Rimpianto post-rottura: ho scelto l'apertura, ora voglio tornare indietro.

Ho lasciato la mia ragazza, dopo 8 anni e mezzo di relazione continuativa.

L'ho fatto perchè quella relazione mi stava stretta, avevo paura delle scadenze, lei voleva figli a breve (lei ha 5 anni in meno di me), inizialmente ci eravamo imposti dei paletti esagerati, quando ci siamo messi insieme eravamo entrambi molto giovani e possessivi, e col tempo siamo finiti per non avere amicizie dell'altro sesso.

Questa cosa col tempo mi ha portato a desiderare con altre donne qualcosa che andasse ben oltre l'amicizia.

Mi sentivo ingabbiato dalla monogamia e mi sentivo di non aver avuto le esperienze sufficienti per sentirmi completo, volevo esplorare l'universo femminile in modo più ampio.
In più quando la lasciai lei ebbe un esplosione violenta sia verbalmente che fisicamente, ed io ebbi ancora di più la convinzione di lasciarla.
Ma oggi so che quel mostro l'ho creato io, non essendo abbastanza empatico con lei.

Dopo di lei ho conosciuto un'altra persona, con cui mi frequento da qualche mese, a cui voglio molto bene, e lei ne vuole a me.
La relazione è aperta e libera, come la volevo io.
Ma non c'è nulla di paragonabile a quello che era con la mia ex.
E mi rendo conto che la stabilità, la lealtà, e l'amore incondizionato che mi dava lei, non me lo potrà più dare nessuna.
Mi amava nonostante tutti i miei difetti e i miei problemi di depressione.
Oggi mi rendo conto che ho perso il più grande dono che la vita mi aveva fatto, per inseguire qualcosa che di fatto non sarà mai un centesimo di quello che era lei per me.
Era il mio mondo.
Abbiamo commesso tanti errori, è vero, ci siamo accuditi a vicenda fino quasi a diventare padre e madre l'uno dell'altro, più che compagni.
Ma sono errori che io oggi saprei evitare.

L'unica cosa con cui non so se ho fatto i conti sono i miei demoni interiori, i miei desideri carnali e di esplorazione, ma credo che ad oggi, darei tutto pur di tornare con lei, rinuncerei anche a quello, perchè alla fine ho scoperto che il vero valore era quello che mi dava lei.

Ho enormi sensi di colpa per come sono andati gli ultimi mesi, quando entrambi soffrivamo tantissimo e lei più di me, ma io non sono stato capace di starle vicino come avrei dovuto.
Non sono stato un perfetto fidanzato e nonostante questo lei cercava di recuperare la relazione, ma io non me ne sono reso conto.
Ero offuscato dai miei desideri.
Lei ad oggi è fidanzata con un'altro ed è sull'orlo di innamorarsi.
Non tornerebbe con me e non mi ama più.
Ed io non vedo via di uscita da questo tormento e da questa sofferenza.
Sono stanco e non ho più voglia.
Sono già in terapia, da prima ancora di lasciarci, ma sento che non ha più senso niente, nulla per cui combattere.
Senza di lei mi sento perso, ho sbagliato ogni scelta nella vita.
Ho passato questi mesi a bere, per anestetizzarmi, mi sono stampato con la macchina e sono uscito illeso, l'ho preso come un segno, e ho smesso di bere.
Ed oggi accuso il colpo di tutto.

Non so che altro dire o chiedere.

Ringrazio chi risponderà.
Dr.ssa Rosalba Anfosso Boscolo Psicologo, Psicoterapeuta 42 4
Gentile utente,
Comprensibile la confusione, il dispiacere ma NON il senso di colpa!
L’innamoramento e’ un’emozione forte che poi , con il tempo cambia, si trasforma in un sentimento meno forte per lasciare spazio al sentimento più profondo e duraturo che chiamiamo amore, bene. In ogni esperienza d’amore impariamo sempre un pezzettino in più su noi stessi e sulla persona che vogliamo accanto, impariamo come siamo, ciò che vogliamo e ciò che ci fa stare bene .
Per ciò che lei scrive alcuni aspetti non collimavano, l’empatia ad esempio o il sentirsi ingabbiato nella monogamia.
Non c’è nulla di cui sentirsi in colpa, rifletta invece sulle differenze reciproche e sui suoi bisogni!!!
Se la ragazza ha già trovato un’anima gemella forse ingabbiata si sentiva pure lei , non crede?
Lavori con la sua terapista su questi aspetti e non pianga sul latte versato, ciò non è stato non poteva essere altrimenti lo sarebbe stato
Ci dia notizie
Un caro saluto

Dr.ssa ROSALBA  ANFOSSO BOSCOLO


👍🏻La Dr.ssa Agostino concorda con la risposta.

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Risposta utile1
Dr.ssa Egle Agostino Psicologo, Psicoterapeuta 4
Ho letto con attenzione tutta la sua storia dove si denota un po' di confusione o meglio uno smarrimento per qualcosa di perduto e che potrebbe non ritornare.
Il fatto che lei abbia preso una decisione drastica è stato sicuramente un atto di "coraggio" in quanto la situazione che stava vivendo non la faceva più stare bene e, probabilmente, questa sua decisione ha reso libera anche la sua ex compagna che si è già rifugiata in un'altra relazione. Quando lei dice di questo argomento è sull'orlo di innamorarsi sembra quasi un rimpianto per averla persa e perché sa che quel che è stato non potrà tornare. Concordo con la collega del precedente consulto quando dice che non bisogna avere il rimpianto per ciò che poteva essere xkè ciò che è stato non poteva essere altrimenti.
Lo sbagliato di tante coppie è tagliare il mondo fuori e a volte questo porta a sentirsi, come dice lei ingabbiato, ma il dialogo e l'affiatamento a volte possono aiutarci a modificare qualcosa che fino ad un momento ci siamo fatti andare bene per il quieto vivere, ma che magari non era propriamente nelle nostre corde.
Sono molto contenta che lei stia seguendo un percorso terapeutico che le servirà sicuramente per riacquisire il suo benessere psicofisico e magari le darà il modo di lasciarsi tutto alla spalle per aprirsi al cambiamento.

Dr.ssa Egle Agostino

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