Mancanza di autostima

Salve, scrivo perchè ho da un pò preso coscienza di un disagio che sta iniziando a condizionarmi troppo la vita. Premetto che ho avuto un'adolescenza piuttosto burrascosa per vicende familiari e sentimentali piuttosto difficili, che comunque inizialmente hanno consolidato la mia autostima dato che nonostante tutto sono riuscita ad essere forte per superarle e aiutare chi mi stava vicino. Poi è arrivata la scelta dell'università,mi sentivo sfinita dal periodo appena passato e per me rappresentava la possibilità di ripartire da zero e avere un pò di serenità lontana da casa. Sotto le pressioni ho però sbagliato la mia scelta, sentendo crescere sempre di più la mancanza di coinvolgimento verso ciò che faccio. Nel corso degli anni il sottile senso di insoddisfazione è cresciuto diventando un peso insopportabile che mi ha portato verso una costante insicurezza, ansia per tutte le mie scelte,momenti di sconforto verso il futuro. Dentro di me non mi sono mai perdonata per non aver cambiato le cose come volevo. Se normalmente tutti questi sensi di colpa riesco a combatterli cercando di avere fiducia e mantenere una buona idea di me, trasmettendo anche agli altri un'immagine forte e sicura, tutto si distrugge quando inizio a sentirmi coinvolta in una relazione: tutte le volte parto con un atteggiamento aggressivo e distaccato,che dall'esterno viene interpretato come carattere forte, ma che dentro di me è dettato dalla paura di non essere interessante e di attirare solo per il mio aspetto fisico. A lungo andare però,come cresce il mio coinvolgimento e i miei sentimenti, cresce anche un senso di inadeguatezza, con la convinzione che quella persona prima o poi verrà delusa scoprendo che non valgo niente. E' un pensiero che non riesco a controllare, pur consapevole razionalmente che è del tutto assurdo. Cerco in tutti i modi di contrastarlo, ma è una battaglia contro se stessi che fa diventare l'amore la mia peggior angoscia e crea il circolo vizioso di continue delusioni che non fanno altro che alimentare la sensazione di sconfitta e il senso di vergogna che provo verso me stessa, ripercuotendosi anche in tutti gli altri ambiti della mia vita. Non mi riconosco più...sono sempre più confusa e incapace di focalizzare dove sta davvero il problema, se devo intervenire o se semplicemente sono problemi legati alla mia crescita che un giorno si sistemeranno da soli. Sono comunque stufa di tutto ciò: il mio obiettivo è sempre stato fare le cose con passione e creare rapporti fatti di amore,rispetto e complicità, il giusto contrario di ciò che ho respirato nella mia famiglia...ho però la sensazione di andare dalla parte opposta.
Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
È probabile che il tuo problema abbia a che vedere con un bisogno estremo di controllo. Ti senti a tuo agio nelle situazioni che riesci a controllare, ma quando si sconfina nelle vicende affettive e sentimentali, dove per stare bene il controllo bisogna anche perderlo, il tuo senso di sicurezza (ma sarebbe meglio dire la tua illusione) crolla e ti senti senza difese.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
forse è giunto il momento di fermarsi un attimo, non a recriminare su tutto quello che non è andato e non va, ma programmare un lavoro di fondo su se stessa, al fine di trovare serenità e qualità di vita.
cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<la possibilità di ripartire da zero e avere un pò di serenità lontana da casa>>

<<creare rapporti fatti di amore,rispetto e complicità, il giusto contrario di ciò che ho respirato nella mia famiglia...>>

Gentile ragazza,
da quanto racconta, la sua storia di vita familiare ha avuto e continua ad avere un peso notevole nella (mi passi l'espressione) "economia emotiva" della sua vita attuale.
La sua precisa analisi introspettiva denota l'abitudine a "leggersi" e avere già, come Lei dice, razionalmente chiaro quale sia il circolo vizioso che si viene a creare.

Ciò che forse risulta più difficile è trasformare la battaglia che ora fa CONTRO se stessa in una battaglia PER se stessa, in modo da comprendere e modificare quelle emozioni e quegli stati d'animo che ora le danno l'impressione di andare nella direzione opposta a quella desiderata. Tanti ne cita: senso di inadeguatezza, delusione (in entrambe le varianti "io che deludo" e "io che sono delusa"), angoscia, sconfitta, vergogna....
Ritengo che sia proprio su queste che debba focalizzare il suo lavoro, per raggiungere il suo obiettivo di <<fare le cose con passione e creare rapporti fatti di amore,rispetto e complicità>>, meta che è giusto che una ragazza della sua età persegua.

Cari auguri.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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