Problemi sessuali di coppia

Gentile dott./dott.ssa,
sono una ragazza poco meno che trentenne e ho un problema che mi affligge da qualche mese ormai. Sto da un anno e mezzo con il mio ragazzo, ci amiamo e siamo andati a vivere insieme quasi da subito. Il nostro è sempre stato un rapporto molto vivo, grande passione, sentimenti con progetti a lungo termine, ma anche litigi molto frequenti. Abbiamo toccato il picco delle liti qualche mese fa, poi qualcosa in lui è cambiato. Circa da quel periodo non facciamo più l'amore, o molto di rado (cosa inacettabile per due persone con un'intesa sessuale fortissima). Lui dice che non ne sente più l'esigenza, ma ci tiene a precisare che non è diventato un eunuco senza stimoli. Non gli viene da far l'amore. Ho paura che si interessi a qualcun altra, ma lui "non è un quadrupede", ribatte. Detto questo, quando mi sta vicino ha quasi sempre "una reazione", oppure mi tocca spesso il seno e il sedere, mi dice che sono bellissima, che mi ama. Allora non capisco cosa c'è che non va. Lui dice di essersi bloccato dopo quel periodo, e che non crede che sia una coincidenza.
Ora per vari motivi abbiamo divuto lasciare la casa in cui abitavamo, e non penso che la cercheremo insieme finchè qualcosa non cambiarà. Forse dovremmo cercare di stare lontani per un periodo? Magari se gli manco qualcosa si smuove? Sto malissimo, è terribile non sentirsi voluti, soprattutto da una persona che ti ha sempre fatto sentire al centro del mondo. Non che io pretenda che le cose possano tornare come prima, ma così non è normale...ci blocchiamo in tutto, anche nelle coccole. Lui sostiene di stare altrettanto male, dato che non riesce a dare alla persona che ama ciò di cui ha bisogno per star bene.
Il fatto di dovermi separare da lui mi uccide, lo amo e lo desidero. Mi sembra tutto così insensato ed ingiusto. Mi sento impotente. Cosa possiamo fare?
Grazie!
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, leggendo le righe che ha scritto mi ha colpito questa frase:

"Lui sostiene di stare altrettanto male, dato che non riesce a dare alla persona che ama ciò di cui ha bisogno per star bene"

Mi sembra che il "problema" sia differente per lei e per il suo fidanzato: lei desidera avere l'intimità fisica che le manca, e che per lei significa sentirsi desiderata ed "al centro del mondo", ed il suo fidanzato si dispiace perchè non le dà queste attenzioni.

Può capitare, in questi casi, che uno dei due partner si senta in colpa, e che l'altro, seppure in modo indiretto ed in parte inconsapevole, gli attribuisca delle responsabilità. Questo non giova al rapporto, che comincia pian piano a ruotare tutto intorno a questa faccenda, come se il resto finisse sullo sfondo.

Quando lei dice "abbiamo toccato il picco delle liti" cosa intende? Il vostro è un viaggio sereno o navigate in un mare in burrasca? Avete appianato le questioni in sospeso o le avete semplicemente "messe in soffitta"? Se aveste la possibilità economica, andreste a vivere insieme?

In altre parole, il congelamento della passione è l'unico o il più urgente dei vostri problemi?

Cordialmente
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
il desiderio sessuale necessiata di serenità, di complicità e viene nutrito dall'aspetto ludico.
La sessualità è un giardino segreto, dove si comunica attraverso il corpo, è un tempio da concimare, coltivare, proteggere dalle intemperie esterne alla coppia, è un motore importante per consolidare e mantenere in vita un rapporto di coppia.
Coltivare la dimensione ludica della sessualità, nutrire l’immaginario erotico, da adoperare come spezie per la noia coniugale, potenziare l’aspetto della comunicazione all’interno della coppia, equivale a coltivare l’erotismo, per evitare un pensionamento anticipato del desiderio sessuale.
La distanza o le pause non credo aiutino, un terapeuta di coppia, che sia anche sessuologo, si.
Dipanare la matassa emozionale e conflittuale, aiuterà coppia e talamo.
Auguri affettuosi

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Innanzitutto grazie per le tempestive risposte.
Il senso di colpa sicuramente esiste da parte sua, e per quanto io cerchi di non colpevolizzarlo sappiamo entrambi che questo problema parte da lui. Però mi sento di sottolineare che è un macigno che pesa per entrambi, non solo per me che “subisco” la situazione. Anche lui sente che non è una cosa normale, soprattutto per noi. Vorrebbe che le cose cambiassero, “ma non ci riesce”. La sfera sessuale è sempre stata più che importante, anche se un tempo, lo ammetto, qualche volta veniva utilizzata come mezzo rappacificatore, lasciando in sospeso le questioni spinose. Ora andiamo d’accordo, le liti per le piccole e medie incomprensioni avvengono di rado, forse abbiamo un po’ imparato a comprenderci, anche se noto che quando parla delle discussioni passate ci mette sempre una buona dose di rancore (io sono una da sfuriata, poi mi passa, lui tiene il muso per giorni). Ha erto una specie di muro, della serie sono stanco di litigare, stop alle questioni, altrimenti ci lasciamo. Ma da quel momento abbiamo anche smesso di fare l’amore. Non vorrei che passasse il messaggio che il sesso fosse legato ai litigi, non è così.
Riprendere casa insieme non è solo un fatto economico, dato che la paura è proprio quella che il rapporto ruoti intorno a questa questione ormai. Non è più sostenibile dividere un letto ed addormentarsi entrambi con lo stesso pensiero, perciò pensiamo che attualmente sarebbe più negativo che altro. L’idea di un periodo di relativa pausa (anche se non saprei con che tempi e con quali modalità) deriva proprio da questo, magari l’assenza e la mancanza potrebbero smuovere qualcosa in lui. O almeno questo è ciò che mi auguro.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente, se anche il suo fidanzato è d'accordo, potreste chiedere una consultazione di coppia, in modo tale da avere più chiaro cosa sta succedendo.
Spesso il sesso e il potere sono strettamente correlati in una coppia. Questa è solo un'ipotesi, ma se così fosse sarebbe necessario lavorare in prima battuta sulla cooperazione nella coppia e poi sull'aspetto sessuale.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Cosa intende con la questione del potere?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Intendo dire che in qualunque relazione ci sono delle dinamiche. Il potere entra in gioco in tutte le relazioni, perchè noi esseri umani funzioniamo così. Non solo al lavoro c'è chi ha più o meno potere, chi lo vorrebbe ma non ce l'ha, chi ce l'ha ma non sa che farsene, ecc..., ma anche nelle coppie, spesso in maniera inconsapevole.

Una coppia in cui c'è una sana competizione funziona, ma laddove la cooperazione (funzionale e indispensabile anche nel sesso: il piacere condiviso) viene sbilanciata a favore di altre dinamiche cominciano i problemi. Ad esempio va bene un po' di accudimento nella coppia, ma non nel sesso perchè l'accudimento spegne la sessualità.

"Ha erto una specie di muro, della serie sono stanco di litigare, stop alle questioni, altrimenti ci lasciamo. Ma da quel momento abbiamo anche smesso di fare l’amore..."

Mi pare che il Suo ragazzo stia giocando la sua parte, riguardo al potere.
[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Non avevo considerato questo punto di vista.
Ora come ora non so se sarà possibile rivolgerci ad uno specialista.
Lei consiglierebbe un allontanemento temporaneo nel frattempo?

Grazie mille per il suo parere.
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Purtroppo non posso dirle cosa fare, non conoscendola.