Mi sento sola perchè da tutto quello che sento in giro credo di essere io l'unica a non avere

Non so davvero da dove cominciare... il problema sostanziale è mancanza di desiderio sessuale, non in questo periodo ma da sempre. Certo c'è stata alternanza di periodi migliori o peggiori, ma in generale con i vari partner che ho avuto (ora ho un marito) non ho mai avuto un gran desiderio e spesso mi forzo per non far soffrire chi mi sta vicino. E' come un'invasione della mia intimità che in certi momenti non riesco proprio a tollerare. So che dovrei andare da un professionista e sviscerare il problema, ma non ci riesco, continuo a rimandare e mi ritrovo sempre allo stesso punto. Anche solo per scrivere qui sto facendo un enorme sforzo e lo faccio solo perchè voglio molto bene a mio marito. Questa situazione poi scatena dei sensi di colpa verso mio marito, paura di essere sbagliata e inadeguata, fino ad arrivare ad una profonda triestezza e anche purtroppo all'allontanamento da lui in senso fisico.
Potrei citare una serie di ragioni, per esempio la timidezza, la difficoltà a lasciarmi andare, l'educazione cattolica, una prima volta probabilmente sbagliata perchè non ero pronta, ma il punto è che individuare le possibili cause non mi aiuta, autoanalizzarmi non mi è di alcun giovamento. Io vorrei solo sapere cosa posso fare per stare meglio, per lasciarmi andare, per concedermi senza mille paranoie, per vivere la sessualità in maniera serena e per superare questo preblema che mi porto dentro da sempre e che mi fa stare tanto male.
Sono sicuramente una persona che ha lottato molto per trovare il suo posto nel mondo, per sentirsi accettata e per superare la timidezza, ho dovuto sempre dare il meglio per avere un minimo di attenzione e così pretendo sempre molto da me stessa, devo essere brava sul lavoro, devo essere una brava cuoca e una brava casalinga nonchè una brava figlia,sorella,zia ...
ma oramai da tempo sto bene e l'insicurezza non c'è quasi più, mi sento amata dalla mia famiglia, da mio marito e dagli amici cari di sempre.
Continuo a pensare al fare l'amore e mi scatta un senso di rifiuto, non mi va mi dico, e così vado avanti giorno dopo giorno, soffrendo io, mio marito e compromettendo la nostra vita di coppia.
Mi chiudo in me stessa, mi sento sola perchè da tutto quello che sento in giro credo di essere io l'unica a non avere desiderio sessuale! non mi va di parlarne nemmeno con le amiche più care perchè sono piuttosto riservata su questi argomenti e anche perchè non so spiegarmi nè dare una motivazione a tutto ciò.
Anche con mio marito nei primi anni ne parlavamo ma ora non più, lui si è arreso a questo lato di me, lo ha accettato, se lo fa bastare!
Non posso andare avanti e devo trovare il modo e la forza di risolvere il problema.
se sorgesse questo dubbio: a me piacciono gli uomini, su questo non ho dubbi.
che altro dire? grazie anche solo per avermi ascoltato.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
"So che dovrei andare da un professionista e sviscerare il problema, ma non ci riesco, continuo a rimandare e mi ritrovo sempre allo stesso punto.
ma il punto è che individuare le possibili cause non mi aiuta, autoanalizzarmi non mi è di alcun giovamento"

Gentile signora,
è proprio come dice lei, ma il fatto che si sia rivolta a noi è già il primo passo.
Per questo le suggerisco di non rimandare ancora nel rivolgersi allo specialista.
In linea generale, per problematiche a livello sessuale, esclusi eventuali problemi di tipo organico attraverso un'indagine ginecologica, occorre guardare altrove.

Lei dice
"soffrendo io, mio marito e compromettendo la nostra vita di coppia... anche con mio marito nei primi anni ne parlavamo ma ora non più, lui si è arreso a questo lato di me, lo ha accettato, se lo fa bastare!"

A mio parere sarebbe indicato rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta di coppia (indicato l'orientamento sistemico-relazionale) per affrontare in modo idoneo e in un contesto protetto, facilitante e non giudicante le difficoltà che ha esposto e poter ritrovare benessere personale e coniugale.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

l'assenza di desiderio sessuale è un problema molto diffuso: non si basi su quello che sente in giro, perchè piuttosto che racconti reali è decisamente più facile sentire racconti iperbolici che poco hanno a che vedere con la verità.

Non è chiaro se lei desidera o no un cambiamento, se lo stato delle cose la fa soffrire o se non penserebbe nemmeno che ci sia un problema se suo marito non ne stesse soffrendo.
Il lungo elenco di "devo" comprende anche qualche dovere in quest'ambito?
Se è così non mi meraviglio che le manchi sufficiente motivazione per chiedere aiuto, visto che sta forse salvaguardando l'unica area in cui riesce ad essere sè stessa e a resistere alle pressioni esterne su cosa deve e non deve fare.

In ogni caso le possibilità sono 2: si può rivolgere ad uno psicologo individualmente, per lavorare sulle cause dello scarso desiderio che ha già individuato (l'analisi è solo il primo passo, ma non è sufficiente), oppure potete richiedere una consulenza di coppia.
Non ci sono altre soluzioni: la "quantità" di desiderio non è la stessa per tutti, e i problemi sorgono quando la differenza fra 2 partner è tale da creare un disagio.
Non si può quindi dire che lei sia "sbagliata", ma che potete cercare di impegnarvi per acquisire un diverso equilibrio, e che questo potrebbe essere ottenuto mediante un intervento psicologico.
Prima di contattare uno psicologo è però necessario che lei chiarisca a sè stessa che motivazioni ha e quali risultati vorrebbe ottenere, perchè mi sembra che abbia le idee ancora un po' confuse al riguardo.

Cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Signora,
l'ascolto putroppo non aiuta, ma lo scrivere di sicuro, è il primo passo verso la consapevolezza delle sue difficoltà.
Il disturbo da lei descritto, necessita di una "diagnosi differenziale", per poter comprendere dal punto di vista clinico, se nasconde altre disfunzioni sessuale pregresse( come dolore sessuale, anorgasmia coitale.....),problematiche ormonali,difficoltà nei contronti dell'intimità,disfunzioni sessuali del suo partner, impoverimento dell'immaginario erotico, oppure problematiche di coppia.
Quando e se desidererà lavorare su questa sua difficoltà, potrebbe effettuare un percorso che le regalerà gioia, ritrovata intimità e salute di coppia.
Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
alla D.ssa Rinella: la ringrazio per l'esortazione, ma mi creda se le dico che in tanti anni non ci sono riuscita e non credo che troverò la forza di farlo ora. Complice la paura di spendere troppo, di non riuscire ad aprirsi con un estraneo e poi trascinare mio marito in sedute di coppia.. non lo so ma credo sia un problema mio e non suo.

al Dott. Massaro: quello che ha scritto mi ha toccata davvero. Sì certo lo vivo come l'ennesimo dovere perchè so bene che l'intimità e la complicità sessuale è fondamentale in una coppia e non voglio perdere l'amore di mio marito. Ma desidererei tanto poter vivere questo aspetto in maniera serena, anche giocosa, vorrei poter prendere l'iniziativa senza sforzo e lasciarmi andare. E' vero che principalmente mi preoccupo per mio marito e se fossi da sola non sentirei la mancanza di nulla ma è anche vero che probabilmente il sesso mi piacerebbe di più se lo vivessi diversamente! o almeno credo.
E' forse vero che questa sfera è l'unico aspetto in cui posso essere me stessa senza permettere a nessuno di forzarmi ai vari doveri, ma perchè deve essere necessariamente caratterizzata da un rifiuto, da un no? insomma perchè diventa un dovere? perchè non può essere un piacere, una cosa bella anche per me? è questo che mi fa sentire sbagliata.

alla D.ssa Randone: la sua risposta mi da molte speranze. Sarebbe molto più facile se questo problema fosse determinato da cause diverse dalla psiche! questa possibilità non l'ho mai presa in considerazione (spero di non aggrapparmici anche!). Parla di un percorso, può essere più chiara per cortesia?

Ringrazio tutti voi per le vostre competenti risposte senz'altro di aiuto e ancor di più per i vostri auguri.
Potreste in qualche modo indicarmi quelche tecnica o consigli per rilassarsi e lasciarsi andare, scollegare il cervello e non farsi sopraffare da ansia e paure?
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51
Gentile Utente,

Alla sua età non si può lasciare indietro un problema così importante.
Ci vuole un po' di psicoanalisi. Potrà farla con uno psicoterapeuta ad indirizzo analitico. E arrivare nelle profondità della propria psiche e coglier i motivi di questa sua "repulsione" o "noncuranza".

Una domanda mi preme farle. Ci provo, ma non creda che poi da lì riuscirebbe ad entrare senza aiuto di un professionista nelle pieghe del suo animo.
La domanda è questa: da piccola, che lei sappia o possa ricordare, il sesso le è apparso come un'espressione di vita da scartare e proibita? Ha subito molestie, anche se non fisiche?

Forse ci risentiremo.

Cordiali saluti e molti auguri.

[#6]
dopo
Utente
Utente
Dott. Vita, ha ragione e razionalmente lo so, ma non è facile prendere una simile risoluzione.

"psicoterapeuta ad indirizzo analitico" ovvero?

Non si preoccupi non ho simili pretese, comunque sì, fin da piccola il sesso è sempre stato un taboo, non se ne parla quindi non esiste. come dicevo sopra l'educazione cattolica che purtroppo molto spesso si associa al bigottismo ha determinato questa percezione nella mia mente. Molestie fisiche assolutamente no, ma la mia prima volta è stata un pò improvvisa, inconsapevole e non mi sono nemmeno resa conto che stavo arrivando a quel punto tanto ero ingenua. dopo sono piovuti i sensi di colpa e la difficoltà nel confessare la cosa (sono credente praticante) che è continuata nel corso degli anni perchè finchè non si è sposati... la solita solfa che tutti conosciamo.
Probabilmente la cosa mi ha condizionato, di questo ne sono cosciente perchè mi veniva detto ogni volta che non dovevo farlo, ma non credo il problema sia tutto lì!
e poi anche se fosse quella la causa, che fare ora?

grazie!!!
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Signora cara,
nessun esercizio fai da te, potrebbe alleviare la disfunzionale alleanza tra corpo e cervello, amplificata dall'ansia e dall paura, un percorso di psicoterapia individuale o di coppia, sicuramente si.
Le suggerisco, come prima tappa, una visita ginecologica, che di sicuro comprenderà dei dosaggi ormonali. Raramente, esistono casi di calo del desiderio sessuale, correlati ad un basso livello di testosterone, ormone del desiderio.......
Il desiderio, nasce nella mente, nel corpo e nel cuore.
Sempre cari auguri
[#8]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
nel condividere pienamente la risposta della collega dr.ssa Randone, sottolineo che le sue difficoltà non sono risolvibili con il fai da te.

Lei ha esposto rilevanti elementi della sua storia personale, ma anche di coppia, tra loro interrelati.

Dice anche: <se fossi da sola non sentirei la mancanza di nulla …probabilmente il sesso mi piacerebbe di più se lo vivessi diversamente.>

Appunto signora, lei non è sola e anche la dimensione sessuale di coppia si costruisce in due, appartiene e coinvolge entrambi e, così come racconta lei, di questo non si parla con suo marito da tempo, in una condivisa non esplicitazione del problema.

Ma forse ha ragione lei nell’avere timori a scoperchiare la pentola in un modo o nell’altro: continuare ad addossarsi colpe sembrerebbe in linea con i suoi doveri personali e coniugali (ma è solo una mia personalissima ipotesi che potrebbe essere del tutto fallibile).

Di nuovo auguri




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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"E' forse vero che questa sfera è l'unico aspetto in cui posso essere me stessa senza permettere a nessuno di forzarmi ai vari doveri, ma perchè deve essere necessariamente caratterizzata da un rifiuto, da un no?"

Perchè in tutti gli altri ambiti sente il dovere di dare agli altri quello che si aspettano da lei, e in quest'ambito probabilmente si sente sotto la pressione delle ennesime richieste di qualcuno, suo marito, e dice "no!" invece che dirlo ad altri in altre situazioni.

Al di là del sintomo specifico penso che dovrebbe lavorare sul perfezionismo e sull'incapacità di dire no, e concordo con il dr. Vita sul fatto che una terapia psicoanalitica le potrebbe essere utile.

E' vero che esistono esercizi di rilassamento, come il Training Autogeno, ma qui non stiamo parlando di rilassarsi: stiamo parlando di un eccessivo senso del dovere e forse di riuscire a sintonizzarsi sui suoi bisogni e i suoi desideri, invece che su quelli degli altri.
Capisce che questo non è attenuabile (solo) rilassandosi: quando sentirà meno obblighi e doveri si sentirà anche più rilassata.

Le auguro di trovare la motivazione necessaria a lavorare su di sè per riacquistare la serenità, in tutti i campi.
[#10]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51


Gentile Utente,

Quando si vive la propria religiosità in modo rigido, si può subire una censura troppo forte delle proprie esigenze sessuali, tanto da giungere ad una vera e propria cesura delle proprie pulsioni che, peraltro, né organicamente né psicologicamente possono e devono essere combattute e represse sino a starci male. Gradualmente le pulsioni vanno accettate e guidate verso forme di soddisfazioni che non devono eccedere, ma nemmeno devono essere contenute in modo innaturale e lesivo per la propria persona, il proprio Io e il proprio Sé.

Le faccio tanti auguri e la saluto cordialmente.