Trauma infantile

Credo di non aver superato un trauma infantile, in pratica io e mio cugino all'età di 7-8 anni ci siamo toccati, ricordo sempre quella scena, non sono mai stato fidanzato, come posso superare questo trauma?
Ho amici, esco tranquillamente, ho una vita sociale attiva ma non riesco ad aprrocciare una donna, probabilmente dovuto a questo trauma.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amico,

lei e suo cugino siete coetanei?
Quello di cui lei parla è un gioco esplorativo che molti bambini fanno tra loro, senza che abbia dei significati sessuali in senso "adulto" e di solito privo di conseguenze.

Ripensando a quello che è successo cosa la turba?
Pensa che il suo orientamento sessuale possa esserne stato influenzato?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile utente il rapporto causa effetto trauma-difficoltà di approcciare le donne può essere semplicemente una costruzione dovuta al tentativo di cercare il capro espiatorio della propria difficoltà relazionale.
Come dice la collega il ricordo la turba? le crea angoscia? all'epoca è stato disturbante? se non c'è nulla di tutto questo non cerchi fantasmi e si concentri su come superare il problema attuale, anche con l'aiuto di uno specialista che si occupi di psicologia delle relazioni.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
Gentile Dr. Massaro,
io e mio cugino siamo coetanei, lui è sposato da circa 1 anno, oggi quella scena non mi crea disagio, forse in passato si, non so di preciso se questo mi abbia influenzato, ma il ricordarmi della scena può avermi segnato. All'epoca l'episodio non è stato disturbante creava piacere, l'abbiamo fatto credo un paio di volte non di più, non ricordo con esatezza perchè è trascorso tanto tempo. Con lui non ne ho mai parlato e praticamente siamo cresciuti insieme, fatto le stesse scuole,stesse amicizie con la differenza che lui si è fidanzato 2 volte io mai, e le ragazze non mi sono mai mancate, cioè son un bel ragazzo e di opportunità ne ho avute ma ho sempre rinunciato forse dovuto a ciò o alla forte timidezza, non saprei.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Concordo con il parere del collega, è più probabile che la sua idea del trauma sia una giustificazione a posteriori, una razionalizzazione del fatto che non riesce ad approcciare le ragazze.

La nostra mente funziona in modo che quando non sappiamo la risposta a una domanda, tendiamo a trovarla in quella che è più a portata di mano, anche quando non è vera. Meglio una risposta sbagliata che nessuna risposta, specie se si è ansiosi e se si tratta di una domanda importante.

È indicato il ricorso a uno specialista psicologo/psicoterapeuta che l'aiuti a sbloccare la sua ansia relazionale.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Si comincerò domani un primo incontro da uno psicologo, la cosa che mi fa stare male e l'ansia e la paura di non riuscire a superare questo problema, credo di essere una persona solare, che riesce a stare con tutti anche con le donne, ma non in maniera intima.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non mi è chiaro in quale modo secondo lei il presunto trauma avrebbe influenzato il suo rapporto con le donne: può essere più chiaro su questo punto?
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dopo
Utente
Utente
Potrebbe avermi bloccato perchè findanzandomi avrei dovuto "svelare" questo trauma e la cosa mi ha creato imbarazzo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
i bambini in fase di crescita, spesso giocano ad esplorarsi vicendevolmente ed i cugini, sono quelli più a portata di mano.
Non è assolutamente certo che le sue difficoltà di oggi, correlino o siano frutto del presunto trauma del suo passato, la ricostruzione a posteriore che lei ha fatto degli eventi, può rappresentare una valida copertura alle difficoltà di adesso.
Se l'evento le crea disagio ed un blocco relazionale, valuti l'ipotesi di una consulenza de visu ed eventualmente una psicoterapia.
Inoltre, un possibile fidanzamento, non rappresenta un evento catartico del proprio passato, può sempre decidere di tenere per sè le sue zono d'omba psichiche e di non condividerle con la sua potenziale fidanzata.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Potrebbe avermi bloccato perchè findanzandomi avrei dovuto "svelare" questo trauma e la cosa mi ha creato imbarazzo.
>>>

E chi ha stabilito che tale rivelazione debba per forza essere fatta?

No, io credo che se lei non fosse timoroso nei confronti delle donne, a prescindere da ciò che le è capitato in passato, appena trovata una ragazza che le piace le andrebbe appresso senza farsi troppe domande.

In ogni caso l'idea per cui per risolvere i problemi dell'oggi si dovrebbe scavare nel passato è sorpassata e in molti casi inutile. Quando finalmente riuscirà a concedersi il piacere di andare con una donna, poco le importerà degli eventi passati.

Cordiali saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente già il fatto che lei lo stia arbitrariamente definendo trauma gli sta attribuendo un valore patogeno per il quale qualche effetto negativo( secondo la sua interpretazione) deve darlo. la conseguenza è che lo vive come tale e reagisce a questo in modo negativo.
Quando metterà in discussione il fatto che di traumatico non c'è nulla forse riuscirà a concentrarsi su ciò che nel presente è più utile fare.
saluti
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dopo
Utente
Utente
Siete stati chiarissimi, la cosa che mi spaventa è che di punto in bianco mi sento depresso e vuoto, come se la mia vita fosse inutile eppure ho i miei amici, faccio un lavoro in continuo contatto con il pubblico (lavoro in un negozio di informatica) e molti clienti mi ritengono socievole e simpatico. Ho grosse difficoltà a parlare di me, mi vergogno, ho paura di non essere all'altezza, di essere giudicato male, di deludere qualcuno, mi sento a disagio.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Questo disagio, eventualmente potrebbe esser dovuto ad altre ragioni, magari ad una bassa autostima.
Ad ogni modo, visto che sta per incontrare il Suo psicologo, è meglio parlarne di persona col Collega.

Un cordiale saluto

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La depressione e il senso di vuoto che sta sperimentando sono sani, perché le segnalano che qualcosa non va. È perfettamente logico sentirsi vuoti, se a 31 anni non si è mai stati con una ragazza. Amici, lavoro e socievolezza vanno più che bene, ma la sessualità e il legame intenso con un'altra persona sono bisogni ancor più basilari e importanti.

Perciò resta valido, se possibile ancor di più, il suggerimento di parlare di queste difficoltà con lo psicologo.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Non vorrei sembrare monotono, la mia paura più grande è quella di non riuscire mai a trovare una ragazza e formare una famiglia perchè mi chiedo, se non ci sono riuscito finora non ce la farò mai.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Nemmeno noi vorremmo sembrare monotoni, ed è chiaro che questo problema per lei è centrale, ma deve parlarne di persona con uno psicologo psicoterapeuta. Da qui non possiamo intervenire direttamente per lenire il dolore e la sofferenza delle persone, non funzionerebbe e in ogni caso non possiamo farlo. Deve decidere di affrontare il problema di persona, con uno psicologo.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Inizierò a breve una seduta da uno psicologo, ma le dico sicneramente che parlarne mi ha già fatto stare meglio. Grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Le paure si affrontano, per superarle. Nominarle e basta non è terapeutico.
La Sua paura di non trovare una donna, insieme alla comprensione dei Suoi atteggiamenti che Le impediscono di instaurare una relazione profonda e significativa con una donna sono certamente temi da psicoterapia.

Ci tenga aggiornati, se lo desidera.

Un cordiale saluto,

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La depressione, l'ansia ed il disagio, necessitano un setting adeguato per essere analizzati e risolti.
Che ben venga lo psicologo.
Lieti di esserele stati utili, ci dia notizie, se lo desidera.
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Utente
Utente
Vi terrò informati sicuramente, credo comunque che la Dr Pileci abbia ragione riguardo alla mia bassa autostima, il problema si pone non solo con le donne ma in generale, credo di essere esageratamente timido. Vi dirò, ho avuto questo mio cugino sempre presente nella mia vita e che alla fine ha fatto tutto anche per me, e questo alla lunga non mi ha aiutato perchè nelle scelte ho sempre demandato lui, ora forse, essendosi sposato e di conseguenza allontanato, è come se mi avesse "abbandonato" e non riesco ad andare avanti da solo, piccoli progressi ci sono stati, ad esempio, non portavo l'auto invece adesso la porto tranquillamente e mi sono reso conto di quanto sia stato stupido a non farlo prima, però ho capito che le cose bisogna prenderle di petto, "autoviolentarsi"...non è facile, spero di farcela.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> però ho capito che le cose bisogna prenderle di petto, "autoviolentarsi"
>>>

No, non è necessario fare i kamikaze e andare in battaglia senza prima essere bene armati. Lo psicoterapeuta ha proprio questo compito: darle le armi e renderle il compito gestibile, progressivo, graduale, in modo da evitare traumi.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"ho avuto questo mio cugino sempre presente nella mia vita e che alla fine ha fatto tutto anche per me, e questo alla lunga non mi ha aiutato perchè nelle scelte ho sempre demandato lui, ora forse, essendosi sposato e di conseguenza allontanato, è come se mi avesse "abbandonato" e non riesco ad andare avanti da solo"

Da quanto è sposato suo cugino?
E' interessante il fatto che per lei sia una sorta di alter ego che si è allontanato: ora lei è rimasto solo con le sue insicurezze, privo del suo sostegno e del suo interessamento, e forse sta attribuendo i suoi problemi ai giochi compiuti con lui perchè è arrabbiato con lui.
Ha sempre pensato che le sue difficoltà ad approcciare le ragazze fossero dovute a quanto accadde molto tempo fa con lui, oppure sono pensieri recenti e coincidenti con il periodo in cui si è sposato e allontanato da lei?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

da una parte dunque è un bene che Suo cugino si sia allontanato da Lei. In questo modo Lei ha l'occasione di fare cose che prima non faceva.
Lei si definisce timido. Ci sono molti modi di intendere la timidezza ma, nel significato più comune, anche le persone timide, chiuse, magari un po' goffe possono imparare ad essere più spigliate.
Tuttavia io dubito che sia questo il Suo problema; con buona probabilità Lei sa perfettamente come muoversi nella vita, anche con le donne.
Il problema vero è capire che cosa glielo impedisce (paure? aspettative?bassa autostima? ecc..). Questo è un capitolo da affrontare in un setting psicoterapeutico adeguato.

Un cordiale saluto,
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Massaro, quella scena la ricordo da sempre, ripeto, a pensarci adesso non mi da fastidio ma il fatto che lo ricordi tutti i giorni da 20 anni vorrà dire qualcosa, probabilmente mi ha frenato in determinate circostanze. Purtroppo è un periodo particolare, di ferie, la psicologa non rientra prima di lunedi e l'ansia di sapere di cosa "soffro" mi fa star male. Mi sono recato in questo centro dove c'era solo uno psichiatra che giustamente mi ha detto che lui non può far nulla, che devo parlare con la psicologa per farmi fare il test mmpi-2. Lo psichiatra vedendomi teso mi ha prescritto 5mg di daparox per 10 giorni. Lui stesso mi ha semplicemente chiesto se sono un tipo metodico, ordinato e poi mi ha prescritto queste gocce.
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Utente
Utente
Potrebbe essere un disturbo ossessivo compulsivo?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se lei è già seguito da una psicologa vorrei sapere cosa dice la sua dottoressa di tutto ciò.
Immagino però che lei abbia appena iniziato a vederla, se non ha ancora concluso la valutazione (visto che deve ancora somministrarle il test).
Ha sentito un peggioramento in queste settimane?

Credo che l'importante non sia "etichettare" il suo problema, quanto lavorare per superarlo, e se lei si sta già rivolgendo ad una nostra collega ha fatto la scelta migliore per riuscirci.
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Utente
Utente
Purtroppo non ho ancora visto alcun psicologo causa ferie, passo da momenti tranquilli a momenti tristi, forse è l'ansia di andarci e di sapere come sono mi fa star male.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Per quando ha preso appuntamento?
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Utente
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Dovevo andare da uno psicologo dell'asl ma i tempi sono lunghi e ho optato per uno psicologo-psicoterapeuta privato, lo vedrò domani a mezzogiorno.
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Ricordare quell'episodio tutti i giorni da circa 20 anni può essere un sintomo di disturbo ossessivo compulsivo
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Utente
Utente
Nessuno ha risposto alla mia domanda, ricordare questo episodio tutti i giorni può essere un sintomo di disturbo ossessivo compulsivo?
Sicuri di una vostra risposta, grazie anticipatamente
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Utente
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Salve, questa mattina finalmente ho avuto un prmo colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta.
Devo dire che sfogarmi e parlare mi ha fatto stare molto meglio.
In pratica da questo primo colloquio è emerso che soffro di disturbo ossessivo non compulsivo e un disturbo di attaccamento evitante.
Ovviamente ho appena cominciato e farò delle sedute settimanali della durata di 50 minuti circa e mi ha detto in pratica che fare una terapia cognitiva comportamentale.
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Utente
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Gentilissimo Dott. Santonocito, leggevo sul suo sito che è la terapia breve strategica è ottima anche nei cas di disturbo ossessivo, come ho detto negli altri messaggi sono stato dal psicoterapeuta il quale mi ha detto di cominciare una terapia cognitiva- comportamentale.
Leggevo sempre sul suo sito che addirittura con la terapia breve avete risolto l'89% dei casi, cosa intende dire con risolto, cioè che il paziente torna ad avere una vita normale senza assilli e appunto ossessioni. Purtroppo, sarò pessimista, ma leggo di persone che soffrono di DOC e non mi sembrano poi tanto felici. La mia non è una critica anzi credo moltissimo nella psicoterapia e nei medici, chiedo solo un pò di chiarezza.
Sicuri di una vostra risposta, porgo distinti saluti.
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Utente
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Salve, ieri ho avuto la mia seconda seduta di TCC, purtroppo però noto un notevole peggioramento, mi spiego meglio. Sono stato circa 50 minuti in seduta e appena uscito per circa 3-4 ore sono stato bene, poi di colpo sono caduto in una forte depressione, la famosa scena che ricordo da tanti anni, ormai la ricordo pochissimo ma in mente mi viene sempre la stessa domanda. Mi dico sempre, "sei un fallito, hai 30 anni e non hai mai avuto una ragazza e se mai l'avrò cmq non potrò mai capire cosa significhi avere una fidanzata quando si è ragazzi". Mi sembra di impazzire, ho temuto al peggio, è martellante non riesco a distrarmi.
Il mio terapeuta mi ha dato anche una traccia audio per fare training autogeno ma non riesco a rilassarmi e trarne beneficio.
Chiedo aiuto, mi sembra un incubo, cosa devo fare?
Purtroppo lo rivedrò solo tra 1 settimana.
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Utente
Gentili dottori, non capisco perchè nessuno risponde alle mie domande.