Rapporto inesistente con mia madre..

Gentili dottori,ho un problema.Ho 21 anni,da Maggio non ci rivolgiamo la parola con mia madre,pur vivendo sotto lo stesso tetto.Il nostro rapporto è sempre stato abbastanza instabile,lei è una donna frustrata e delusa dalla vita che non perde occasione per riversare su di me tutto il suo nervosismo.Io e anche mio padre siamo la sua valvola di sfogo,fa le scenate per le piu' piccole cose,tutto per lei diventa un dramma,ormai mi fa venire l'ansia e il nervoso ogni volta che la guardo,ogni suo movimento mi fa rabbia.A volte se la prende anche coi miei fratelli piu' piccoli,perde subito le staffe per le cose piu' assurde,e li fa star male.Anche quando ci parlavamo non avevamo un vero rapporto,visto che lei è una donna fredda e nevrastenica.Parlavamo,ma sempre mantenendo le distanze.Ora è da Maggio che dopo una litigata per motivi stupidissimi in cui me ne aveva dette di tutti i colori(come al solito) abbiamo cominciato a non parlarci.Io aspettavo(e aspetto ancora)che lei mi riparlasse dimostrandomi almeno un po' di tenere a me,comportandosi da madre normale,ma nulla,lei sta benissimo senza parlarmi.Io non sento il bisogno di parlare con una donna che è capace di non rivolgere nemmeno una parola alla figlia per 8 mesi.Non la sopporto più,credetemi,sono arrivata ad odiarla..odio il suo nervosismo,la sua ansia che contagia a tutti,la sua rabbia repressa che traspare in ogni suo gesto..dentro di me so che è cosi' perchè ha sofferto nella sua vita,ma non riesco comunque a venirle incontro,ho proprio un blocco da questo punto di vista.Provo solo rabbia nei suoi confronti.Non mi ha mai fatta sentire amata,se non quando ero piccola.So che dovrei fare io il primo passo,ma vi giuro che la mia rabbia nei suoi confronti è tale che non ce la faccio,e non sono nemmeno sicura di volerlo fare.Mi dispiace solo per il resto della mia famiglia che soffre per questa situazione..ma non so cosa fare.Anche adesso mia madre non è che dimostra di voler tentare un riavvicinamento,anzi,ogni giorno continua a prendermi a parolacce per ogni cosa,riattizzando continuamente il fuoco.Io ovviamente le rispondo,non riesco a stare zitta..non consigliatemi lo psicologo,non funziona perchè ho provato..lei non ci vuole andare e non collabora.Il fatto è che io per lei sono una delusione sotto tutti i punti di vista,si era creata molte aspettative che io poi ho deluso perchè ho fatto delle scelte che non erano quelle che voleva lei...soprattutto mi pare di aver capito che non le va giu' il fatto che ho lasciato l'universita' e ora non lavoro(per ora)...me lo rinfaccia in continuazione..mi considera una fallita perchè ho pochi amici e non ho un ragazzo..l'altro giorno mi ha pure detto che io sono invidiosa di lei,e sicuramemente intendeva dire che lo sono perchè lei è impegnata(non stiamo parlando di mio padre-il rapporto con lui non va da molto-,ma di un uomo con cui si sta vedendo conosciuto su internet)e io no.Cosa assolutamente falsa,anzi,non voglio diventare come mia madre.Cosa faccio?
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Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 231 12 1
Gentile ragazza lei ha descritto molto bene i motivi del suo disagio nella relazione con sua madre. Alla fine scrive nella sua domanda: cosa faccio? Io adesso le chiedo: quale e' l'obiettivo che lei vuole raggiungere in base a questa sua richiesta?
Nell'attesa porgo cordiali saluti

Dr. Leonardo Fricano Psicologo e Psicoterapeuta
Palermo,Bagheria
tel 091 7721646 cell 393 4271998
www.leonardofricano.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Ovviamente mi piacerebbe riavere un rapporto normale con mia madre,come tutti,anche se ora come ora non la sopporto e lei non sopporta me!Soprattutto perchè la mia famiglia soffre di questa cosa...ero' ora siamo entrate in questa situazione da cui non vedo via d'uscita...e non so quale comportamento adottare,come comportarmi con mia madre!Per questo chiedevo consiglio a voi su cosa fare,io ormai non so come muovermi..grazie!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
la situazione che lei ha descritto meriterebbe l'attenzione di un terapeuta familiare, poiché l'intero nucleo sembrerebbe coinvolto in relazioni disfunzionali nelle quali, pare, nessuno si trovi a proprio agio, anzi.
In particolare, si sofferma e chiede aiuto in merito al difficile rapporto con sua madre descrivendone comportamenti passati e attuali e aggiunge " non consigliatemi lo psicologo perché lei non ci vuole andare e non collabora". Eppure sarebbe davvero utile che vi faceste aiutare. Rivolgersi ad un terapeuta familiare sarebbe funzionale anche a superare l'ostacolo del coinvolgimento di sua madre poiché tale opzione potrebbe risultarle meno colpevolizzante e, in ogni caso, lo specialista interpellato vi potrebbe dare indicazioni in merito.
Nel caso ciò non fosse possibile, sarebbe opportuno che lei stessa si rivolgesse personalmente ad uno psicologo/psicoterapeuta. La potrebbe aiutare a gestire le sue difficoltà, la sua sofferenza e a trovare una via d'uscita in merito alla situazione descritta che, in quanto così delicata e complessa, merita diversa attenzione rispetto ad un consulto on line per i limiti che il mezzo virtuale pone.

Molti auguri per un sereno futuro



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 231 12 1
Gentile ragazza dalla sua risposta si evince che non e' a lei chiaro quale e' l'obiettivo che desidera raggiungere. Così come lei non saprebbe dare delle indicazioni stradali a chi non conosce da che parte desidera andare, allo stesso modo come potrei fornirle dei suggerimenti se lei non ha chiaro il suo obiettivo? Parta da questa riflessione per conoscere dentro di lei quale e' l'obiettivo che desidera raggiungere. In questo modo si costruirà un'importante coordinata che gli dirà momento per momento se i suoi comportamenti,le sue reazioni e le sue
valutazioni, la stanno avvicinando oppure allontanando dalla meta. Con la speranza di esserne stato utile, rimango a disposizione e porgo cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
E' vero,effettivamente non so nemmeno io cosa voglio,e non riesco a capirlo.Forse quello che dovrei riuscire a fare è riuscire a venire incontro a mia madre,capirla di piu' e non condannarla spietatamente come invece sto facendo adesso.Il fatto è che a mente fredda so da cosa deriva il suo essere cosi' carica di rabbia,e quindi questo dovrebbe portarmi ad avere pazienza con lei,a passare sopra al fatto che mi tratta come una pezza da piedi,perchè non è lei che parla,ma la sua frustrazione.Ma c'è qualcosa dentro di me che scatta ogni volta che mi tratta male,non riesco assolutamente a trattenermi,e le riverso contro tutta la mia rabbia.Ecco,da un lato so quale sarebbe la scelta giusta da fare,ovvero dimostrarmi piu' matura di lei,fare io il primo passo,avere pazienza.Ma probabilmente è la rabbia che ho accumulato verso di lei che non mi permette di attuare tutto cio',e mi blocca!Provo rabbia perchè non è la madre che avrei sempre voluto,la madre che invece hanno tutte le mie amiche:affettuosa,gentile,serena...che dimostra di tenere alla figlia continuamente,con le parole,i piccoli gesti.Io invece ho una madre fredda e distante,che non riesce a dimostrarmi di tenere a me nemmeno un po'.So che alla mia eta' ormai dovrei farmene una ragione,ma ancora non ci riesco!Non riesco ad accettare di essere trattata male da mia mamma...non riesco a superare la cosa!
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Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 231 12 1
Da quello che ha scritto e dalle riflessioni che ha fatto io credo che ogni genitore potrebbe essere orgoglioso di avere una figlia come lei; complimenti per la sua capacità di riuscire a guardare oltre e di sapersi guardare dentro per interrogarsi su cosa potere fare per migliore il rapporto.

Spesso gestire le relazioni affettive è sempre molto complicato, ci sono sentimenti forti in gioco e per tali motivi i ritorni affetti sono molto intensi. Questo effetto ci rende molto vulnerabili, in quanto quando abbiamo uno stato d'animo alterato la nostra capacità di reagire e di comportarci è pessima. Per tale motivo ci capita di pensare e fare delle cose che non avremmo voluto. Questo effetto ovviamente vale per lei ed anche per sua madre.

Mi chiedo se questa migliore conoscenza di questo fenomeno unità alla sua capacità di mettersi in discussione, possa generare in lei la capacità di generare comportamenti differenti verso sua madre. Sono certo che se questo dovesse succedere, potrebbe innescarsi un circolo virtuoso da esiti positivi che a questo momento appaiono impensabili.

Con la speranza di avere prodotto in lei delle riflessioni utili, le faccio un grande in bocca al lupo e porgo cordiali saluti
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Ragazza,
la rabbia è spesso l'unico mezzo di cui si dispone per farsi sentire, l'unico strumento utilizzabile per entrare in relazione;
lei sostiene di non parlare con sua madre da Maggio ma dal suo racconto è chiaro che c'è uno scambio che, per quanto sgradevole, è il vostro attuale modo di relazionarvi.

Il punto è comprendere che questo risultato difficilmente è dovuto ad una sola persona dal momento che quando si litiga e ci si insulta si è sempre in due a farlo e, naturalmente, ogni scambio di questo tipo è il presupposto per uno scambio analogo futuro.

Questo per dire che non importa se sua madre non risponde adeguatamente alle prescrizioni terapeutiche, lei non rinunci comunque a ricercare un aiuto in questo senso e vedrà che imparando a vedere i comportamenti di sua madre sotto una luce diversa le sarà più facile reagire in modo diverso e, conseguentemente, produrre delle conseguenze diverse.

In bocca al lupo

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense