Vita sentimentale "intricata"

Gentili dottori,
vi esporrò di seguito la mia vita sentimentale, premettendo che sembra davvero una soap d' oltreoceano.
All' età di 12 anni nella mia classe venne una nuova compagna, S., che si trasferì nel mio paese dopo la morte del padre. Con lei instaurai, sebbene non fin da subito, un rapporto di amicizia. Cominciammo a frequentarci, per poi diventare migliori amiche. A 13 anni a scuola conoscemmo due ragazzini più piccoli di un anno, A. e M., due cugini. Cominciammo a frequentarci tutti e quattro e diventammo buoni amici. S. manifestò subito interesse per M., il quale però non ricambiò mai questo sentimento. S. diventò morbosamente attaccata ad M., per lei divenne un' ossessione vera e propria. Cominciò a tartassarlo di squilli, telefonate, lettere ma M. si mostrò sempre disinteressato a lei. A 15 anni S. fece un gesto estremo: tentò il suicidio. Questo le provocò non pochi problemi fisici e psichici. Il padre di S. soffriva di schizofrenia. S. viveva con i nonni, la zia e la madre e durante la sua convalescenza fu molto "viziata". Verso i 17 anni S. propose a M. (che all' epoca aveva 16 anni) di fare sesso. S. consumò con lui la sua prima volta d' amore, mentre M. lo fece con lei solo per "scoperta" e "curiosità", non per reale interesse. Dopo l' atto, S. chiese a M. se fossero fidanzati, ma M. le rispose di no. Questo fece piombare S. nello sconforto. Invitò altre volte M., il quale non declinò affatto le proposte sessuali. S. mi raccontò l' accaduto in parte e io ricordo che rimasi allibita: avevo sempre nutrito un pò di interesse nei confronti di M. e questo mi lasciò perplessa. In quel periodo mi misi con A., col quale non ci fu niente oltre i baci. Eravamo ancora adolescenti. La mia storia con A. finì in meno di un anno, ma mi lasciò un segno indelebile. Io e A. continuammo a frequentarci da "amici", nonostante i nostri sentimenti e nonostante mi avesse lasciata lui. Passarono gli anni, finchè S. mi confessò che a 18/19 anni, mentre io ed A. ci frequentavamo ancora e stavamo per rimetterci assieme, aveva fatto sesso con A. alle mie spalle. Questo mi lasciò attonita, scioccata: entrambi mi avevano tradita. Allorchè io meditai "vendetta": colpire entrambi mettendomi con M. cugino di A. e amore impossibile di S.. Ne parlai con M. che di buon grado accettò. Da una semplice farsa il nostro diventò qualcosa di serio, cosi ci siamo messi assieme e lo siamo tuttora. A. e S. reagirono male. M. dal canto suo negò di aver avuto quella esperienza sessuale a 15 anni con S., perchè aveva capito che era una cosa sbagliata di cui si vergognava. Me lo confessò in lacrime, dopo anni. Qualche giorno fa, ho saputo da A. che suo cugino M. ha fatto "sesso in tre" con A. e S., a 18 anni(un anno prima che io e M. ci mettessimo insieme. La cosa mi ha lasciata sconvolta, perchè M. mi sembrava un ragazzo a modo, che non avrebbe mai fatto una cosa simile. Ho chiesto a lui se fosse vero e, anzichè negarle a priori, mi ha risposto che non ricorda...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
qual'è la sua domanda?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dr Rinella,
non avendo più avuto a disposizione caratteri per continuare, lo faccio ora.
Tutto ciò mi da fastidio, non riesco ad andare avanti. E' come se il mio passato non voglia lasciarmi, mi sento ancora molto ferita. Continuo a non riuscire a farmene una ragione, infatti non riesco ad avere un rapporto sessuale con il mio ragazzo. Sonoa ancora vergine e ogni volta che lui mi si avvicina mi viene in mente quello che ha fatto.
Perchè lui continua a dire di non ricordare anzichè rispondere chiaramente con un si o un no?! Non si può dimenticare di aver avuto una storia "a tre".
Io lo credevo un ragazzo tranquillo, lontano da questi atteggiamenti. Che forse io lo abbia "idealizzato"?!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
dando un'occhiata anche a suoi precedenti consulti, appare probabile che lei non riesca ad avere fiducia in questo ragazzo.
Da quel che espone il vostro rapporto non è nato su buoni presupposti e, nonostante sia diventata una storia seria, sembrerebbe che la vostra coppia sia rimasta in qualche modo "ferma" rispetto al passare del tempo. Pare che la vostra modalità di relazionarvi si basi su alcune dinamiche difunzionali che continuano a riprodursi.
A mio parere, le possibilità rispetto al suo "non riuscire ad andare avanti" sono due: rivolgersi personalmente ad uno psicologo/psicoterapeuta per riuscire a fare chiarezza dentro sé anche in merito al suo rapporto oppure rivolgersi ad un terapeuta di coppia per affrontare le vostre problematiche di relazione in modo efficace.

Cordialmente