Personalità abbandonica
La terapeuta mi ha detto che ho una personalità abbandonica.
Documentandomi mi sono accorta che questa sindrome in realtà rientra nel Disturbo di Personalità Borderline.
Non è che non ha voluto dirmi che ho un disturbo di personalità?
Sono confusa!
La mia diagnosi iniziale è DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATO CON ATTACCHI DI PANICO. Sono in Psicoterapia psicodinamica da 1 anno circa e gli attacchi di panico sono totalmente spariti. Soffro a volte di forte ansia e ho molti problemi nel rapporto con la terapeuta (paura di affidarmi a lei e timore di essere rifiutata come paziente). A volte ho minacciato di interrompere la terapia forse solo per metterla alla prova e capire se in qualche modo lei tenga a me. Non mi ha mai prescritto farmaci se non benzodiazepine in caso di attacco di panico o forte ansia.
Ho molta paura di chiedere chiarimenti sulla mia diagnosi e questa cosa sta minando l'alleanza terapeutica.
Come dovrei comportarmi?
Grazie anticipatamente
Documentandomi mi sono accorta che questa sindrome in realtà rientra nel Disturbo di Personalità Borderline.
Non è che non ha voluto dirmi che ho un disturbo di personalità?
Sono confusa!
La mia diagnosi iniziale è DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATO CON ATTACCHI DI PANICO. Sono in Psicoterapia psicodinamica da 1 anno circa e gli attacchi di panico sono totalmente spariti. Soffro a volte di forte ansia e ho molti problemi nel rapporto con la terapeuta (paura di affidarmi a lei e timore di essere rifiutata come paziente). A volte ho minacciato di interrompere la terapia forse solo per metterla alla prova e capire se in qualche modo lei tenga a me. Non mi ha mai prescritto farmaci se non benzodiazepine in caso di attacco di panico o forte ansia.
Ho molta paura di chiedere chiarimenti sulla mia diagnosi e questa cosa sta minando l'alleanza terapeutica.
Come dovrei comportarmi?
Grazie anticipatamente
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo, Psicoterapeuta
7.2k 220 123
gentile ragazza se con la sua terapeuta sta ottenendo risultati, la diagnosi, a questo punto, risulta davvero superflua. Essa non è un'etichetta ma una definizione operativa che deve avere la funzione di orientare il terapeuta verso la scelta di un trattamento più adeguato.
Sono i risultati che contano e se lei li sta ottenendo non si concentri sulla diagnosi ma su ciò che sta ottenendo dal trattamento.
saluti
Sono i risultati che contano e se lei li sta ottenendo non si concentri sulla diagnosi ma su ciò che sta ottenendo dal trattamento.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
dopo
Utente
Grazie Dr. De Vicentiis per la chiara risposta.
Ma, a questo punto mi chiedo: se un paziente va, ad esempio, da un gastroenterologo per forti dolori o altri disturbi e poi segue una cura che si rivela efficace, non ha egli comunque il diritto sapere esattamente da cosa è guarito o cosa si è curato o si sta curando?
Ma, a questo punto mi chiedo: se un paziente va, ad esempio, da un gastroenterologo per forti dolori o altri disturbi e poi segue una cura che si rivela efficace, non ha egli comunque il diritto sapere esattamente da cosa è guarito o cosa si è curato o si sta curando?
[#3]
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo, Psicoterapeuta
7.2k 220 123
certo, ma lei è in terapia da un anno, e questa cosa, forse, doveva essere chiarita all'inizio. Tuttavia non tutti gli orientamenti terapeutici danno la stessa enfasi alla diagnosi. Se la sua terapeuta è di orientamento psicodinamico le attribuirà definizioni che, forse, non gliele attribuirebbe un terapeuta cognitivista o uno psichiatra di altro orientamento.
Uno psicoanalista potrebbe parlare di personalità abbandonica, borderline ecc, uno psichiatra non analista, forse, utilizzerebbe altri termini. Vi sono terapeuti di stampo umanistico-esistenziale che rifiutano il concetto di diagnosi.
Quindi?
deve solo riflettere sui risultati. li sta ottenendo? bene, non li sta ottenendo? allora si ponga dei problemi.
e poi nessuno le impedisce di chiedere al suo analista che ipotesi diagnostica abbia fatto.
saluti
Uno psicoanalista potrebbe parlare di personalità abbandonica, borderline ecc, uno psichiatra non analista, forse, utilizzerebbe altri termini. Vi sono terapeuti di stampo umanistico-esistenziale che rifiutano il concetto di diagnosi.
Quindi?
deve solo riflettere sui risultati. li sta ottenendo? bene, non li sta ottenendo? allora si ponga dei problemi.
e poi nessuno le impedisce di chiedere al suo analista che ipotesi diagnostica abbia fatto.
saluti
[#4]
dopo
Utente
Grazie dottore!
Ho compreso adesso il senso della sua risposta.
Credo che la paura della diagnosi e il timore che mi si tenga qualcosa nascosto faccia parte del mio disturbo ansioso e, forse, è proprio di questo che devo discutere con la terapeuta più che della diagnosi in se stessa.
Un cordiale saluto
Ho compreso adesso il senso della sua risposta.
Credo che la paura della diagnosi e il timore che mi si tenga qualcosa nascosto faccia parte del mio disturbo ansioso e, forse, è proprio di questo che devo discutere con la terapeuta più che della diagnosi in se stessa.
Un cordiale saluto
[#5]
dopo
Utente
Oggi sono andata in seduta... finalmente!
E' stata molto intensa e mi sono sentita particolarmente a mio agio.
Le ho chiesto spiegazioni sulla mia diagnosi.
Lei mi ha ribadito che ho una PERSONALITA' ABBANDONICA e che questa NON E' una diagnosi psichiatrica ma va intesa in termini psicologici e psicodinamici. Le ho chiesto a quel punto quale sarebbe la mia diagnosi in termini psichiatrici ed è rimasta sul vago parlandomi di Ansia generalizzata, allora io ho incalzato chiedendole se sono BORDERLINE e lei mi ha detto che il mio problema è unicamente nella sfera dell'affettività e che per tutto quello che ho passato e subìto è normale che abbia una certa fragilità in quella sfera lì. Insomma, non mi ha risposto. Però ha aggiunto che non è nulla di grave. Non so cosa pensare...
E' stata molto intensa e mi sono sentita particolarmente a mio agio.
Le ho chiesto spiegazioni sulla mia diagnosi.
Lei mi ha ribadito che ho una PERSONALITA' ABBANDONICA e che questa NON E' una diagnosi psichiatrica ma va intesa in termini psicologici e psicodinamici. Le ho chiesto a quel punto quale sarebbe la mia diagnosi in termini psichiatrici ed è rimasta sul vago parlandomi di Ansia generalizzata, allora io ho incalzato chiedendole se sono BORDERLINE e lei mi ha detto che il mio problema è unicamente nella sfera dell'affettività e che per tutto quello che ho passato e subìto è normale che abbia una certa fragilità in quella sfera lì. Insomma, non mi ha risposto. Però ha aggiunto che non è nulla di grave. Non so cosa pensare...
[#6]
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo, Psicoterapeuta
7.2k 220 123
gentile utente, non deve pensare a nulla, le ha fatto una valutazione psicodinamiche che, per il lavoro che sta facendo, assume lo stesso valore operativo di una diagnosi psichiatrica.
legga questo articolo che le darà maggiori chiarimenti sulla diagnosi.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/41-diagnosi-psicologica-e-le-competenze-diagnostiche-dello-psicologo.html
legga questo articolo che le darà maggiori chiarimenti sulla diagnosi.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/41-diagnosi-psicologica-e-le-competenze-diagnostiche-dello-psicologo.html
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.5k visite dal 19/11/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.