Trauma abusi sessuali

Buonasera
nell'inverno scorso ho ricevuto una telefonata che ha fatto riaffiorare in modo attivo i dolori (che credevo passati)legati a degli abusi da me subiti in età infantile. La telefonata (da parte di uno zio) evidentemente puntava anche se in modo molto leggero, a delle avances nei miei confronti a cui non ho dato adeguata risposta " a tono". Ho iniziato ad acconsentire,a rispondere solo "si, si" quasi senza rendermene conto. A fine telefonata un unico pensiero: "non sono riuscita a difendermi come quando avevo 6 anni" e da li il terremoto e la sensazione di un abuso/attraversamento: psichicamente ho sentito come un'esplosione,uno strappo,una vera e propria deflagrazione dell'Io che ha rotto tutti i margini di controllo, e fisicamente ho avuto tremori,mal di stomaco,immediata ricerca del cibo. Quando avevo circa 6 anni infatti,mio cugino (all'epoca di 13 circa) mi "costringeva" a fare giochi sessuali (niente penetrazione) che io non avevo nessuna voglia di fare:ad esempio immaginavo la mamma che ci scopriva e lo rimproverava, avevo paura a restare sola con lui ecc. Ma tutto questo a mio parere non mi ha impedito di vivere un sano sviluppo adolescenziale anche di tipo sessuale in modo emozionalmente e mentalmente libero e consapevole: verso i 13 anni ho parlato con me stessa di questi episodi,li ho elaborati fino ad arrivare a guardare mio cugino (quelle rare volte che lo vedevo) in modo quasi neutro. Tornando alla telefonata, in seguito a questo mi sento molto insicura,fragile,debole (sentimenti generalmente per me nuovi),arrendevole,tagliata fuori dalla realtà,diversa,sono un po' intimorita dall'altro sesso ed altro ancora,mentre prima ero brillante,sicura di me,mi sentivo forte nonostante una serie d capitomboli più o meno forti nel mio percorso di vita. Ho avuto inoltre come l'impressione improvvisa di essere regredita,di essermi destrutturata nella mia personalità adulta (quasi totale identificazione nei film,libri,ecc, credo incondizionatamente nelle parole degli altri,è come se avessi perso il filtro d'analisi dell'esperienza e della maturità) ed adesso è come se fosse il mio Io e i miei continui bisogni-impulsi d'affetto,d'aggressività ed altri a guidare la mia vita,e non più la mia duttile e comprensiva ma ferma volontà. Ho flashback,proiezioni affettive continue anche su estranei e impulsi di tipo (auto) distruttivo contro cui ogni giorno lotto per non prestare orecchio.
Volevo chiedervi,cosa si evince da questa mia analisi che ho cercato di rendere il più precisamente possibile? Come eliminare questa mia costante autoimmagine come persona vulnerabile,feribile ed attraversabile??E riguardo il mio episodio infantile,si può veramente parlare di abuso considerata la giovane età di entrambi? Se si,perché il vero effetto del trauma lo Vivo solo adesso? C'è un particolare tipo di terapia che dovrei seguire??al solo pensiero di guardare mio cugino OGGI sto male!
Grazie!!
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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Gentile ragazza,

ogni sua domanda sembra suggerita dal suo bisogno recentemente riaffiorato di comprendere se stessa e ciò che le sta accadendo a livello emotivo, in seguito alla telefonata ricevuta.

In questo momento mi sembra che sia più importante riuscire a trovare supporto di persona consultando una psicologa, con cui poter parlare e elaborare nella maniera più funzionale ciò che riferisce sia all'origine del suo disagio attuale e soprattutto dei sentimenti nei suoi confronti, che sembrano essere segnali di fragilità.

E' possibile che alcune situazioni della vita possano rievocare particolari eventi del passato, dando l'impressione di ritornare indietro nel tempo, come se non fossero ancora stati risolti. A questo punto chiedere aiuto le permetterà di non protrarre questa situazione di malessere ancora a lungo, ma a iniziare a risolverla rielaborandone gli aspetti più difficili.

un cordiale saluto

Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologa clinica

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

sarebbe opportuna una psicoterapia che possa aiutarLa a comprendere, non solo cognitivamente ma anche emotivamente, che la sensazione di essere debole, fragile, ecc... è sensata perchè si sta riferendo alla bimba che ha subito l'abuso. E, d'altra parte, la psicoterapia serve anche a comprendere che Lei adesso è una donna e può/sa difendersi, a differenza di una bambina di 6 anni.

E' importante che la terapia abbia luogo in un setting adeguato; le autoanalisi in questo caso servono davvero a poco. Le suggerisco anzi un approccio relativamente breve, come la terapia cognitivo-comportamentale o sistemica o strategica, lavorando su ciò che ORA La turba-

Le allego anche due articoli che spero possano aiutarLa a comprendere meglio.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1072-che-cos-e-l-abuso-sessuale.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1095-il-pedofilo-chi-e-e-come-riconoscerlo.html

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica