Arrossire continuamente

Gentili Dottori, vi scrivo per avere consigli su un problema che può sembrare una cosa da poco, ma che invece mi fa sentire inibita nel relazionarmi con gli altri. Il mio problema è quello di arrossire continuamente. Mi capita ogni qual volta mi sento al centro dell'attenzione, ogni qual volta mi sento indirettamente presa in causa, ogni volta che mi vengono fatte domande a cui magari non so rispondere. Questo spiacevole "fenomeno" mi succede non solo con persone che conosco poco, ma anche con familiari. La cosa mi fa sentire insicura e spesso sono costretta ad essere fredda e a girare le spalle a chi mi è di fronte, pur di non farmi vedere completamente rossa in viso.Credo che tutto ciò nasca da un mio profondo senso di inadeguatezza..mi sento brutta per avere il viso rovinato dai segni dell'acne, incapace perchè sono indietro con gli esami universitari nonostante cerchi di fare il max (mentre al liceo ero la migliore), vivo in una famiglia dove il confronto tra i figli è all'ordine del giorno e dove tutti mi fanno sentire il brutto anatroccolo. Cosa potrei fare per superare la cosa e guadagnarne in autostima?

Cordiali saluti e grazie in anticipo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Potresti cominciare a contattare uno psicologo psicoterapeuta, per comprendere meglio di che cosa si tratta, anche se ti sei spiegata molto bene qui.

Quello dell'autostima è un problema che si può tranquillamente affrontare in un percorso psicoterapico anche di durata contenuta, andando però a verificare con il terapeuta che non ci sia dietro anche una struttura della personalità di tipo depressivo.

Arrossire può essere legato al fatto di essere timidi, oppure al fatto di... essere molto competitivi e mostrare dunque il segnale di resa nelle situazioni sociali. Cioè noi, a differenza degli animali, come segnale di resa abbassiamo lo sguardo e diventiamo rossi. Nessuna di queste due ipotesi è da scartare a priori, visto il clima che descrivi a casa e dell'idea che hai di te stessa. Però dovresti parlarne di persona con lo specialista perchè da qui possiamo darti un orientamento e un aiuto molto limitato.

Cosa fare per il fatto di arrossire? Potresti fare un training di assertività, cioè imparare quei comportamenti sociali più adattivi, oppure (proprio perchè credo che tu abbia avuto le occasioni di impararli nella vita questi comportamenti) potresti anche per questa ragione cominciare a contattare uno psicologo psicoterapeuta.

Si tratta però di difficoltà superabili. Un approccio che farebbe al caso tuo è per esempio la terapia cognitivo-comportamentale.

Ti allego un articolo sulle abilità sociali

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"vivo in una famiglia dove il confronto tra i figli è all'ordine del giorno e dove tutti mi fanno sentire il brutto anatroccolo"

Crescere in una famiglia in cui è posta eccessiva enfasi sui risultati e si trascurano tutti gli altri aspetti dell'esperienza, a partire da quelli emotivi, può far interiorizzare questa modalità di rapportarsi a sè stessi e agli altri: di conseguenza si perpetua involontariamente il meccanismo di cui si è stati "vittime" nel momento in cui ci si auto-valuta e si tende a sentirsi sempre sotto esame, anche quando ciò non avviene.

Questo sta probabilmente accadendo anche a lei, che, pur criticando quello che avviene in casa sua, non riesce ancora a prenderne le distanze e a far prevalere un suo proprio metro di giudizio diverso da quello che le hanno trasmesso i suoi genitori.

Forse per questo arrossisce e si sente in difficoltà se interpellata - e non sufficientemente "preparata" - allo stesso modo dai suoi familiari o da estranei.
Ha interiorizzato standard molto elevati e modalità di giudizio spietate, fondate sulla perpetua competizione fra pari, e ne soffre perchè non fanno davvero parte di lei.

Potrebbe iniziare a pensare che forse il giudizio delle persone a lei vicine non è così importante o così oggettivo e indiscutibile, e che il suo giudizio vale tanto quanto (o più) di quello altrui.
Di conseguenza se lei arriverà a non permettere ad altri di "demolirla" con il loro giudizio sarà sempre meno in loro balia e non avrà più la paura di arrossire che ha oggi, che ragiona come se fosse costantemente esaminata dagli altri.

Ovviamente anche se è consapevole che questa è la strada è difficile che riesca da sola a prendere le distanze da meccanismi che ha interiorizzato da molti anni: per questo un percorso psicologico potrebbe essere utile a guidarla e sostenerla nella costruzione di una più solida autostima e anche di un'identità non più legata alla competizione fra fratelli, ma fondata su una positiva immagine di sè stessa.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it