Fobia del volante
Sono inetto alla guida.
Presi la patente da giovane, ma a causa della paura non ho mai guidato.
Nella città in cui abitavo, al nord, mi spostavo agevolmente in bici, quindi non sentivo il bisogno di un mezzo a motore.
Da alcuni anni mi sono trasferito per lavoro in una piccola isola del sud, dove le strade sono in pendenza, quindi ho abbandonato la bici, che mi consentiva un minimo di autonomia, e ora devo muovermi in autobus.
Su pressione di mio fratello, ho portato l'auto di famiglia sull'isola ma non la uso mai, tranne che per andare al supermercato a comprare le casse d'acqua (quella del rubinetto qui non credo sia potabile... ) ; ma vado in panico quando devo fare tragitti più lunghi.
Forse tale paura è alimentata dal fondo ossessivo per cui sono stato in cura fino a qualche anno fa (è un disturbo che si presenta ciclicamente e poi scompare), ma io temo che la mia preoccupazione di investire qualcuno sia fondata, perche davvero in certi momenti mentre sto guidando è come se mi scollegassi dalla realtà intorno: il mio cervello si spegne, dimentica di prestare attenzione a quello che vedo, come a un passante che attraversa o a uno scooter che mi sorpassa, con il rischio che io non freni e vada loro a finire addosso.
Poco fa, uscendo da un parcheggio, non feci caso a una moto che passava, e se mio fratello seduto di fianco non mi avesse avvertito in tempo di frenare, gli sarei finito addosso.
Non mi sento autonomo, sono davvero una sorta di disabile, che non può fare da solo nemmeno le cose piu semplici: e ribadisco che non è solo la paura a frenarmi, ma un qualche handicap delle mie capacità di coordinare la mente ai movimenti
Presi la patente da giovane, ma a causa della paura non ho mai guidato.
Nella città in cui abitavo, al nord, mi spostavo agevolmente in bici, quindi non sentivo il bisogno di un mezzo a motore.
Da alcuni anni mi sono trasferito per lavoro in una piccola isola del sud, dove le strade sono in pendenza, quindi ho abbandonato la bici, che mi consentiva un minimo di autonomia, e ora devo muovermi in autobus.
Su pressione di mio fratello, ho portato l'auto di famiglia sull'isola ma non la uso mai, tranne che per andare al supermercato a comprare le casse d'acqua (quella del rubinetto qui non credo sia potabile... ) ; ma vado in panico quando devo fare tragitti più lunghi.
Forse tale paura è alimentata dal fondo ossessivo per cui sono stato in cura fino a qualche anno fa (è un disturbo che si presenta ciclicamente e poi scompare), ma io temo che la mia preoccupazione di investire qualcuno sia fondata, perche davvero in certi momenti mentre sto guidando è come se mi scollegassi dalla realtà intorno: il mio cervello si spegne, dimentica di prestare attenzione a quello che vedo, come a un passante che attraversa o a uno scooter che mi sorpassa, con il rischio che io non freni e vada loro a finire addosso.
Poco fa, uscendo da un parcheggio, non feci caso a una moto che passava, e se mio fratello seduto di fianco non mi avesse avvertito in tempo di frenare, gli sarei finito addosso.
Non mi sento autonomo, sono davvero una sorta di disabile, che non può fare da solo nemmeno le cose piu semplici: e ribadisco che non è solo la paura a frenarmi, ma un qualche handicap delle mie capacità di coordinare la mente ai movimenti
Gentile utente,
Sembra che la guida sia per lei fonte di ansia e senso di inadeguatezza, fino a farla sentire disabile nelle attività quotidiane. Va ricordato che il timore di perdere il controllo o di non essere sufficientemente attenti può avere radici in un disturbo d’ansia o ossessivo, come lei stesso accenna, ma ciò non equivale a un handicap permanente delle sue capacità.
La percezione di scollegarsi dalla realtà meriterebbe attenzione clinica. In questi casi, un percorso terapeutico, eventualmente affiancato a una valutazione psichiatrica, può aiutarla a comprendere meglio l’origine del problema e a sviluppare strategie per riacquistare sicurezza.
Non è un segno di incapacità, ma di una difficoltà che può essere affrontata.
Resto a disposizione,
Sembra che la guida sia per lei fonte di ansia e senso di inadeguatezza, fino a farla sentire disabile nelle attività quotidiane. Va ricordato che il timore di perdere il controllo o di non essere sufficientemente attenti può avere radici in un disturbo d’ansia o ossessivo, come lei stesso accenna, ma ciò non equivale a un handicap permanente delle sue capacità.
La percezione di scollegarsi dalla realtà meriterebbe attenzione clinica. In questi casi, un percorso terapeutico, eventualmente affiancato a una valutazione psichiatrica, può aiutarla a comprendere meglio l’origine del problema e a sviluppare strategie per riacquistare sicurezza.
Non è un segno di incapacità, ma di una difficoltà che può essere affrontata.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Ma questo timore non è una mia fantasia: il pericolo è reale, visto che io sono talmente sbadato da non fare caso che c'è gente che attraversa, o che un motorino mi sta sorpassando, perche in certi momenti la mia mente è come se si assentasse e non fosse connessa a quello che mi accade intorno. Perciò credo che la mia sia una disabilità a tutti gli effetti, anche se cosi inusuale da non essere certificata, e cosi grave da impedirmi alcune libertà elementari, come uscire per andare al mare, in palestra o a prendere un aperitivo con qualcuno, che per chiunque sono la normalità più scontata mentre per me sono un banco di prova insuperabile, una vergogna che mi obbliga a vivere rintanato come un bruco. I miei familiari insistono che devo prendere le chiavi e andare in giro a scorrazzare anche da solo, perche per una persona normale si tratta di competenze che si acquisiscono con la pratica; ma io, nonostante siano anni che seppur sporadicamente guido, mi accorgo che progressi non ne faccio e che è sempre per miracolo o per intercessione di qualche divinità se finora non ho combinato qualche pasticcio - solo a immaginarlo mi sento un cerchio di ferro che mi stringe il respiro. Fingere di poter guidare come un normodotato potrebbe portare a risvolti catastrofici, per cui per la mia e altrui sicurezza credo piu saggio rinunciare e ammettere che è una abilità superiore ai miei mezzi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 239 visite dal 12/09/2025.
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