Ansia legata al lavoro

Buonasera,
da alcuni mesi ho cambiato azienda, dopo anni passati nella stessa dove ero una professionista stimata.
Su tutto quello che mi ha sempre fatto restare nell'azienda in cui mi trovavo erano la libertà e l'autonomia di cui godevo.
Purtroppo però mi sono trovata in mezzo ad un cambio di management non favorevole e ho deciso quindi di muovermi.
Sono riuscita a trovare un'azienda anche più grande e solida, mi hanno fatto una buona offerta e mi sono venuti incontro rispetto a tutte le mie richieste.
Tuttavia non mi sto trovando bene; sebbene abbia un livello di inquadramento elevato, mi ritrovo un capetto direttivo e controllante che mi causa moltissima ansia; del mio lavoro è soddisfatto, credo, tuttavia detesto i suoi modi, il suo si chiama "micromanagement" e nessuno ci vuole lavorare; ma soprattutto detesto che mi imponga di lavorare in presenza quando al colloquio avevo chiarito che avevo difficoltà (ho due bambini piccoli e zero aiuti) e soprattutto ho sottoscritto un contratto che sulla carta mi lascia lavorare in smart working la quasi totalità dei giorni.
Ho cambiato confortata da quel contratto; invece mi ritrovo a dover lavorare spesso in presenza nonostante quanto condiviso al colloquio e il contratto sembra non valere nulla.
Nella precedente azienda ero libera di organizzarmi, qui non è così e in generale non c'è rispetto per le esigenze delle persone, questo mi causa un'ansia fortissima, al punto che a volte ne ho avuto conseguenze fisiche; un giorno mi sono contorta le mani in ufficio fino a farmi male, ho avuto poi una contrattura durata giorni.
Ho continuamente fame d'aria, e un nodo alla gola, che quasi mi impedisce di mangiare.
Il problema di base, oggettivo, è che purtroppo io e mio marito siamo soli, non abbiamo aiuti, e andare in presenza significa uscire alle 7 di mattina e rientrare alle 8 di sera.
Non posso nemmeno chiedere un part time e già ci facciamo aiutare da baby sitter all'occorrenza, ma non basta.
Per noi poter gestire il lavoro con flessibilità è fondamentale.
Ho compreso che in questa azienda c'è comunque una spinta dall'alto a tornare in presenza: la cosa mi fa vivere malissimo, a volte mi sveglio alle 3 del mattino con le palpitazioni chiedendomi come faremo.
E ovviamente non riesco a lavorare serenamente, ormai nemmeno da casa, mi sento continuamente in pericolo e in uno stato di allerta continua: quando squilla il telefono immediatamente penso al mio capo che mi chiede di andare in presenza il giorno dopo e mi va il cuore in gola.
So che legalmente le aziende possono fare come gli pare, ma per una persona che lavora, avere o non avere lo smart working può cambiare letteralmente la vita, non sono stati trasparenti al colloquio.
Che cosa posso fare?
Sto già cercando un altro lavoro, perché mi sembra che così non posso più vivere, ma non posso permettermi di perdere questo.
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 40
Credo che la sua storia comporti anche aspetti legali per i quali non sono competente, potrei invece aiutarla o uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla per migliorare la comunicazione con questo capetto con il quale nessuno vuole lavorare, al fine di migliorare la sua situazione al lavoro e far rispettare il contratto. La Terapia della Gestalt ben applicata è particolarmente efficace per risolvere problemi di relazione, migliorando la comunicazione.
Anche il disturbo d'ansia potrebbe essere trattato preferibilmente con altro approccio come la Terapia Strategica Breve, ma è ovvio che se avete bambini molto piccoli che necessitano, per almeno parte della giornata, di cure materne o genitoriali, nessuna psicoterapia può sostituirle.

Valentina Sciubba Psicoterapeuta
Terapia Breve strategico-gestaltica
Colloqui a distanza
www.valentinasciubba.it
3381762781

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Utente
Utente
La ringrazio per il suggerimento, su cui cerco di informarmi.
Il problema della terapia nel mio caso è anche il tempo, perché è proprio quello di cui non dispongo a sufficienza e questa situazione, questa cronica mancanza di tempo, di copertura di tutte le esigenze, mi causa l'ansia.
Per oltre 20 anni ho lavorato in un contesto profondamente diverso, pur facendo lo stesso mestiere; ma lì ero valutata in base ai risultati, non alle ore passate in qualche ufficio, e mi veniva accordata una grande fiducia, per cui se un giorno un bambino stava male potevo lavorare da remoto già prima del covid, nessuno controllava i miei spostamenti o aveva da ridire se mi gestivo in modo flessibile (ad esempio uscendo dal lavoro alle 4 per ritirare la bambina al nido e poi finendo il lavoro a casa con comodo).
Si badava molto alla sostanza, poco alla forma.
Qui è tutta forma, presenza. Inoltre un certo management molto direttivo mi pressa affinchè io stessa faccia pressione agli altri, con uno stile che non è il mio, che approccio il mio ruolo di manager con una leadership empatica. Lì andava bene, qui sono un pesce fuor d'acqua.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 40
Certo il tempo è un problema, ma tenga presente che le tecniche di role playing della Terapia della Gestalt opportunamente utilizzate, sono velocissime nell'ottenere risultati e la terapia a distanza ha gli stessi effetti di quella in presenza.

Valentina Sciubba Psicoterapeuta
Terapia Breve strategico-gestaltica
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