Mi è venuto un attacco di panico 3 settimane fa, sul posto di lavoro

Buongiorno
ho chiesto recentemente Vs aiuto, e mi è servito. Ho un'ulteriore domanda da porvi: mi è venuto un attacco di panico 3 settimane fa, sul posto di lavoro. Da allora continuo ad avere sempre paura, alla stessa ora. come se mi aspettassi che debba per forza risuccedere. E' normale tutto ciò? Anke il resto della giornata non è tranquillissimo, ma in questi minuti è sempre più che mai un momento altamente ansioso. Chiedevo solo cosa ne pensate, se è una reazione normale e soprattutto, sapendo che sto bene fisicamente, come mai continuo sempre a temere il peggio ogni volta, in questi momenti? E' come se volessi convincermi che devo per forza stare male, come se mi dicessi: "fra 5 minuti succederà, preparati". Per di più ora mi sto anche fissando con l'alimentazione. Cioè, premetto che mangio in modo abbastanza sregolato, di solito, principalmente in pausa pranzo in ufficio (effettivamente, poco prima del "fatidico orario") dopo mangiato mi sento (credo normalmente) appesantito. Tutto ciò mi crea paura e ansia. Cosa ne pensate? Spero in una Vs celere risposta.

Grazie mille a tutto il vostro fantastico staff che in questi momenti è sempre stato molto d'aiuto.
Andrea
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Andrea,

è perfettamente normale che chi ha provato l'esperienza di un attacco di panico in seguito tema che l'episodio si ripeta, per quanto sia cosciente che si tratti di un evento di natura psicologica e che la propria salute fisica sia buona (questo ovviamente dopo essersi sottoposto a visita medica).

Il rischio per chi non corre ai ripari è che il panico si ripresenti, ma anche che l'ansia che può affliggere più in generale la persona, come una presenza di fondo, aumenti e peggiori, e che si presentino altri sintomi che portano a tentativi disfunzionali di riprendere il controllo sulla propria vita e sul proprio corpo (cosa che forse a lei sta capitando con l'alimentazione).

E' importante che capisca che se la situazione è questa non può uscirne da solo, ma deve chiedere un aiuto per evitare che le cose si complichino.
Convincersi di non essere malato e che si tratta "solo" di eventi di natura psicologica non è infatti sufficiente, come lei stesso sta verificando sulla sua pelle, a risolvere il problema.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
si tratta di ansia anticipatoria sulla quale è possibile intervenire efficacemente attraverso un percorso di psicoterapia che le consenta di mettersi in discussione e individuare strategie funzionali ad un'adeguata elaborazione del suo vissuto, al fine di attivare un processo di cambiamento e non solo la riduzione del sintomo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie. Avevo già fatto un anno da una psicologa, molto brava, smettendo poi di mia iniziativa considerandomi "guarito" (le sedute sono terminate a febbraio/marzo 2010). Da alcune settimane invece è come se fossi tornato a 2 anni fa, all'inizio dei miei primi intensi momenti di forte ansia. E mi sento ancora più un fallito, a pensare che l'anno di psicoterapia non è quindi servito a nulla, dato che sta reiniziando tutto un'altra volta...
[#4]
Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile utente, riprendere la sua terapia potrebbe essere un buon modo per tentare di placare le sue ansie.
spesso può accadere di considerarsi "guariti", perchè si sta meglio, si riescono a fare cose che prima non riuscivano...ma il percorso di separazione dal terapeuta è un momento molto delicato, che contempla il reciproco accordo.
ci tenga informati e per ora la saluto con cordialità.

Dr. Luigi Gileno

[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non penso che non sia servito a nulla, credo invece che non sia stato sufficiente.
Ha smessso con decisione unilaterale o la psicologa era d'accordo?
[#6]
dopo
Utente
Utente
Rispondo alla Dott.ssa Massaro dicendo che effettivamente la decisione è stata solo ed esclusivamente mia. Avendo tante altre spese e un lavoro precario, non potevo più permettermi econimicamente la spesa settimanale (18€ di ticket a visita,a volte 2 sedute per settimana). Ciò, unito al fatto che mi sentivo meglio e quindi mi dispiaceva parecchio investire altri soldi (e soprattutto altre ore di permesso dal lavoro) mi ha fatto prendere la decisione di smettere.
Sarei certamente interessato a ricominciare, data la mia situazione presente, ma mi piacerebbe trovare, se esiste, qualcuno che possa ricevermi in serata, dopo il lavoro, e possibilmente non esageratamente costoso..
[#7]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ha detto bene, si tratta di un investimento sulla sua salute presente e futura.
Può provare a contattare altri professionisti della sua zona per continuare il lavoro lasciato a metà, la maggior parte di noi lavora anche in orario serale quindi questo problema è facilmente risolvibile.
[#8]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)Da allora continuo ad avere sempre paura, alla stessa ora. come se mi aspettassi che debba per forza risuccedere. E' normale tutto ciò? (..)
gentile utente ha mai sentito parlare di condizionamento? in quel concetto c'è una parte di risposta, per il resto l'aspettativa dell'evento non fa altro che prepararla ad accoglierlo ed ecco che l'ansia dell'attesa, man mano, assume le caratteristiche del panico. Paradossalmente il vero artefice dell'evento è lei.
Un terapeuta può aiutarla ad interrompere il tutto.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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