Autolesionismo...perchè?

Salve a tutti, ho 20 anni ed è quasi cinque anni che ho pensieri suicidi e di autolesionismo. Quando sono a casa da sola mi metto a piangere e per cercare di smettere mi taglio. All' inizio lo facevo sui polsi e successivamente ho iniziato a farlo sulla pancia. La cosa strana è che dopo che lo faccio mi tranquillizzo, quasi mi addormento e dopo questa crisi per un' ora è come se tornassi " normale ". Se esco con degli amici bevo, sopratutto durante delle feste che organizzano, bevo molto e quando sono triste il primo pensiero è quello di bere qualcosa per tirarmi su. Non mi sento adatta per niente e nessuno, mi sento inutile, incapace e penso sempre che gli altri siano migliori di me in tutto, non ho voglia di uscire e non voglio parlare con nessuno ma so di avere questo problema e al tempo stesso vorrei farmi aiutare. E' come se nel mio corpo ci fossero due " me ", una in conflitto con l' altra. Una vuole essere aiutata e l' altra vuole rimanere in questa situazione. Io non so che fare, non so cosa mi stia succedendo, ho paura, ho pensieri confusi. Ho provato anche a suicidarmi due volte, ma purtroppo sono ancora qui. Ho paura che potrebbe capitare una terza volta, visto che ultimamente ho delle crisi di pianto peggiori rispetto alle altre. Mi sembra di impazzire. Perchè mi capita tutto questo?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza, ti sei spiegata molto bene.

"La cosa strana è che dopo che lo faccio mi tranquillizzo, quasi mi addormento e dopo questa crisi per un' ora è come se tornassi " normale ".

è proprio così, hai la necessità di sentire il tuo corpo, in quanto quello che accade è molto simile a quando ci diamo un pizzicotto per vedere se siamo svegli o se stiamo sognando. Un po' peggio, nel tuo caso, visto quanto ti fa soffrire e i tagli.

Per prima cosa devi rivolgerti a uno psichiatra e a uno psicoterapeuta.

Probabilmente ti è già stato detto, ma quando senti che vorresti tagliarti, prova a mettere del ghiaccio sui polsi o sulla parte.

Tienici aggiornati.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Quando le persone si tagliano, di solito è per due motivi distinti: o per punirsi, o come sedativo. Nel tuo caso mi sembra più calzante la seconda ipotesi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte. Proverò ad andare da uno psichiatra, anche se ho paura di dire ai miei genitori per quale motivo voglio andarci.
Per il Dr. Santonocito volevo dirle che anche secondo me potrebbe essere giusta l' ipotesi del " sedativo ". Sono una persona molto ansiosa e ripensando alle mie crisi mi viene in mente quanto mi agito. Alcune volte non riesco a respirare bene e mi tremano le mani. Infatti dopo che mi sono tagliata inizio a tranquillizzarmi, il respiro diventa regolare e le man smettono di tremare.
Vi ringrazio ancora per le risposte.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Grazie ad una psicoterapia potrai apprendere delle strategie più funzionali per gestire l'ansia.

Saluti,
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)Quando sono a casa da sola mi metto a piangere e per cercare di smettere mi taglio (..)

Gentile ragazza la decisione di tagliarsi è la conseguenza di un processo che non comincia solo dalla voglia di farlo.

prima di tale intenzione vi è un vissuto di dolore e di angoscia e non è certo per smettere di piangere che lo fa ma per difendersi da questo vissuto.
Come afferma il collega, probabilmente come sedativo, visto gli effetti fisiologici che seguono lo stress provocato dal dolore. MA anche questa può essere la conseguenza non voluta poichè, in certe occasioni, queste pratiche vengono utilizzate con lo scopo di procurarsi un dolore fisico attivo che vada a sommergere quel dolore emotivo che ha creato il processo.
La sedazione è la conseguenza finale.
Il rivolgersi ad un terapeuta dovrà essere una tappa fondamentale per risolvere e modificare questo intero processo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Alcune persone, delle quali forse fai parte anche tu, hanno bisogno di sensazioni molto forti per sentirsi in contatto con la realtà. Si annoiano presto, e se non si sottopongono regolarmente a degli eccessi, si sentono vuote e inutili. L'adolescenza poi non fa che esacerbare questa tendenza.

Per queste persone l'aiuto psicologico è importante, per imparare da una parte a non avere costantemente bisogno degli eccessi, e dall'altra per abituarsi gradatamente a godere dei momenti "normali" senza eccessi, in modo da potersi costruire un'esistenza fondata sull'equilibrio, più che sull'instabilità.

Poi un eccesso ogni tanto ci può anche stare, se è un'eccezione.

Cordiali saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Mi viene automatico farmi del male, lo faccio quasi senza pensarci. E' vero ho qualcosa dentro che mi fa star male e non riesco a capire cosa sia. E' iniziato tutto durante l' adolescenza, quando ho conosciuto un ragazzo di cui mi sono innamorata e che ha finito col prendermi in giro, riempiendomi di bugie, diceva di amarmi ma poi altre persone dicevano che usciva con altre ragazze, glielo dicevo a lui, e mi rispondeva dicendomi che non era vero. Mi sono sentita isolata, i miei " amici " non mi capivano, non capivano il mio dolore, io sapevo di amarlo e volevo credere alle sue parole, invece mi sono fatta solo del male. All' inizio piangevo soltanto, successivamente i pianti son diventati sempre piu' frequenti, mi isolavo sempre di piu', non volevo uscire, non volevo andare a scuola. Avevo smesso di mangiare, e se mangiavo qualcosa mi provocavo il vomito. Successivamente è arrivo anche l' autolesionismo. E' stata una serie di cose che mi ha portato a tutto questo. Mi sento psicologicamente fragile, non riesco ad affrontare le cose più semplici, perchè mi sento un' incapace. E per i problemi che ho elencato prima è difficile per me fidarmi delle persone, ho paura di loro. Penso sempre che se una persona è buona con me lo faccia per un secondo fine. Ho così tante cose in testa che non so nemmeno io come potervi parlare di questa situazione. Non sapete comunque quanto sia felice per le vostre risposte, vi ringrazio davvero di cuore e mi scuso se le mail non sono scritte correttamente. Grazie ancora