Ho paura di affrontare di nuovo il dolore fisico

Salve, ho 25 anni e circa 1 anno e mezzo fa, del tutto inaspettatamente, ho subito un'operazione abbastanza delicata: Annessiectomia dx (cistoma di 40 cm di diametro in parte liquido e in parte solido), enucleazione di cisti ovarica sinistra del diametro di 8 cm circa, esame istologico estemporaneo: teratoma cistico. In seguito a questa diagnosi ed operazione, ho sentito un fortissimo dolore e per alcuni mesi la mia vita comunque ha subito delle modifiche, anche a livello psicologico per via dei rapporti che non riuscivo ad avere. Poi mi sono ripresa ed ero anche dimagrita un po, ho effettuato periodiche visite dal ginecologo e tutto era andato bene, finche qualche mese fa ho notato un forte aumento dei peli in ogni parte del corpo e da qui è ripartito il mio disagio e la mia depressione... sono stata dal ginecologo a inizio luglio e mi ha prescritto la pillola Diane per 3 mesi, ma questa non mi ha portato che effetti collaterali (nausea, aumento notevole di peso, sbalzi di umore e ciclo continuo x un mese) e ora che sono alla fine della 3 scatola ho notato anche del tessuto sporgente sulle grandi labbra vaginali, simili a delle creste di gallo.. Sto continuando a contattare il mio ginecologo ma è in ferie e per il momento il mio nuovo partner da circa 2 mesi è molto comprensivo nel non avere rapporti per precauzione. A fine luglio ho fatto anche il pap test, possibile che ancora non mi sia arrivato? Sono molto spaventata! Ho letto varie cose su internet e potrebbe trattarsi di Papilloma Virus, anche se non voglio fare il medico. Ma ho una paura immensa di affrontare di nuovo il dolore e soprattutto nel raccontare tutto a una persona nuova con cui dovrei condividere le gioie e non da subito i dolori... oltre che ai miei, che non fanno altro che agitarmi. Questa attesa è snervante, cosa devo fare? Grazie
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
se ha un rapporto di fiducia con il suo ginecologo forse la cosa migliore è attendere il suo rientro.
I suoi timori sono comprensibili e amplificati dalla precedente esperienza che forse non è stata elaborata, quindi sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeutaper fare dei colloqui di sostegno psicologico, se preferisce una struttura pubblica può recarsi presso il Consultorio familiare della sua ASL.
Ultimo ma non per importanza, è il sovrappeso che andrebbe adeguatamente affrontato con un nutrizionista, insieme al quale possa rivedere le sue abitudini alimentari.
Capisco che può sembrarle particolarmente impegnativo attivare tre tipologie diverse d'intervento, ma è evidente che questi aspetti si condizionano reciprocamente pertanto sarebbe bene non ignorarlo.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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