Ansia e rapporti interpersonali

genitili dottori
soffro di disturbo ossessivo compulsivo e da un punto di vista specifico sto progressivamente meglio da quando ho iniziato a prendere farmaci e iniziato la tcc. le ossessioni sono meno intense e mi lasciano un pò più libero. esaminando l'altra faccia della medaglia, i rapporti interpersonali che comunque esercitano un feedback sulle ossessioni non vanno tanto bene. è da quando ho cambiato terapia aggiunto fevarin 100 e scalato anafranil da 225 a 150 (troppi effetti collaterali) tremo costantemente e questo mi crea disagio perchè alcuni me lo fanno notare e fanno "battutine" e anche se non sempre e con chiunque mi innervosisco e minaccio di alzare le mani anche se non lo faccio mai e cerco di controllarmi
mi chiedo e questa domanda la rivolgo a voi gentili dottori che comunque conoscete la dinamica sociale standard
posso riferire a qualche amico di soffrire di un disturbo d'ansia e se si in quali termini e in quale modalità. vi chiedo questo perchè ho sempre avuto diffidenza riguardo questa "rivelazione" perchè ho paura che gli altri mi giudichino male
vi ringrazio e cordialmente vi auguro buona giornata
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile utente,

parlare ai suoi amici del disturbo di cui soffre è una scelta che può fare solo lei in ragione di quale reazione si attende da loro.
Se vuole farlo perchè smettano di rivolgerle battutine deve prima considerare che tipo di persone sono, se può aspettarsi o meno comprensione da loro.
Magari inizi a parlarne con chi sente più vicino per poi decidere se farlo sapere anche ad altri.
La sua preoccupanzione è che la considerino un malato o c'è dell'altro?

Riguardo agli effetti collaterali dei farmaci è opportuno che parli al medico che glieli ha prescritti per valutare costi e benefici della terapia ed eventuali aggiustamenti.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Le consiglio di discutere del suo dubbio anche con lo psicoterapueta con cui sta lavorando, affinchè anche questa parte della sua difficoltà diventi oggetto di riflessione.

Un saluto.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
ha capito perfettamente dott.catellan seguirò il suo consiglio
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