Mollare l’università all’ultimo anno o continuare?
Buongiorno,
Sono una studentessa-lavoratrice iscritta al terzo anno della facoltà di comunicazione e media e vorrei mollare tutto.
Ho finito tutte le lezioni, adesso mi mancano nove esami alla laurea e non mi sento più motivata a proseguire con questi studi.
L’anno scorso ho capito che non mi interessa lavorare nell’ambito della comunicazione aziendale/del marketing e della pubblicità e questa riflessione mi ha demotivata ad impegnarmi costantemente nello studio.
In realtà avevo capito già alla fine del primo anno il mio disinteresse verso questa facoltà ma ho voluto perseguire il percorso poiché mi sono trasferita in Italia proprio per frequentare l’università.
Ora rimpiango di non aver intrapreso gli studi in lingua e letteratura inglese in una delle università dov’ero stata accettata nel Paese in cui vivevo fino al 2022.
Ho capito che le mie vere passioni sono la letteratura, la filosofia e l’arte.
Mi sono resa conto dei miei veri interessi ed inclinazioni grazie ad alcuni corsi facoltativi che ho scelto di studiare in questi tre anni all’università.
Ma c’è un problema rilevante: la mia famiglia paga l’università e non me la sento di mollare gli studi perché so che i miei genitori hanno fatto molti sacrifici economici per me.
Ogni giorno mi sento in colpa perché non riesco a studiare per un esame particolarmente ostico che ho provato per ben tre volte in tre anni e questo mi genera ansia.
Un’ansia terribile poiché mi blocca dallo studio anche delle altre materie che reputo un po’ più interessanti.
Mi senti un peso enorme sulle spalle perché ho iniziato questa università tardi (a 25 anni) e ora ne ho 28; per questo motivo, mi sento costantemente giudicata da tutti.
A me non interessa il percorso convenzionale che molte persone seguono o a cui aspirano (diploma, magari università, e poi lavoro da dipendente fino alla pensione).
All’inizio del mio percorso accademico mi ero illusa di voler lavorare per grandi aziende ma non è la mia vocazione.
A me piace studiare ciò che mi appassiona profondamente, vorrei lavorare nell’ambito della ricerca accademica all’estero e nel giornalismo freelance o nell’ambito del benessere olistico.
Lavoro part-time da diversi anni come fashion stylist per avere una propria indipendenza economica ma sono consapevole che questo è un lavoro passeggero poiché è fattibile solo quando si è giovani e non è il mio obiettivo a lungo termine.
Dopo cinque anni all’estero e dopo aver vissuto a Milano da sola per tre anni, ho deciso di tornare a vivere dai miei genitori per un po’ di tempo in modo da poter riflettere sulla mia vita, studiare in tranquillità e mettere da parte soldi per il mio futuro ma al momento non riesco più concentrarmi sui miei obiettivi.
Questa situazione mi spaventa molto dato che sono sempre stata una persona molto disciplinata.
Sono una studentessa-lavoratrice iscritta al terzo anno della facoltà di comunicazione e media e vorrei mollare tutto.
Ho finito tutte le lezioni, adesso mi mancano nove esami alla laurea e non mi sento più motivata a proseguire con questi studi.
L’anno scorso ho capito che non mi interessa lavorare nell’ambito della comunicazione aziendale/del marketing e della pubblicità e questa riflessione mi ha demotivata ad impegnarmi costantemente nello studio.
In realtà avevo capito già alla fine del primo anno il mio disinteresse verso questa facoltà ma ho voluto perseguire il percorso poiché mi sono trasferita in Italia proprio per frequentare l’università.
Ora rimpiango di non aver intrapreso gli studi in lingua e letteratura inglese in una delle università dov’ero stata accettata nel Paese in cui vivevo fino al 2022.
Ho capito che le mie vere passioni sono la letteratura, la filosofia e l’arte.
Mi sono resa conto dei miei veri interessi ed inclinazioni grazie ad alcuni corsi facoltativi che ho scelto di studiare in questi tre anni all’università.
Ma c’è un problema rilevante: la mia famiglia paga l’università e non me la sento di mollare gli studi perché so che i miei genitori hanno fatto molti sacrifici economici per me.
Ogni giorno mi sento in colpa perché non riesco a studiare per un esame particolarmente ostico che ho provato per ben tre volte in tre anni e questo mi genera ansia.
Un’ansia terribile poiché mi blocca dallo studio anche delle altre materie che reputo un po’ più interessanti.
Mi senti un peso enorme sulle spalle perché ho iniziato questa università tardi (a 25 anni) e ora ne ho 28; per questo motivo, mi sento costantemente giudicata da tutti.
A me non interessa il percorso convenzionale che molte persone seguono o a cui aspirano (diploma, magari università, e poi lavoro da dipendente fino alla pensione).
All’inizio del mio percorso accademico mi ero illusa di voler lavorare per grandi aziende ma non è la mia vocazione.
A me piace studiare ciò che mi appassiona profondamente, vorrei lavorare nell’ambito della ricerca accademica all’estero e nel giornalismo freelance o nell’ambito del benessere olistico.
Lavoro part-time da diversi anni come fashion stylist per avere una propria indipendenza economica ma sono consapevole che questo è un lavoro passeggero poiché è fattibile solo quando si è giovani e non è il mio obiettivo a lungo termine.
Dopo cinque anni all’estero e dopo aver vissuto a Milano da sola per tre anni, ho deciso di tornare a vivere dai miei genitori per un po’ di tempo in modo da poter riflettere sulla mia vita, studiare in tranquillità e mettere da parte soldi per il mio futuro ma al momento non riesco più concentrarmi sui miei obiettivi.
Questa situazione mi spaventa molto dato che sono sempre stata una persona molto disciplinata.
La situazione mi sembra complessa. Probabilmente sarebbe opportuno migliorare la comunicazione ed il rapporto con i genitori che rappresentano o dovrebbero rappresentare il "porto sicuro" da cui salpare per immettersi nel mondo del lavoro e sociale allargato. Può essere opportuno valutare le possibilità che le offre l'atttuale corso di laurea, quelle di un passaggio di corso, le sue attitudini, il suo stato psicologico in generale.
Le decisioni e quindi le scelte sono momenti assai delicati nella vita di una persona e lo/la psicologa è il professionista più idoneo per accompagnarla e sostenerla nel percorso. Su internet trova un mio breve articolo sul "Saper decidere" https://www.topdoctors.it/articoli-medici/saper-decidere-come-prendere-decisioni-efficaci-e-consapevoli/
Le decisioni e quindi le scelte sono momenti assai delicati nella vita di una persona e lo/la psicologa è il professionista più idoneo per accompagnarla e sostenerla nel percorso. Su internet trova un mio breve articolo sul "Saper decidere" https://www.topdoctors.it/articoli-medici/saper-decidere-come-prendere-decisioni-efficaci-e-consapevoli/
Valentina Sciubba Psicoterapeuta
Terapia Breve strategico-gestaltica
Colloqui a distanza
www.valentinasciubba.it
3381762781
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 272 visite dal 15/09/2025.
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