Ansia da processo penale, abuso di alcol ed eventuali soluzioni
Buongiorno, chiedo questo consulto in quanto mi trovo in una situazione estremamente spiacevole.
Sono uno studente di infermieristica all'ultimo anno, soffro da molti anni di disturbo depressivo maggiore ed attacchi di panico, per i quali sono in terapia con SSRNI e benzodiazepine al bisogno.
Purtroppo la mia condizione è peggiorata estremamente durante il periodo Covid, in cui ero dipendente in Croce Rossa ed ho affrontato periodi di forte stress, proprio in quel periodo ho cominciato ad abusare di alcol, strategia di coping veramente pessima, che tuttavia dà il suo sollievo nell'immediato.
Al termine del periodo succitato mi sono licenziato ed ho ripreso a studiare infermieristica.
Il vizio dell'alcol ha avuto andamento oscillante, riesco a farne a meno per periodi lunghi ma tendo a ricaderci quando si presentano periodi di forte stress, come nelle sessioni d'esame e nei periodi di tirocinio.
Poco meno di un mese fa ho fatto una grandissima sciocchezza, ho bevuto abbondantemente e mi sono messo alla guida per tornare a casa, abito in una zona di montagna molto remota, con strade molto strette, non illuminate e dirupi non protetti, contavo di arrivare a casa entro 10 minuti circa, prima che l'alcol facesse il suo effetto.
Purtroppo non ho visto un tornante ed ho subito un brutto incidente d'auto, ci sono volute ore per estricarmi dal veicolo e portarmi in ospedale, in tale sede sono stato sottoposto ai test tossicologici.
Le autorità hanno disposto tutte le aggravanti possibili, mi ritrovo pertanto con la patente sospesa e dovrò affrontare un lungo processo penale con la prospettiva di lavori socialmente utili e periodi senza patente importanti.
Io ho grandi sensi di colpa per l'accaduto, sento di aver compromesso la mia carriera, il benessere dei miei genitori, dei miei amici, la mia relazione e anche la fiducia in me stesso.
Contestualmente mi ritrovo costretto a spostarmi a Milano, poiché dove mi trovo non esistono mezzi pubblici, ed affrontare un paio di ore sui mezzi per raggiungere l'università.
Quindi si sta presentando l'ansia per l'andamento del processo, per il fatto che la mia facoltà prevede circa 10 ore al giorno di frequenza obbligatoria, non so come raggiungere gli ospedali per i tirocini, non so dove e come fare fisioterapia e come andrà la mia ripresa fisica, non so come e dove effettuare i lavori socialmente utili e desidererei tanto un sostegno psicologico ma non so come "incastrarlo" in questo marasma di eventi.
Tutto ciò essendo conscio, per quanto concerne il processo penale, che io sono comunque inequivocabilmente colpevole.
Ho molta ansia all'idea di cambiare città e di non essere più libero nei miei spostamenti, e il tutto coincide con l'anno della mia laurea e le relative incombenze.
So che esistono anche sedute di psicoterapia telematiche, ma non ho mai provato il servizio e non so se sia efficace.
A chi potrei affidarmi per gestire queste emozioni e quali possono essere strategie di coping adeguate?
Grazie
Mattia
Sono uno studente di infermieristica all'ultimo anno, soffro da molti anni di disturbo depressivo maggiore ed attacchi di panico, per i quali sono in terapia con SSRNI e benzodiazepine al bisogno.
Purtroppo la mia condizione è peggiorata estremamente durante il periodo Covid, in cui ero dipendente in Croce Rossa ed ho affrontato periodi di forte stress, proprio in quel periodo ho cominciato ad abusare di alcol, strategia di coping veramente pessima, che tuttavia dà il suo sollievo nell'immediato.
Al termine del periodo succitato mi sono licenziato ed ho ripreso a studiare infermieristica.
Il vizio dell'alcol ha avuto andamento oscillante, riesco a farne a meno per periodi lunghi ma tendo a ricaderci quando si presentano periodi di forte stress, come nelle sessioni d'esame e nei periodi di tirocinio.
Poco meno di un mese fa ho fatto una grandissima sciocchezza, ho bevuto abbondantemente e mi sono messo alla guida per tornare a casa, abito in una zona di montagna molto remota, con strade molto strette, non illuminate e dirupi non protetti, contavo di arrivare a casa entro 10 minuti circa, prima che l'alcol facesse il suo effetto.
Purtroppo non ho visto un tornante ed ho subito un brutto incidente d'auto, ci sono volute ore per estricarmi dal veicolo e portarmi in ospedale, in tale sede sono stato sottoposto ai test tossicologici.
Le autorità hanno disposto tutte le aggravanti possibili, mi ritrovo pertanto con la patente sospesa e dovrò affrontare un lungo processo penale con la prospettiva di lavori socialmente utili e periodi senza patente importanti.
Io ho grandi sensi di colpa per l'accaduto, sento di aver compromesso la mia carriera, il benessere dei miei genitori, dei miei amici, la mia relazione e anche la fiducia in me stesso.
Contestualmente mi ritrovo costretto a spostarmi a Milano, poiché dove mi trovo non esistono mezzi pubblici, ed affrontare un paio di ore sui mezzi per raggiungere l'università.
Quindi si sta presentando l'ansia per l'andamento del processo, per il fatto che la mia facoltà prevede circa 10 ore al giorno di frequenza obbligatoria, non so come raggiungere gli ospedali per i tirocini, non so dove e come fare fisioterapia e come andrà la mia ripresa fisica, non so come e dove effettuare i lavori socialmente utili e desidererei tanto un sostegno psicologico ma non so come "incastrarlo" in questo marasma di eventi.
Tutto ciò essendo conscio, per quanto concerne il processo penale, che io sono comunque inequivocabilmente colpevole.
Ho molta ansia all'idea di cambiare città e di non essere più libero nei miei spostamenti, e il tutto coincide con l'anno della mia laurea e le relative incombenze.
So che esistono anche sedute di psicoterapia telematiche, ma non ho mai provato il servizio e non so se sia efficace.
A chi potrei affidarmi per gestire queste emozioni e quali possono essere strategie di coping adeguate?
Grazie
Mattia
Gentile Mattia,
Dalla sua descrizione emerge con chiarezza quanto stia vivendo un momento complesso, in cui al peso delle conseguenze concrete dell’incidente si sommano il senso di colpa, l'ansia per il futuro e la difficoltà di gestire il suo bagaglio emotivo.
L’abuso di alcol, come lei stesso ha compreso, è una strategia di coping disfunzionale che nell’immediato "anestetizza" il dolore ma a lungo andare aggrava la sofferenza. Proprio per questo può essere molto utile avviare un percorso psicoterapeutico strutturato, anche a distanza: la terapia online ha dimostrato buona efficacia e potrebbe rappresentare una soluzione concreta considerando i vincoli pratici e di spostamento che ora deve affrontare. A questo si può affiancare, laddove necessario, un supporto psichiatrico di monitoraggio, così da integrare la parte farmacologica con quella psicologica.
Il lavoro terapeutico le consentirebbe non solo di affrontare i vissuti di colpa e di ansia legati al processo, ma soprattutto di elaborare nuove modalità di gestione dello stress che non "passino" tramite l'uso di l’alcol.
Resto a disposizione,
Dalla sua descrizione emerge con chiarezza quanto stia vivendo un momento complesso, in cui al peso delle conseguenze concrete dell’incidente si sommano il senso di colpa, l'ansia per il futuro e la difficoltà di gestire il suo bagaglio emotivo.
L’abuso di alcol, come lei stesso ha compreso, è una strategia di coping disfunzionale che nell’immediato "anestetizza" il dolore ma a lungo andare aggrava la sofferenza. Proprio per questo può essere molto utile avviare un percorso psicoterapeutico strutturato, anche a distanza: la terapia online ha dimostrato buona efficacia e potrebbe rappresentare una soluzione concreta considerando i vincoli pratici e di spostamento che ora deve affrontare. A questo si può affiancare, laddove necessario, un supporto psichiatrico di monitoraggio, così da integrare la parte farmacologica con quella psicologica.
Il lavoro terapeutico le consentirebbe non solo di affrontare i vissuti di colpa e di ansia legati al processo, ma soprattutto di elaborare nuove modalità di gestione dello stress che non "passino" tramite l'uso di l’alcol.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Gent.ma Dott.ssa la ringrazio davvero per le sue parole rassicuranti.
Comprendo perfettamente la necessità di gestire l'ansia attuale ma anche la strategia di gestione di eventuali stress futuri, ovviamente con soluzioni più idonee dell'alcol.
Ho trovato un centro di riferimento in cui inizierò ad effettuare colloqui, per poi ripiegare eventualmente sul consulto telematico.
La ringrazio inoltre per la rassicurazione sulla terapia online, sulla quale ero parzialmente scettico.
Le auguro un buon lavoro, grazie
Mattia
Comprendo perfettamente la necessità di gestire l'ansia attuale ma anche la strategia di gestione di eventuali stress futuri, ovviamente con soluzioni più idonee dell'alcol.
Ho trovato un centro di riferimento in cui inizierò ad effettuare colloqui, per poi ripiegare eventualmente sul consulto telematico.
La ringrazio inoltre per la rassicurazione sulla terapia online, sulla quale ero parzialmente scettico.
Le auguro un buon lavoro, grazie
Mattia
Gentile Mattia,
Grazie per avermi aggiornata sul suo percorso di vita e terapeutico. Le auguro un buon cammino umano e di guarigione.
Un caro saluto,
Grazie per avermi aggiornata sul suo percorso di vita e terapeutico. Le auguro un buon cammino umano e di guarigione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 429 visite dal 12/09/2025.
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