Aiutare una persona ansiosa

Salve
spero di saper spiegare il problema per il quale Vi chiedo aiuto e vi ringrazio anticipatamente per le Vostre risposte.
Da un pò di tempo frequento una ragazza, con lei sto molto bene e anche lei sta bene con me, almeno questo ha detto non solo a me ma anche ad amici comuni.
Tuttavia, era da un pò di tempo che lei non viveva una storia d'amore e si era creata un suo equilibrio, anche se dal mio punto di vista molto precario visto ciò che è successo.
Infatti, da qualche giorno lei è andata nel pallone, si è rotto in poco tempo quel precario equilibrio che si era costruita e si è fatta assalire dalle paure e dalle ansie in una maniera indescrivibile. La sua confusione è tale che non riesce più a capire se la nostra storia deve avere un futuro o no.
Inizialmente mi aveva detto che voleva stare un poco da sola, io ho dall'altro canto rispettato questa sua decisione con un "silenzio forzato". Da qualche giorno abbiamo ripreso i contatti ma ancora so che non è serena e non so come comportarmi.
Vorrei da voi un consiglio su come comportarmi, su come aiutare una persona così oppressa dall'ansia tanto da impedirle quasi i rapporti umani ed evitare che lei decida di interrompere questa storia solo per delle paure e tornare in quella dimensione in cui si trovava prima di conoscere me.
Grazie per il Vostro aiuto
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
è necessario costruire un rapporto di fiducia e questo non può che avvenire gradualmente e con tempi diversi da parte di entrambi, se la sente di affrontare questo percorso?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amico,

è sempre difficile stare accanto a qualcuno che soffre per motivi psicologici, che si tratti di ansia di o depressione o di altri disturbi.

Lei potrà dare un vero aiuto alla sua ragazza se parlerà con lei dell'opportunità che si faccia aiutare da uno psicologo, dal momento che la sua vicinanza è sicuramente importante, ma non può essere risolutiva se nella vita di questa persona è presente una quota di ansia tale da farle vivere come una grave minaccia tutto quello che altera il precario equilibrio che si è costruita.

Che lei sappia non è mai stata seguita da nessuno per questi problemi?
Il modo in cui lei ne parla mi fa pensare che il problema sia iniziato molto tempo fa, e che la recente fase di equilibrio transitorio sia stata appunto solo un momento di calma passeggera in un panorama tutt'altro che sereno.
E' così?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte
come ben fa evidenziare la Dott. Massaro, il problema non è nuovo ma è il risultato di alcuni anni. So che lei è stata in cura per un pò di tempo da uno psicologo, anzi credo voglia riprendere. Infatti, vi è stata qualche giorno fa e il dottore era contento perchè son venute fuori queste emozioni. Questo equilibrio non penso sia una calma passeggera ma anzi un lungo periodo. Poichè tutto è crollato in poco tempo, la cosa l'ha fatta andare in confusione
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Quando un problema d'ansia non viene risolto permane: può non dare segno di sè per periodi più o meno lunghi per poi riemergere, spesso in concomitanza con qualche cambiamento importante o con un periodo di stress.
La sua ragazza ha fatto bene a riprendere la psicoterapia e penso che lei farà il suo bene se la sosterrà in questa decisione e durante il percorso psicologico.

Tanti auguri ad entrambi, se vuole ci aggiorni sulla situazione!
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dopo
Utente
Utente
Volevo aggiornarvi su questa situazione
Abbiamo parlato in questi giorni, io e la mia ragazza, e si è capito che lei non vuole chiudere questa storia, con me sta bene, così come io sto bene con lei. Come si suol dire "ci vuol provare".
Ciò che la frena è la paura di non sapere cosa accadrà domani, se questa storia durerà a lungo, per sempre, o se finirà presto. Paura di scoprirsi non innamorata. Paura di deludermi. Paura di farci del male.
Non so quanto queste paure possano essere giustificate, sicuramente possono essere comprese.
al momento si è deciso di continuare, perchè le domande sono state fatte e adesso per trovare una risposta bisogna continuare questo rapporto.
vi chiedo ancora cosa posso fare per darle sicurezza e aiutarla a farle capire che queste paure vanno affrontate per poterle superare e non lasciarsi soffocare da esse.
Grazie per il Vostro aiuto
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Questo genere di dubbi ossessivi saranno sicuramente trattati all'interno della terapia che la sua ragazza ha appena ripreso.
Si tratta di pensieri che derivano dall'ansia di non poter controllare tutto e dalla necessità di avere delle certezze assolute: è difficile che lei possa fare qualcosa di più rispetto ad "esserci" e a starle vicino.
Da un certo punto di vista anzi le si potrebbe consigliare di dirle che non è più disposto a parlare di questi argomenti, perchè la ricerca di rassicurazioni finisce con l'alimentare ulteriormente i dubbi e le domande (in pratica si tratta di un meccanismo ossessivo che si autoalimenta, e che non si placa quando la persona riceve le rassicurazioni che ha chiesto, dal momento che il vero problema risiede altrove).
Potrebbe dirle che parlarne non fa che aumentare l'ossessività e che deve discuterne con lo psicologo, dal momento che da parte sua lei le ha dato le risposte che poteva darle e che cerca di fare il suo bene aiutandola a non alimentare ulteriori dubbi e domande.
Non so se mi sono espressa chiaramente, in parole povere darle corda non è un modo di aiutarla, ma di comunicarle che i dubbi (ossessivi) che ha sono legittimi e quindi degni di risposta e trattazione.
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dopo
Utente
Utente
Salve
anche se non sono obbligato, sentivo l'esigenza di comunicarvi l'epilogo di questa storia.
Come detto nel post precedente, avevamo ripreso a parlare, qualche giorno fa abbiamo parlato di queste sue paure e ansie e alla fine si era deciso di darci tempo, di vedere come sarebbero andate le cose continuando a frequentarci, perchè comunque insieme stavamo bene, c'era un buon feeling, riuscivamo a capire le sensazioni che provava l'altro per esperienze di vita simili.
Tuttavia lei ha deciso di chiudere, in preda ad una crisi d'ansia e soffocata dalle domande e dalle paure. Invece di fare quel passo che le avrebbe permesso di superare queste paure e dare loro una risposta, positiva o negativa, ha preferito allontanare l'elemento che ha provocato l'ansia, cioè io.
Inutile dire che la cose fa molto male per come è finita. Avrei preferito che questa storia finisse per "motivi di coppia" e non fosse frenata dalla paure (a mio giudizio infondate) e dalle ansie.
Però non posso decidere per gli altri e quindi non posso che accettare la sua decisione, anche ritenendola sbagliata.
Un caro saluto e grazie per i vostri consigli

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi spiace. Visto che la ragazza ha cominciato a farsi seguire da uno psicologo può essere che torni sui suoi passi quando riuscirà ad arginare i pensieri ossessivi, perchè non è tanto lei come individuo ad essere "l'elemento che provoca ansia", ma credo lo sia la situazione di coppia, indipendentemente da chi sia il partner.
Non so se lei le ha comunicato disponibilità a riprendere la storia in futuro: questo dipende ovviamente dai suoi sentimenti e da cosa si sente di fare, ma se crede può provare a tenere ancora aperta questa possibilità.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.sa Massaro
le sue riflessioni sono corrette.
il problema non sono io, ma la situazione di coppia, questa "nuova vita" che ha turbato il suo equilibrio e a cui non era preparata, anche se, come mi ha detto, era alla ricerca proprio di una storia d'amore e di una persona come me.
Come le ho detto più volte, questi problemi sono sorti ora con me, ma si ripeteranno la prossima volta con un'altra persona, sino a quando non deciderà di affrontarli. E per affrontare questo tipo di ansie non può che lasciarsi andare in una storia d'amore.
Le avevo già dato tempo per riprendere un pò le redini della sua vita, ma con una frase fatta mi ha detto che non è giusto che mi tenga legato, che io aspetti i suoi tempi, che, come lei dottoressa ben sa, non sono quantificabili.
Io ho lasciato la mia porta aperta, e la lascerò aperta per un pò...spero che cambi idea.
Grazie ancora per i suoi preziosi consigli
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Certo, anche lei non può restare in attesa a tempo indeterminato.
Spero che la situazione cambi, se vuole ci faccia sapere se ci sono novità.
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