Un ansia che alle sue origini è apparsa

Cari dottori oggi sono qui a chiedervi un consulto, ma piu che lo stesso anche un sostegno morale in riferimento al sintomo che fra poco vi esporrò. Da qualche periodo, per l esatezza 6 mesi soffro di ansia, un ansia che alle sue origini è apparsa per una banalita, ma adesso si è concretizzata diventando una vera paura che mi rende la vita difficile e mi tormenta la mente di mille domande e perchè, adesso mi spiego meglio, un giorno mentre ero tranquillamente in palestra ad eseguire degli esercizi mi venne un capogiro e un senso di sfiacatezza, cosi andai a casa, nei giorni seguenti mi venne un forma di intossicazzione che all inizio era diciamo incubata e mi portava solo un forte mal di testa poi sono venuti i classici sintomi che ho curato con antibiotici e farmaci vari, fino qui tutto apposto, solamente che nei giorni a seguire i sintomi dei giramenti di testa si susseguivano forse perchè in quel periodo mi sentivo in ottima forma e mi ero un po fissato psicologicamente, perchè dopo vari esami quali: esami del sangue, radiografie al tratto cervicale, al cranio, curva glicemica e quant altro nn usciva nulla.Piu i giorni si susseguivano piu aumentavano i sintomi dell ansia fitte al petto, mancanza di respiro quindi mi stavo generando come dire un circolo vizioso senza che avessi alcun sintomo organico verio e propio, da ieri ad oggi l ansia con fitte al petto ecc ecc, è quasi svanita perchè ho saputo da me stesso controllare il mio corpo, gestire le mie paure ed essere consapevole di nn avere nulla di grave o cosa, solamente che vorrei ritornare alla vita di prima e nn ci riesco ero un tipo energico svolgevo molteplici attività fisiche adesso ho un po di paura come faccio a farla diminuire?....ho la paura imminente e questa è quella che piu mi terrorizza di diventare pazzo di uscire di senno, di nn riconoscere piu le persone a me care, come posso affrontare dottori tutto questo, gradirei ascolare un vostro parere oltre un consiglio di una visita apropiata, voglio tornare alla vita di prima, e nn essere tormentato da questi sintomi costantemente aiutatemi e rispondete grazie, Cordiali Saluti.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile ragazzo,
nei mesi scorsi le è più volte stato consigliato da vari medici di questo sito di rivolgersi ad uno specialista per avere una diagnosi precisa e poter così cercare il modo di stare meglio.
Ha effettuato nel frattempo dei colloqui con psichiatri e/o psicologi?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
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dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
No dottoressa, ad essere sincero no e da ignorante le spiego pure il perchè, quando vado da uno specialista di norma quasi tutti i medici concluderanno la visita sottoponendomi ad una terepia mirata all uso di farmaci quali ansiolitici e altra roba del genere, io sono contrario all uso di farmaci anche se delle volte indispensabili e fonte di rimedio a molti malesseri, ma credo sempre da ignorante,specifico, che vadino a riparare il problema all istante ma per questo tipo di disturbi non vadino a contribuire alla guarigione totale perchè alla cessazzione degli stessi i sintomi si manifestino di nuovo, anzichè mirare ad altre terapie ascoltando il paziente stesso, non vorrei criticare l operato di nessuno specialmente di persone qualificate e professionali come voi che giorno dopo giorno offrono la loro conoscenza e operano con molta professinalità nei riguardi dei pazienti, pero mi è capitato per esperienza, Dr. Paola Scalco, che i dottori non si soffermano piu di tanto all ascolto della spiegazione del sintomo del paziente ma zac subito mirano al farmaco che vada a contribuire a placare il cerchio dei sintomi spiegati, sarà di certo contraria alla mia considerazione, ma gradirei una Sua risposta, grazie.

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
probabilmente può essere utile ricordarle la differenza tra psichiatra, che essendo medico può prescrivere farmaci (ma il suo intervento non si esaurisce certo in questo), e psicologo, che non è laureato in medicina e pertanto ha proprio l'impossibilità di farlo e la sua terapia è quella dell'ascolto e della parola.

Facendo io parte della seconda categoria, non posso dirmi completamente contraria alla sua considerazione.
In parte può essere vero che, a volte, con i farmaci il problema non si risolva alla radice, però in alcuni casi sono indispensabili per poter placare i sintomi che ostacolerebbero un proficuo lavoro psicoterapeutico, perciò possono essere dei validi alleati per andare nella direzione della soluzione. Spesso infatti psicologi e psichiatri lavorano in modo integrato portando avanti una co-terapia per cercare i risultati migliori.

Nella sua situazione non può ancora sapere se sia o no necessario assumere dei farmaci in quanto non ha ancora avuto una diagnosi.
Io le consiglierei intanto di fare qualche colloquio con uno psicologo, che valuterà la necessità o meno di un parallelo invio ad uno psichiatra. In ogni caso, anche se le venissero prescritti dei farmaci, la decisione ultima al riguardo spetterebbe comunque a lei.

La invito inoltre a cercare nel sito i vari articoli che trattano dei differenti approcci e orientamenti in psicoterapia, in modo da scegliere quello più adatto a lei.

Saluti.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Grazie per l articolata risposta alla mia richiesta, mi è stata disponibile e di aiuto Dr.ssa Paola, La ringrazio molto quindi lei mi dice prima di avere una visita da uno psicologo per vedere e valutare la relativa terapia da eseguire?......
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro ragazzo,

andando da uno psicologo sosterrai alcuni colloqui, magari integrati da test, che serviranno per valutare il quadro complessivo e la storia del sintomo.
Al termine farete il punto della situazione e lo psicologo ti esporrà qual è la sua proposta di trattamento ed eventualmente ti dirà se ritiene utile che tu ti sottoponga a visita psichiatrica per valutare anche l'opportunità di integrare percorso psicologico e farmacoterapia (che comunque è necessaria solo in certi casi e che deciderai tu se seguire o meno).

Quello che penso non ti sia chiaro è che farsi seguire da uno psicologo significa sostenere una serie di colloqui per un certo periodo di tempo, e non fare semplicemente una visita come se andassi dal medico.
Penso che ti sarà molto utile prendere questa strada perchè il problema è relativamente recente e tu sei giovane, quindi hai buone possibilità di risolvere tutto.

Ti faccio tanti auguri,
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dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Grazie dottoressa, a risentirci Le faro sapere.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Aspettiamo tue notizie!
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