Ansia psicosomatica: come distinguerla da quella reale?

Buongiorno.
Premessa: E' da molti anni che soffro di dispepsia con alvo alterno e somatizzazione dell'ansia. Ultimamente (anche quando non sono particolarmente sotto stress) è anche peggiorata (nel senso che è più frequente).
Altra Premessa : proprio per la frequentissima nausea (per come la vedo io assolutamenet casuale) e per i (pur rari) episodi di vomito (che però mi fanno penare per giorni interi,perchè prima di vomitare mi sento malissimo per molte ore/giorni) ho sviluppato la paura di vomitare ogni giorno (e non passa giorno che non ci penso continuamente).

Sono anche seguito ad uno psicologo anche se non vedo grandi miglioramenti.

Di esami medici ne ho fatti una quantità indescrivibile (basta vedere uno qualsiasi dei precedenti consulti chiesti che abbia attinenza con la digestione) e,essendo tutti a posto,non li ripeto.

1) La mia domanda è:
se non ho capito male la nausea da cattiva digestione non centra nulla con quella psicosomatica (nel senso che la nausea "da ansia/stress" non viene dallo stomaco ma "dal cervello"). Se questo è vero (o anche solo in parte vero) come si può capire se la nausea è fisica o psicologica? (Il gastroenterologo,anche dopo gastroscopia,ha detto che sono sano e non soffro di reflusso...e per di più ho solo 22 anni!)
Di fatto la nausea mi passa praticamente sempre (soprattutto se a stomaco pieno,nonostante i procinetici siano teoricamente da prendere a stomaco vuoto) dopo poco che assumo dei procinetici (metaclopramide 10mg) ma non sono in grado capire se sia una questione fisica o psicologica..

2) E mi chiedevo anche: è possibile che questa paura di vomitare mi faccia sentire lo stomaco vuoto (dopo diverse ore dall'ultimo pasto),la voglia di mangiare ma una sensazione di chiusura (proprio a livello dell'esofago,ma senza avvertire "particolari nodi") come se appena ingerissi qualcosa scendesse 10 volte più lentamente del normale?

3) E poi: è possibile che,in assenza di cause organiche o batteri/virus,il vomito scaturisca dopo molte (12-18) ore dall'ultimo pasto proprio a causa dell'ansia? Io continuo a vederla nell'ottica che se succede vuol dire che dopo 12 ore (ma come è possibile??) ci sia ancora cibo nello stomaco

Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Sembra che per lei sia più importante capire che guarire. Dice che è in terapia da uno psicologo, ma che non sta ottenendo risultati. Ha fatto allo psicologo queste domande? Che tipo di trattamento sta ricevendo, sostegno psicologico, consulenza o psicoterapia? Da quanto tempo? Di che orientamento teorico? Frequenza delle sedute, contenuti discussi in seduta ecc.?

Occupiamoci prima di capire come mai tutto ciò che ha fatto non ha funzionato, prima di capire il resto.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
gentile utente, il fisico reagisce a segnali provenienti dal cervello tanto come quelli provenienti da altre parti del corpo. Se gli esami medici non hanno dato riscontri positivi allora deve affrontarli sotto l'aspetto psicologico, porsi le domende che fa, come la riconosco, è possibile che ci sia ancora vomito ecc, sono l'espressione dell'ansia, della preoccupazione che, a sua volte, produce ansia.E' questo modo di fare che deve rivedere se non c'è nulla di organico.
che tipo di lavoro psicologico sta effettuando?

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
dopo
Utente
Utente
>> Ha fatto allo psicologo queste domande? Che tipo di trattamento sta ricevendo, sostegno psicologico, consulenza o psicoterapia? Da quanto tempo? Di che orientamento teorico? Frequenza delle sedute, contenuti discussi in seduta ecc.? <<

Si ho fatto queste domande,ma mi è stato puntualmente risposto "se la causa è psicologica parliamo di quello,non dei sintomi fisici"
Trattamento: sostegno psicologico (per quanto ne so),1 volta a settimana,discussione di come vanno le cose e di come "farle andare meglio"
Da quanto tempo: qualche mese (ma purtroppo fra pochi giorni parto per la Spagna e riparte tutto da capo)
Orientamento teorico: ? Non capisco a cosa si riferisce. Se parliamo di "psicanalisi" vs altre forme di psicologica..non so..so che di solito parliamo semplicemente di ciò che mi succede

>> il fisico reagisce a segnali provenienti dal cervello tanto come quelli provenienti da altre parti del corpo <<. Può spiegarsi meglio? Mi sta dicendo che la nausea in realtà è fisica come specchio di un disagio psicologico?

Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
se prova nausea, anche se di origine psicologica, essa è comunque vera, il cervello manda informazioni al suo corpo e lo fa reagire esattamente come in risposta ad una sostanza reale da espellere.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Un sostegno psicologico non sembra adatto al suo caso, probabilmente sarebbe più adatta una psicoterapia. Dico "probabilmente" per precauzione, perché da qui non si può essere precisi senza conoscerla. Ma se si trattasse di ansia e somatizzazioni, ovvero di vere e proprie patologie, l'unico trattamento psicologico dovrebbe essere la psicoterapia, che può quindi essere fornita solo da uno psicoterapeuta. Ciò non esclude un eventuale cura farmacologica parallela, di competenza psichiatrica.

>>> Orientamento teorico: ? Non capisco a cosa si riferisce. Se parliamo di "psicanalisi" vs altre forme di psicologica..non so..
>>>

Sì, mi riferivo a quello. Può leggere questi due articoli per informarsi un po':

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Ho letto che per il mio problema una terapia "cognitivo-comportamentale" è ottimale. Lei è d'accordo?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
(..)Ho letto che per il mio problema una terapia "cognitivo-comportamentale(..)

sarebbe d'elezione ogni terapia focalizzata sul controllo e la gestione dei sintomi.
(cogntivo-comportamentali e strategiche)

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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