Ansia e depressione?

Buonasera,

sono un ragazzo di 24 anni e sto vivendo una situazione un pò particolare. Lo scorso 19 giugno mi venne una fitta al petto nel lato sinistro (in alto rispetto al cuore) ed era sincronizzato al respiro.
Più facevo un respiro profondo è più l'avvertivo fino a fare un ultimo respiro che mi tolse questa fitta (il tutto durò pochi secondi). Dopo mi prese l'ansia e sentii tremare il braccio sinistro. Avevo paura di una cosa grave. Tutta la notte non riuscii a dormire perchè avevo tachicardia per paura di avere qualcosa. Vado all'ospedale e faccio una visita. La dottoressa vede che ho la pancia molto gonfia (credo stesso l'ansia). Mi fanno fare una radiografia al torace e un ecografia all'addome. Tutto negativo. Mi diagnosticano una dispanea in seguito a probabile reflusso gastro-esafogeo (perchè dissi che la sera prima avevo bevuto una bevanda alcolica a futta).
Dubito della diagnosi perchè non ho avuto acidità in bocca.

La paura si appianò per qualche giorno, ma ricomparve la paura e mi feci fare una visita dal cardiologo. Con l'elettrocardiogramma risultarono dei parametri non convincenti per il dottore e mi fece fare anche l'ecocardiogramma e risultò tutto nella norma. Il cuore è sano mi disse devi stare tranquillo.

In tutto ciò (lo so che sono incongruenti i sintomi), ho come la sensazione di pesantezza alla stomaco che sale e scende per la gola. Ho inappetenza, quando mi sveglio la mattina, appena mi alzo dal letto, sento il batticuore. Una notte di queste mi svegliai con grande appetito e mangiai un'insalta di pomodori con pane e dopo un pò sentii sempre il batticuore (forse ho un pò troppo somatizzato e focalizzato sul cuore tanto da sensibilizzarmi su ogni minima variazione). Ciò mi capita anche quando sto seduto e rilassato e mi alzo. Questo non mi capita in altre situazioni.

Il dottore dice che è ansia perchè dai test effettuati non c'è nessun problema organico. Egli dice che per problemi di identità di stress e problemi che sto attraversando in questo periodo. Io non riesco ad uscirmene fuori perchè questo senso di pesantezza mi sta portando all'esasperazione. Ora sto aspettando il risultato del breath test per vedere se tutto ciò è dovuto al batterio Helicobacter Pylori. Ciò che mi domando ho moltissimi problemi in famiglia, genitori separati in casa che non si parlano perchè immaturi, io devo essere il loro tramite. Non c'è armonia in casa. Dal mio punto di vista personale ogni cosa che faccio non mi va mai bene. In campo lavorativo, scolastico e di amore. Sono turbato perchè queste situazioni le sopporto da molti anni e non mi ero mai sentito così. Sarà che con quella fitta tutte le mie paure sono salite a galle??

Voi cosa ne pensate in merito? Vi ringrazio della disponibilità e spero che tutto vada al meglio perchè devo fare tante cose e questa situazione mi rende meno operativo.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"perchè devo fare tante cose e questa situazione mi rende meno operativo."

"Dal mio punto di vista personale ogni cosa che faccio non mi va mai bene. In campo lavorativo, scolastico e di amore"

Gent.le ragazzo,
il suo corpo sta cercando di comunicarle che c'è qualcosa che non va, che è arrivato il momento di prendersi cura di sé, ne parli con i suoi genitori (anche separatamente se necessario), inoltre un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta potrebbe servirle per rendere consapevoli i suoi bisogni e sviluppare la capacità di esprimere le sue esigenze innanzi tutto a sé e di conseguenza alle persone con le quali ha una relazione significativa.
In bocca al lupo

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
è stata davvero carinissima dottoressa Sabrina. Grazie
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Utente
Utente
il problema è che ho questo senso di pesantezza allo pancia infatti se faccio pressione si sente che è gonfia. Spero tanto che sia infezione da Helicobacter in modo tale che mi curo e riesco a togliere questo nervosismo.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Sono turbato perchè queste situazioni le sopporto da molti anni e non mi ero mai sentito così. Sarà che con quella fitta tutte le mie paure sono salite a galle??"

Gent.le ragazzo,
lei sa bene che il suo nervosismo non dipende esclusivamente da un batterio (qualora ci fosse potrà fare le cure necessarie), ma quella che lei descrive è una situazione piena di condizionamenti è per questo motivo che le suggerivo di iniziare una psicoterapia, in modo da avere uno spazio nel quale poter affrontare la sua sofferenza.
Se si fosse trattato solo di mal di pancia non avrebbe inserito la sua richiesta in questa sezione, ed è a quella richiesta di aiuto che sto cercando di dare una risposta nonostante i limiti ella comunicazione a distanza.
Cordialmente

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Utente
Utente
in effetti ha davvero ragione forse sono io che devo convincermi. Seguirò il suo consiglio. Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile utente,
i sintomi che lei riferisce sono un segnale per dirle che la sua situazione attuale non può continuare in questo modo. Lei avrebbe bisogno di trovare uno spazio per sé e per la sua vita personale. "I miei genitori sono separati in casa e non si parlano...io devo essere il loro tramite".
Sarebbe bene lei si rivolgesse ad uno psicologo/psicoterapeuta che la potrebbe aiutare e recuperare il suo benessere e ad uscire dal coinvolgimento nella relazione dei suoi genitori che lei ha menzionato.

I miei migliori auguri di serenità.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
la ringrazio Dr.ssa Laura Rinella.

Voglio recuperare il mio benessere al più presto perchè andando così mi autodistruggo e non voglio.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
La volontà di recuperare il suo benessere è la sua più preziosa alleata per sostenerla nel percorrere la strada che le abbiamo indicato la collega e io.

Cordialmente
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Utente
Utente
i miei non mi capiscono proprio, non mi appoggiano. Mio padre appena ha sentito dello psicologo ha detto: "e che vuoi stare 3-4 anni a fare terapia?"

Io non so come fare. Mia madre è più comprensiva. Sto vivendo un estate davvero schifosa. Avevo tanti progetti, mi sto davvero innervosendo. Cosa mi consigliate di fare. Vorrei tanto cambiare aria perchè questo ambiente non mi aiuta!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile utente,
se ci si riferisce alla psicoterapia, ne esistono alcune di tipo breve (sistemico-relazionale, cognitivo-comportamentale, strategica breve e altre)il cui percorso non dura anni. Suo padre, forse, si riferiva ad un percorso di tipo psicoanalitico.
In ogni caso si inizia con un primo colloquio (a volte anche due o tre) con l'esperto, durante il quale vengono anche esplicitati alcuni aspetti quali: il tipo di percorso indicato al caso specifico, la sua durata approssimativa, gli obiettivi da conseguire, i costi (questi ultimi se si rivolge ad un esperto privatamente). Tenga presente che può anche rivolgersi al servizio sanitario pubblico (ASL di competenza).
Ciò che le è suggerito ora è di seguire la strada già indicata per il suo benessere attuale e futuro.
Eviti le contrapposizioni in famiglia, se non è possibile ora relazionarsi in modo differente. La decisione spetta a lei.

Di nuovo i miei migliori auguri per la sua serenità.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
La replica di suo padre deriva da un luogo comune che tende ad associare la psicoterapia con la psicoanalisi e quindi con tempi lunghi, ma da molti anni oramai si sono diffusi altri approcci psicoterapeutici che non hanno una durata limitata nel tempo; d'altro canto l'efficacia dei risultati dipende da molti fattori, ma quello decisivo è il rapporto che viene ad instaurarsi tra lei e il terapeuta, non è una mia opinione ma la conclusione alla quale è arrivata la ricerca scientifica fatta negli ultimi trent'anni.
E' comprensibile che lei senta il desiderio di mettere una distanza fisica tra lei e i suoi ma sa bene che non basterebbe questo per cancellare "magicamente" gli aspetti critici di questa situazione,consideri che può rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL per chiedere un colloquio psicologico gratuito, potrebbe essere il primo passo per invertire la tendenza.
Cordialmente
[#12]
dopo
Utente
Utente
Mio padre direbbe lo stesso anche se lo spiegassi per bene. Purtroppo i miei non hanno un'ottima dialettica e non sono mai riusciti a fare dei discorsi profondi con me.
Tutto questo, a livello conscio, lo superavo con le mie forze e sopportando tutto. Ho passato giorni tranquilli fino a quel giorno in cui ebbi quella fitta e da lì sono sorte tutte queste problematiche. Ho perso appetito, una pesantezza allo stomaco che non si toglie e che avverto quando faccio un respiro profondo. Tutte queste cose mi fanno molto innervosire e da una parte riconosco che non ho nulla, ma una parte di me non accetta e crede che sia di natura organica il problema. Secondo me già il fatto che voglio andare da uno specialista, rende ovvia la natura del problema (che forse non riesco ad accettare ancora). Mi riguardo le foto dei giorni precedenti, in cui stavo bene e penso: "che cacchio sto facendo perchè devo stare così, voglio tornare sereno come prima".
Mi scuso se vi sto tediando però questo scrivervi mi rende un pò più tranquillo.

Grazie di tutto e delle parole confortanti che mi state dando.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile utente,
se già scriverci la rende più tranquillo e le dà un po' di conforto, con tutti i limiti che la via telematica impone, può farsi una piccola idea sul giovamento che potrebbe trarre dalla consulenza diretta, che questi limiti non ha.
Non aggiungo altro oltre a quello che ho già espresso nelle risposte precedenti, se non il mio augurio per un sereno cammino di vita.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Tutto questo, a livello conscio, lo superavo con le mie forze e sopportando tutto."

Purtroppo la sopportazione può avere un "prezzo" che con il tempo può diventare insostenibile, si chieda se è questo ciò che vuole davvero...

" una parte di me non accetta e crede che sia di natura organica il problema."

Come vede sta iniziando a mettersi in discussione e questo le consente di ampliare la sua autoconsapevolezza, è un ottimo punto di partenza per un percorso di psicoterapia.
In bocca al lupo.

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille D.ssa Rinella.


Grazie mille Dr.ssa Camplone. Peccato che non sono di Pescara perchè avrei fatto terapia con lei molto volentieri. Spero di trovare uno/a bravo/a dalle mie parti.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Sono sicura che riuscirà a trovare un professionista in grado di aiutarla, il terapeuta è un facilitatore del suo processo di crescita personale ma sarà lei l'attore principale di questo processo.
Cordialmente
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