Cancerofobia
Buonasera.
Due anni fa ho perso mio padre per un tumore al pancreas diagnosticato quando era già troppo tardi.
È morto dopo 2 mesi dalla diagnosi.
Grazie al grande affetto delle persone a me vicine, alla psicoterapia diciamo che l ho affrontato.
Ho ripreso a dormire e a mangiare.
Solo che da allora... o forse meglio dire dopo un anno dalla sua morte, ho cominciato a sviluppare un terrore paralizzante di fronte a qualunque sintomo.
Non tanto mio (io sono sana, sto bene, sono molto sportiva, non stravizio e mangio bene) quanto delle persone a me vicine, soprattutto familiari, persone che amo.
Penso subito a tumori, a mali atroci e a impossibilità come è stato per mio padre.
Io prima non ero così ma toccare con mano la sofferenza di una persona a me così vicina mi ha gettata nello sconforto anche della gestione di, eventuali, malattie.
Son pensieri pervasivi.
Mi paralizzano.
E si son manifestati dopo un annetto.
Non so come fare.
Due anni fa ho perso mio padre per un tumore al pancreas diagnosticato quando era già troppo tardi.
È morto dopo 2 mesi dalla diagnosi.
Grazie al grande affetto delle persone a me vicine, alla psicoterapia diciamo che l ho affrontato.
Ho ripreso a dormire e a mangiare.
Solo che da allora... o forse meglio dire dopo un anno dalla sua morte, ho cominciato a sviluppare un terrore paralizzante di fronte a qualunque sintomo.
Non tanto mio (io sono sana, sto bene, sono molto sportiva, non stravizio e mangio bene) quanto delle persone a me vicine, soprattutto familiari, persone che amo.
Penso subito a tumori, a mali atroci e a impossibilità come è stato per mio padre.
Io prima non ero così ma toccare con mano la sofferenza di una persona a me così vicina mi ha gettata nello sconforto anche della gestione di, eventuali, malattie.
Son pensieri pervasivi.
Mi paralizzano.
E si son manifestati dopo un annetto.
Non so come fare.
Buongiorno,
perdere un familiare in modo così improvviso e doloroso può costituire un trauma. Non per tutte le persone è così, ma forse per lei lo è stato.
Il supporto nei primi tempi è servito per lenire il naturale dolore conseguente al lutto, e che probabilmente ha parzialmente "coperto" gli effetti fobici del trauma; ora che ha elaborato la perdita di suo padre, c'è più "spazio emotivo" in cui affiorano la paura, il senso di impotenza, di imprevedibilità che ha vissuto con questo evento.
Sarà utile lavorarci in psicoterapia; spesso in situazioni post-traumatiche si utilizza la tecnica psicoterapeutica EMDR.
perdere un familiare in modo così improvviso e doloroso può costituire un trauma. Non per tutte le persone è così, ma forse per lei lo è stato.
Il supporto nei primi tempi è servito per lenire il naturale dolore conseguente al lutto, e che probabilmente ha parzialmente "coperto" gli effetti fobici del trauma; ora che ha elaborato la perdita di suo padre, c'è più "spazio emotivo" in cui affiorano la paura, il senso di impotenza, di imprevedibilità che ha vissuto con questo evento.
Sarà utile lavorarci in psicoterapia; spesso in situazioni post-traumatiche si utilizza la tecnica psicoterapeutica EMDR.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 261 visite dal 08/09/2025.
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