Ansia per l'animale domestico

Salve,
ho sempre voluto un gatto ma non l'ho mai preso perchè vivevo con altre persone o in monolocali. Adesso vivo in un bilocale e ho deciso di adottarne uno. L'ho trovato facilmente tramite conoscenze e l'ho portato a casa. Ha due mesi ed è molto vivace.
Prima di prenderlo ho pensato molto alle conseguenze: cosa fare quando vado in vacanza, i costi per veterinario, pappa, etc.
Adesso che ho il gatto in casa ho molti dubbi. Mi sento ansiosa, stressata. Il gatto starnutisce e ho paura possa essere malato (per questo ho già parlato col veterinario e lo porterò a far visitare). Il gatto morde i cavi del pc e ho paura che possa rimanere fulminato.
I costi sono più alti del previsto e devo rinunciare ad alcune cose per me.
Mi sembra che il gatto sia una perenne fonte di ansia, invece di farmi bene con la sua compagnia.
Sto iniziando a pensare di darlo via, ma mi dispiacerebbe, gli voglio bene e mi sentirei una fallita.
Non riesco a capire cosa mi prende. Da piccola avevo un gatto che adoravo, ma mio padre non lo sopportava e lo lasciava uscire in strada, dove è stato investito ed è morto...
Questo piccolo gattino adesso ha solo me, la notte non vuole dormire da solo e mi cerca sempre... mi fa ridere e vorrei tenerlo, ma questa angoscia che provo non mi fa godere del piccolino...
Da una parte sono pentita di averlo preso. Prima lo volevo tanto, pensavo che mi avrebbe fatto compagnia e che sarebbe stato il mio compagno di vita e adesso ho solo ansia e paura. Ho anche paura che, se dovrò lasciare questa casa a scadenza contratto, dovrò affidarlo a un gattile... e sarà dopo tanti anni insieme e mi farà stare molto male...
Vi prego di aiutarmi a capire cosa mi succede e a superare quest'angoscia... continuo a ripetermi che devo solo abituarmi alla sua presenza, vivendo sempre da sola non sono abituata a convivere con un animale...
mi chiedo anche cosa farei se un giorno dovessi avere un figlio...se non riesco neanche a tenere un gattino?
Accetto tutti i vostri preziosi consigli perchè vorrei tenere questo gattino... in fondo il mi piace tanto e mi fa sorridere quando fa cose buffe o quando mi fa le fusa...
Grazie anticipatamente
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
prima dell'arrivo del gattino lei aveva lo stesso atteggiamenti ansiosi, tendenza ad anticipare le conseguenze delle situazioni magari riguardanti altri ambiti della sua vista?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amica,

un gatto è sicuramente impegnativo da gestire perchè, anche se non dev'essere accompagnato fuori più volte al giorno come i cani, si installa nella casa facendone il proprio territorio e decidendo come disporre di stanze e oggetti che incontra sul proprio cammino.
Di conseguenza per alcuni aspetti si comporta come un essere umano testardo ed egocentrico, e per convivere con lui bisogna essere disposti ad accettare che non ubbidirà mai come un cane e che assumerà determinati atteggiamenti per averne essenzialmente qualcosa in cambio - atteggiamenti che a volte noi umanizziamo, ma che in realtà sono strumentali al raggiungimento dei suoi obiettivi.

Forse lei sta considerando questo gattino come se fosse un bambino più che un animaletto, e si sta ponendo dei dubbi che sarebbero più adeguati alla nascita di un figlio:
"Questo piccolo gattino adesso ha solo me, la notte non vuole dormire da solo e mi cerca sempre... mi fa ridere e vorrei tenerlo, ma questa angoscia che provo non mi fa godere del piccolino..."

Si ricordi che se si comporterà con lui come se fosse una persona, lui reagirà di conseguenza e diventerà capriccioso, rivendicando la sua costante presenza e vendicandosi con dispetti di vario genere se non otterrà quello che vuole.
Per questo deve essere educato fin da piccolo secondo quanto lei potrà farsi spiegare dal veterinario: credo che parte della sua angoscia derivi dal fatto che questa esperienza è nuova e lei non sa bene come comportarsi, perciò facendosi spiegare come è meglio gestirlo potrà affrontare questa parte del problema.

L'altra parte è questa:
"Sto iniziando a pensare di darlo via, ma mi dispiacerebbe, gli voglio bene e mi sentirei una fallita"
"mi chiedo anche cosa farei se un giorno dovessi avere un figlio...se non riesco neanche a tenere un gattino?"

Un neonato non morde i cavi del computer e non invade una casa come fa invece un gattino, non crede?
Non sono eventualità paragonabili, e il rischio di considerare questo cucciolo come un bambino consiste anche nel considerare questa esperienza una sorta di prova generale di maternità, nulla di più lontano dalla realtà.
Se rinunciasse non sarebbe affatto una fallita, sarebbe una persona responsabile se si rendesse conto che l'impegno è eccessivo e lo desse via ora che è ancora così piccolo e che non faticherà ad essere accolto in una nuova famiglia (cosa che sarebbe molto più complicata fra qualche mese).

Stia quindi tranquilla, si faccia spiegare come educarlo e se si rende conto che non era quello che desiderava non lasci passare troppo tempo prima di collocarlo presso nuovi padroni!

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie tante dei consigli. In effetti ho la tendenza a voler pensare prima alle conseguenza delle cose, forse per essere preparata ad ogni eventualità, ma mi rendo conto che non è possibile e che gli imprevisti accadono.
Oggi siamo stati dal veterinario che è stato molto rassicurante e mi ha dato delle indicazioni da seguire.
Ha perfettamente ragione: devo stare tranquilla e lasciare che le cose seguano il loro corso, senza farmi prendere dall'ansia.
In fondo oggi mi sento meglio, mi sto abituando a questo pelosetto.
Grazie
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Bene, se si sente già più tranquilla vedrà che riuscirà a trovare un equilibrio nella nuova "vita a due".
Se vuole ci faccia sapere come procede la storia, e tenga sempre presente che questo è il momento giusto per dare al gattino delle regole e per insegnargli cosa può fare e cosa no, oltre che per abituarlo anche a stare da solo per evitare che le faccia dei danni quando dovesse assentarsi più del solito.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie della disponibilità. Vi farò sapere.
Buon lavoro.
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