Il suo lavoro mi mette le mani davanti agli occhi devo chiedere la cortesia

Buongiorno!Ho 38 anni sono sposata e ho una figlia piccola vivo in una città che non è la mia e lavoro in un'altra. Stamattina avrei dovuto fare una risonanza magnetica alla schiena per dei dolori lomabri che ho ormai da quando è nata mia figlia, ma non ci sono riuscita!Quando mi sono trovata stesa sul lettino che il medico stava facendo scorrere all'interno della macchina, sono stata presa dal panico e ho dovuto uscire!La domanda è: è claustrofobia o ansa/esaurimento magari legati al periodo piuttosto difficile che sto vivendo in questi giorni?Posso risolvere il problema da sola o ho bisogno di consultare uno specialista?Premetto che di default sono una persona a cui non piace essere chiusa.Non sopporto dormire con le porte aperte e se fosse per me tutte le porte di casa starebbero sempre aperte, anche quella del bagno!Se qualcuno mi abbraccia stretta, devo scostarmi perchè mi sento costretta, a costo di sembrare scostante e fredda!Anche se per esempio vado dall'estetista che per fare il suo lavoro mi mette le mani davanti agli occhi devo chiedere la cortesia di finirla.Però fino ad ora non mi era mai successo un episodio che mi creasse problemi o che mi vietasse di fare qualcosa!Come devo fare?Grazie mille!!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
ci sono alcuni elementi nella sua mail appena accennati "vivo in una città che non è la mia e lavoro in un'altra" (senza riferimenti a come si sente in questa situazione, se è stata condizionata nella scelta ecc.)"vivo un periodo difficile"(non ulteriormente esplicitato) e alcuni altri, come le porte aperte, gli abbracci, le mani davanti agli occhi, oltre all'episodio della risonanza (abbastanza fastidiosa di per sé, ma in genere sopportabile)che potrebbero (e lo sottolineo, potrebbero) avere una connessione tra loro e meriterebbero di essere approfonditi, ma non è questa la sede deputata a ciò.

Comprendere una situazione è cosa complessa e non lo si può fare per via telematica.

In base a questo mi sento di indicarle una consulenza diretta (in presenza) con uno psicologo/psicoterapeuta, dato che per comprendere a fondo una situazione, occorre raccogliere molti elementi.

Come può facilmente intuire,la via telematica non è mezzo idoneo, così come non lo è, di conseguenza, per formulare una diagnosi.

I miei migliori auguri di serenità.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
A molte persone capita di provare ansia e panico dirante la risonanza magnetica. Stare in spazi così stretti e angusti è sempre una esperienza sgradevole, e talvolta può scaturire in panico. Per cui la sua reazione non è anormale.

Altri elementi che ha menzionato nella sua richiesta di consulenza lasciano pensare che forse esiste qualche elemento che suggerisce la presenza di un problema anche se non eclatante, ma non è corretto né consigliabile fare una valutazione a distanza. Sarebbe importante che facesse una valutazione di persona per maggiore sicurezza.


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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori, grazie mille per la pronta risposta.
Vorrei rispondere alla Dottoressa Rinella.
Sono cosciente del fatto che telamaticamente non è possibile comprendere pienamente situazioni che potrebbero essere complesse, in ogni caso, vista la sua gentilissima disponibilità le chiarisco che sia il vivere sia il lavorare in città che non sono la mia mi ha creato e mi crea parecchio disagio, perchè fondamentalmente tale situazione non mi permette di stringere amicizie ma solo conoscenze superficiali. Nonostante sia considerata dagli altri una persona estremamente estroversa, sono un po' un riccio e solo con le persone che conosco benissimo riesco ad aprirmi pienamente. Questo fa si che io mi senta in questa situazione un'estranea e mi senta sola. E' proprio per questo che sto cercando di tornare nella mia città ma questo crea condizioni non proprio favorevoli ad una vita serena. In tutto questo ho la costante preoccupazione di non riuscire a dare a mia figlia la serenità a cui ha diritto e combatto ogni giorno con me stessa per cercare di apparire allegra e tranquilla!Ovviamente, non credo di riuscirci bene e il primo che ne paga le conseguenze è mio marito che è diventato il caprio espiatorio delle mie tensioni. Insomma credo di essere veramente un disastro!
In ogni caso cercherò di seguire il vostro consiglio e di prendere il coraggio a due mani per andare da uno psicologo che mi possa aiutare!
Magari il tutto si risolverebbe in una chiacchierata ma inizio seriamente a pensare che l'impresa valga tutta la spesa.
Grazie ancora di tutto!!
Buona giornata!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
la ringrazio per la sue replica e in merito a ciò che descrive ulteriormente, rivolgersi direttamente ad uno psicologo/psicoterapeuta, come lei riferisce, le può essere molto utile per riuscire a ritrovare il suo benessere personale e familiare.

Buona giornata anche a lei e di nuovo i miei migliori auguri di serenità.
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