Fidanzata insicura, gelosa e dipendente da me.

Buongiorno,
Ho 23 anni, ho una ragazza di 21, stiamo insieme da circa un anno e mezzo. Inizialmente le cose tra di noi andavano bene, a parte qualche insicurezza da parte mia (sono rimasto scottato dalla mia prima storia, e faccio fatica a lasciarmi andare), ma con il passare del tempo sono peggiorate sempre più, e adesso stanno diventando insostenibili.
Col passare del tempo lei ha cominciato a volermi vedere per forza sia al venerdì che al sabato, mentre prima uno dei due giorni lo passavamo coi rispettivi amici (abitiamo lontani io e lei, e lei non ha ancora preso la patente, quindi se vado da lei difficilmente poi riusciamo ad incontrarci coi miei amici). E' stata una cosa graduale, perchè fin dall'inizio ho cercato di mettere in chiaro che per me, soprattutto a quest'età, era importante mantenere una vita anche al di fuori del partner, cosa su cui era d'accordo anche lei. Però poi nei fatti ha sempre messo me davanti a tutto ciò che riguarda la sua vita (era disposta a far saltare qualsiasi cosa per vedere me). Parlando con lei, ha "confessato" che per la sua gelosia e possessività lei non sopporta che io esca con i miei amici senza di lei, in particolare se ci sono altre ragazze. E non è solo una questione di gelosia, è più una questione di "se gli altri chiamano le loro morose perchè io non devo venire?", e il motivo è che io non riesco a passarla a prendere e riportare a casa, perchè abita troppo lontano. E poi, in ogni caso, lei tende sempre a fare dei discorsi "assolutistici" del tipo: "tutte le volte che c'è X, allora vengo con te". In più piano piano mi ha impedito di scrivere su facebook (per quanto non fossi un grandissimo utilizzatore) perchè non sopporta che altre ragazze scrivano o commentino quello che scrivo, ha voluto vedere cosa scrivevo alla mia ex (ci siamo sentiti qualche volta anche mentre stavamo già insieme, perchè ci siamo lasciati in buoni rapporti), adesso non vive senza di me, mi vorrebbe sempre vedere, e dice che i giorni in cui non ci vediamo non hanno senso, e aspetta solo i giorni in cui stiamo insieme. In pratica cerca un rapporto con me come potrebbe avere una bambina con un proprio genitore. Ha frequentato 2 psicologi e una psichiatra, perchè concorda con me con il fatto che il suo atteggiamento sia sbagliato, ma adesso vuole rinunciare perchè dice che non le serve. Si scusa sempre con me per com'è fatta, e io so che è sincera e che quello che la muove a fare così è il grande dolore che ha per la propria gelosia che le fa perdere il controllo. Io sto cercando di aiutarla, ma mi sento soffocare, vedo molto meno i miei amici, mi sento soffocare, mi sento in colpa perchè mi sento sempre in dovere di aiutarla, sento che senza di me non ce la fa e contemporaneamente vorrei riuscire ad avere una mia vita, e non sentire il peso di dover essere il suo unico motivo di vita. Non so come fare per aiutarla, e non vorrei arrivare a lasciarla, ma sento che così non sono felice (se volete aggiungo info, non ho più spazio)
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"cerca un rapporto con me come potrebbe avere una bambina con un proprio genitore"

Probabilmente la relazione si è impostata in questo modo e la cosa che la complica ulteriormente è il tuo vissuto (ti senti soffocare, quindi non va bene).

Che cosa vuol dire che gli specialisti non aiutano la tua ragazza? Non ha avuto beneficio in alcun modo?
Tu che cosa vorresti fare?
Se rifiuti di vederla venerdì e sabato lei cosa fa? e tu come reagisci?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Se questo rapporto sono più le cose che ti toglie di quelle che ti dà, hai il diritto di tirartene fuori, se è questo che vuoi. Se la ragazza ha bisogno di cure è dagli specialisti che dovrà ottenerle. Una relazione che si trasforma in un'illusione di psicoterapia è comunque difficile che possa durare a lungo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo
I tentativi di modificare l' altro, anche se amorevoli e mossi ai fini di salvare il legame, solitamente non riescono e non apportano grandi modifiche.
La gelosia, quando travalica e da sana si trasforma in patologica, solitamente corrode anche il piu' saldo del legami, facendolo diventare asfittico e parassitario.
Valuti lei se ci sono li estremi per rimanere nel rapporto.
Le allego un articolo sulla gelosia,
Saluti

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1894-gelosia-sana-o-patologica.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, innanzitutto grazie per le vostre celerissime risposte, penso che la cosa più intelligente sia rispondere separatamente ad ognuno di voi:

per la dott.ssa Pileci:
"Che cosa vuol dire che gli specialisti non aiutano la tua ragazza? Non ha avuto beneficio in alcun modo?
Tu che cosa vorresti fare?
Se rifiuti di vederla venerdì e sabato lei cosa fa? e tu come reagisci?"

La mia ragazza dice che ognuno degli specialisti a cui si è rivolta è giunto alla conclusione che il suo problema è la gelosia/possessività, che probabilmente risiede ai suoi problemi famigliari (padre assente, che la trascurava fin da piccola, ecc.), e che nonostante ciò nessuno le è riuscito a spiegare il MODO con cui superare questa cosa. Lei ha piena coscienza di avere un problema, ma non sa come fare per superarlo. Io penso che magari potrebbe essere utile uno psicoterapeuta specifico, come un cognitivo-comportamentale, sbaglio? Sto andando un po' a tentoni, per quello che posso sapere...
Se mi rifiuto di vederla sia venerdì che sabato, o in generale se non faccio quello che vuole, non succede niente di particolare se non il fatto che lei sta male, ma veramente male, e di conseguenza io mi sento in colpa perchè non voglio che lei stia così...e rinuncio a fare quello che vorrei perchè dico "lei sta peggio di quanto starei io se rinunciassi a queste cose, quindi per ora rinuncio...". Però per me non va bene così...

per il dott. Santonocito
non so neanche io quello che voglio fare in questo momento, perchè io ci tengo molto a lei e le voglio molto bene...dall'altra parte però questa situazione mi opprime. Il brutto è che io ho parlato con lei di questa cosa, e lei è fondamentalmente d'accordo con me, sa di avere un problema, prova a "concedermi" le cose che le chiedo, ma poi non resiste e scoppia...Anche io sono molto giovane, ed ero abituato a dividere il mondo in categorie, tipo "buoni" e "cattivi", e ho sempre pensato che una ragazza che ti tratta così faccia parte delle cattive, e che quindi sia da lasciare. Però questa situazione mi spiazza, perchè io so che lei non lo è, e che lei soffre quanto me per questa situazione, e mi sembra assurdo che il nostro rapporto possa finire pur essendo entrambi d'accordo su quale sia il problema...non riesco a credere che non si riesca a risolvere, ma è quello che sta succedendo.

per la dott. Randone
infatti è quello che sto facendo, sto valutando se ne valga la pena, e ora come ora io non riesco a pensare che sia una buona cosa il terminare la relazione, perchè quando siamo insieme stiamo bene, abbiamo molto in comune, ci divertiamo, e poi mi piace com'è lei quando è una persona "normale". E' quando non siamo insieme che perde il controllo, e non la riconosco più...

Scusate per la lunga risposta...

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le problematiche di gelosia, infatti emergono quando si vive la distanza, non il quotidiano.
Chi soffre di gelosia, non riesce a vivere la distanza emozionale e fisica dall'oggetto d'amore e, sprofonda nell'angoscia del tradimento.
Saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"nessuno le è riuscito a spiegare il MODO con cui superare questa cosa. Lei ha piena coscienza di avere un problema, ma non sa come fare per superarlo..."

E' vero quello che dici.
Comprendere il problema e analizzarlo non vuol dire RISOLVERLO.
Si può essere molto bravi ad analizzare ogni sfaccettatura di una situazione e a vedere un problema da diverse angolature, ma questo non equivale a risolverlo.
Pertanto c'è bisogno di un trattamento diverso, dal momento che quello erogato fin qui sembrerebbe non funzionare per la tua ragazza.

Tra l'altro è verosimile ipotizzare che, con il papà assente e poco propenso a rassicurare e a fare da base sicura per la figlia, si sia instaurato un certo tipo di fiducia da parte della tua ragazza nelle relazioni. E questo potrebbe renderla così spaventata da diventare ipercontrollante.

Tuttavia, ciò che sarebbe utile è proprio prendere le distanze da questo tipo di schema cognitivo e comportamentale che mette in atto (inconsapevolmente). E' possibile modificare questi schemi (ad es. "lei è fondamentalmente d'accordo con me, sa di avere un problema, prova a "concedermi" le cose che le chiedo, ma poi non resiste e scoppia") fino a un certo punto e in modo graduale.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è molto efficace per raggiungere questi obiettivi. Fin qui che tipo di lavoro psicologico ha fatto la tua ragazza?

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Anche io sono molto giovane, ed ero abituato a dividere il mondo in categorie, tipo "buoni" e "cattivi", e ho sempre pensato che una ragazza che ti tratta così faccia parte delle cattive, e che quindi sia da lasciare. Però questa situazione mi spiazza, perchè io so che lei non lo è
>>>

È un'ammissione che ti fa onore, perché significa che stai crescendo. Diventare adulti significa imparare a non pensare troppo in termini di bianco e nero.

I problemi relazionali, d'altronde, hanno tipicamente questa forma: SO che le cose così non vanno, ma SENTO di non essere capace di cambiarle. Per questo non bastano le spiegazioni per risolverle. È necessario agire e fare delle esperienze mirate, che conducano a SENTIRE le cose in modo diverso. Prima si sente una cosa, poi la si sa spiegare.

Una terapia comportamentale, ma secondo me ancor più una sistemico-relazionale (o strategica, essendo questa di derivazione sistemica) potrebbe aiutare la tua ragazza.

Cordiali saluti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Cercherò di proporle di fare questo tipo di percorso psicoterapico, anche se so che adesso forse non sarà facile...nel frattempo io come mi devo comportare? Devo darle quello che vuole? O mi devo opporre? Io non so come fare, ho anche paura che non vada bene assecondare sempre le sue richieste, d'altro canto vedo che soffre...non so cosa fare, è una situazione complicata...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
La situazione è complicata, e potrebbe essere difficile per te riuscire a sbloccarla. Per questo ti stiamo suggerendo di ricorrere a uno specialista. Questa è la cosa che dovresti fare nell'immediato.

Il problema della tua ragazza ti sta mettendo in una situazione in cui ti senti male se le dai retta e ti senti male anche se non gliela dai, ossia una situazione patologica, o quanto meno disfunzionale. Perciò dovete farvi aiutare da un esperto.

Cordiali saluti