tutto ciò che le ha tolto, giorno dopo giorno.

A inizio di questo anno la mia amata nonna ci ha lasciati.

Nel suo ultimo giorno (domenica), ricoverata in ospedale, sono stata con lei durante tutto il tempo concesso per le visite; tornando a casa quella sera sentivo che sarebbe accaduto qualcosa e sono stata male.
La mattina seguente ho avuto la notizia, nel pomeriggio l'ho rivista e poi tornata a casa sono stata male fino alla notte arrivando anche a implorare mia nonna di tornare da me.

Di quel lunedì pomeriggio ricordo che ero lì con lei, non era più nel suo letto, ma sdraiata in quella cosa (non riesco a dirlo e nemmeno a scriverlo), non riuscivo a credere che proprio lei fosse lì e mi sembrava un incubo.
Ho provato un dolore immenso, fisico e mentale.

Dal martedì non ho sentito più nulla.

Sono stata al funerale e non ho sentito nulla.
Nulla, nulla per settimane.
Negli ultimi mesi, invece, capitano giorni, qua e là, terribili, in cui soffro tremendamente.
Mi sono tormentata per settimane, mi sono sentita un mostro, come è stato possibile non sentire nulla proprio al funerale di una delle persone più importanti della mia vita?
Di una nonna che è stata ed è come fosse mia madre?


In parallello però, ogni mattina avevo attacchi di panico, e non riuscivo a stare in casa, avevo l'urgenza di uscire, muovere il corpo in qualche modo...
inoltre ansia e ipocondria di cui soffro si sono fatte più intense, e non mi hanno dato un attimo di tregua sino a ora...

Inoltre mi capita da allora una cosa che non riesco a capire: se penso a mia nonna, a cose fatte con lei, a lei semplicemente, sento tutto lontanissimo, come fosse accaduto decine di anni fa, come se quasi non fossero cose che mi appartengono.
E se penso alla malattia, all'ultimo anno, a tutto ciò che è accaduto, mi sento molto confusa, quasi affaticata mentalmente.
Sento come se il mio cervello non capisse, come se avessi di fronte una difficilissima operazione matematica e non capissi nemmeno da dove iniziare...

Non capisco cosa mi stia accadendo...

Perché non ho provato nulla?
Perché tutti quegli attacchi di panico?
E perché questa sensazione di vita lontanissima e quasi non mia e la difficoltà a capire cose che so, cose che ho vissuto?

Potreste dare dei nomi e dei motivi a tutto ciò?
Spiegarmi, aiutarmi a capire e fare chiarezza?

Vi ringrazio molto.
Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 115 3
Gentilissima, dispiace per la perdita della nonna, particolarmente dolorosa per lo stato di malattia in cui si trovava. Le reazioni al lutto sono di diversa natura, per qualcuno c'è rabbia, per qualcuno c'è negazione di ciò che è accaduto, per qualcuno c'è uno stato di shock emotivo...
Qui Lei descrive da una parte
- Mancanza di emozioni: es. al funerale, una reazione psicologica in cui ci si sente distaccati dai sentimenti o dalla realtà. Questo può accadere come meccanismo di difesa di fronte a un dolore troppo intenso

e dall'altra

- Attacchi di panico e aumento di ansia: lo stress intenso e il trauma della perdita possono scatenare o esacerbare disturbi d'ansia preesistenti. Gli attacchi di panico non implicano solo sintomi cognitivi, ma anche sintomi corporei, ecco perchè lei sente urgente necessità di muoversi e dover uscire di casa.

Tutte queste reazioni, sebbene possano sembrare sconnesse, sono spesso interconnesse e rappresentano modi in cui la mente cerca di gestire un evento traumatico.
Si consiglia di affrontare il dolore della perdita nominando le proprie emozioni per elaborarle, accettandole tutte senza giudicare se stessa. Potrebbe essere utile considerare un percorso di supporto psicologico affinchè Lei possa elaborare il lutto secondo la sua persona e la sua unicità, e comprendere meglio queste reazioni.

Ci faccia sapere, cordialmente!

Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta, dottoressa.

Anche il sentire lontanissimi nel tempo i ricordi, la vita con mia nonna, quasi come se non fosse stata la mia vita, fa parte delle difese per affrontare il lutto?
Ho letto alcuni consulti riguardo la derealizzazione. Potrebbe essere questo?

Passerà?

Grazie mille per la disponibilità.
Segnala un abuso allo Staff
Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 115 3
La "derealizzazione" è una sensazione di distacco dal mondo esterno, come se si stesse guardando la propria vita dal di fuori, tutto appare più sfocato o lontano. Puo essere una reazione allo stress. Nei limiti del consulto online a distanza, nel suo caso potrebbe essere un meccanismo di difesa che avrebbe la funzione di attutire il dolore travolgente di questa perdita. Sarebbe utile per Lei capire se questa sensazione di "lontananza" la ha vissuta per la prima volta dopo la perdita della nonna o le è già capitato in passato, se ha già sofferto di ansie o attacchi di panico ecc... Non ci sono tempi predefiniti che ci indichino quando passerà. Questi aspetti unici per ciascun individuo sono poi letti e compresi nel supporto individuale con un professionista della salute mentale.

Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie ancora, gentilissima.
Segnala un abuso allo Staff
Attacchi di panico

Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?

Leggi tutto

Consulti simili su attacchi di panico

Altri consulti in psicologia