Psicoterapia comportamentale

Buongiorno,
mi trovo qui ad esporre un problema che ho sempre voluto nascondere a me stesso (forse per paura di sentirmi in un certo qual modo diverso..)ma che dopo anni di sofferenza è arrivato al culmine.
Credo di soffrire di una forma di fobia sociale che non posso + nascondere e che sempre + sta limitando la mia esistenza e rendoendo difficile la mia vita in mezzo agli altri.
Succede che spesso (ma non sempre premetto) quando sono in mezzo alla gente in certe situazioni provo sudarazione improvvisa, palpitazioni, giramenti di testa, sensazione di disagio e di sentirmi osservato e tutta una serie di situazioni di panico che pottete immaginare cosa possanio scatenarmi se non il desiderio di fuga da tutto e tutti...mi capita al lavoro quando qualcuno si avvicina a me per chiedermi qualcsa all'improvviso sento il corpo che comincia a reagire con una senzazione di calore e sudorazione..mi capita quando incontro per strada amici o conoscenti..mi capita quando sono in fila negli uffici pubblici..mi capita quando devo andare a casa di qualcuno non sapendo in che situazione saremo, mi capita quando devo parlare a piàù persone comtemporaneamente o davanti ad una platea anche s efatta di solo 4-5 persone..un incubo.
Tuttavia questo non accde sempre..evidentemente negli anni sono riuscita a stemperare queste ansie e fobie combattendole a fatica..per cui talvota riesco ma ciclicamente ci cado (e forse per questo motivo non ho mai affrontato la cosa seriamente..).
Ora però sono stufo di dover evitare situazioni (anche inventando imbarazzanti scuse) per paura di andare in crisi, sudare e sentirmi a disagio forte.
In passato ho fatto anche uso spesso di alcolici per superare questi stati (la cosa riusciva a darmi un piacere enorme perch èpotevo affrontare tutto risulatando sempre quello che poi sono cioè una persona molto spontanea, aperta e sciolta con tutti e tutto), ma ovviamente poi ho ridotto all'osso tali situazioni.
Ho letto qualcosa sulla psicoterapia comportamentale e ho come l'impressione che potrebbe essrmi utile, si perchè io voglio uscirne, non volgio chiudermi al mondo.
Vi ringrazio infinitamente.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, potrà esserle utile qualunque psicoterapia che si focalizzi concretamente su ciò che sente e sul suo problema, e che le fornisca istruzioni precise su come combatterlo. Quindi terapie come la cognitivo-comportamentale o anche la breve strategica fanno al caso suo.

Tenga tuttavia presente che le due variabili primarie, al di là del tipo di psicoterapia, sono 1) la sua reale motivazione a uscirne e 2) la competenza del terapeuta in relazione al suo disturbo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Psicologo attivo dal 2008 al 2011
Psicologo
Quando si inizia una terapia psicologica è bene esserne informati, sapere già un pò in cosa consiste perchè questo aiuta a scegliere quanto meno l'orientamento che ci sembra più vicino al nostro modo di essere. Non posso dirle se la terapia comportamentale sarà la soluzione, ma è probabile che lo possa essere dal momento che la sente così vicina a sè e al suo problema. Chieda un consulto, si renderà conto subito se possa essere adatta a lei anche parlandone da vicino con il terapeuta al quale deciderà di rivolgersi, esponendogli il suo caso nel dettaglio e tutti i suoi dubbi al riguardo.
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Dr. Marianna Berizzi Psicologo, Psicoterapeuta 16
Più che fobia sociale sembra che si trovi a disagio in situazioni che, per diversi motivi, generano comunque ansia. Il confronto ed il dialogo con gli altri può essere una situazione ansiogena per molti individui. L'approccio cognitivo-comportamentale mira, attraverso l'utilizzo di diverse strategie, non alla eliminazione dell'ansia (obiettivo irrealistico che se si cerca di raggiungere con qualunque approccio psicoterapeutico si arriverà comunque all'insuccesso) ma ad una abituazione alla stessa: non tolgo la difficoltà ma mi ci abituo progressivamente.

Dr. Berizzi Marianna
Ordine Psicologi Lombardia
http://www.psicologibergamo.altervista.org/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent.mi Dotttori,
vi ringrazio per la repentina risposta ed interessamento dato al mio caso;
da quanto dite mi pare di capire che l'approccio alla psicoterepia cognitivo comportamentale possa essere una buiona strdaa da intraprendere per risolvere o attenuare i più possibile il mio problema.
La domanda che mi sorge ora è di sapere (vista la mia completa ignoranza in materia) quanto potrebbe durare questo percorso cognitivo e se avete qualche idea sull'associazione o specialista a cui rivolgermi per dare un'indirizzata alla questione.
Ripeto sono residente a Rimini ma potrei anche seguire la cosa nella provincia di ascoli Piceno dove mi trasferirò da settembre n poi.
Cordiali saluti
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente

Sembra che lei di tempo ne abbia abbastanza per cui quanto durerà la terapia questo dipende un po' da lei(...)

Sappi che il modello cognitivo comportamentale presenta dei vantaggi in quanto il terapeuta e il cliente si muovono assieme verso la soluzione (ad hoc).
Di solito le psicoterapie cognitive o simili si chiamano Terapie brevi in quanto si focalizzano immediatamente sul problema o disagio del paziente(...)
Prognosi non se ne fa prima dipende da lei(...)
La terapia cognitiva comportamentale ha il merito di addestrare il soggetto verso il problem solving(...)
dopo si, il (follow Up) segue il cliente anche dopo aver risolto il problema per cui ci si puo' incontare anche a distanza di qualchè mese per una messa a punto della situazione(...)
-Per quanto riguarda a chi rivolgersi basta andare sul albo dei psicologi della Regione Marche e vedere il/ lo specialista addatto Lei e cosi anche quello vicino ad Ascoli Piceno.

Cordialmente
Ansia

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